È capitato quasi a tutti ad un certo punto della vita di ritrovarsi in un'amicizia che aveva i contorni sfumati della relazione platonica. Confini confusi dove il non detto era l'unica lingua con la quale comunicare. Un limbo emotivo dove non si avanza o indietreggia, dove tutto rimane un'ipotesi. Un'amicizia, delle volte, destinata a perdersi nel tempo ed altre, invece, a tornare indietro come un boomerang. È quello che racconta Matt and Mara, quarto lungometraggio del canadese Kazik Radwanski, dal 1 febbraio su MUBI.
Un dramma romantico esile
Mara (Deragh Campbell) è un'insegnate di scrittura creativa all'università di Toronto. È spostata con Samir (Mounir Al Shami), un musicista - lei che ammette di non provare nessuna emozione per la musica - con il quale ha una figlia piccola. Un giorno qualsiasi alla porta della sua classe si trova davanti Matt (Matt Johnson), vecchio amico del tempo del collage diventato scrittore di discreto successo a New York. Il ritorno dell'uomo da un passato irrisolto porta un certo scompiglio nella vita di Mara alle prese con la monotonia di un matrimonio fatto di routine e impegni reciproci.
Una volta che Matt e Mara riprendono a vedersi è come se non fosse passato un giorno. La dinamica è sempre la stessa: lui un po' pieno di sé, logorroico e narcisista, lei pronta a seguirlo nelle sue elucubrazioni. Insieme parlano e discutono, tanto da essere scambiati per una coppia. Cosa che non dispiace a nessuno dei due. Quando Samir non può più accompagnate Mara ad una conferenza fuori città, Matt si offre al suo posto. Quel viaggio si trasforma in un faccia a faccia rimandato per anni.
Radwanski ritrova i suoi attori feticcio già protagonisti di How Heavy This Hummer e Anne at 13,000 Ft. in un dramma romantico esile. Un film che sembra girare su se stesso in cerca della propria ragion d'essere come alcune delle conversazioni tra i protagonisti. Per Matt and Mara Radwanski sceglie di riprendere i personaggi con la macchina a mano approcciandoli con uno stile quanto più naturalistico. La pellicola è un collage di tanti piccoli momenti e scambi apparentemente insignificanti, ma che dietro la loro inconcludenza svelano molto dei pensieri e sentimenti dei due amici ritrovati.
Due bravi interpreti per un film poco coinvolgente
Matt and Mara sembra un film uscito all'inizio degli anni Duemila e appare "vecchio" nel suo approccio visivo senza avere narrativamente nulla di così peculiare da catturare lo spettatore. Se si pensa a Past Lives, altra pellicola che racconta la crisi interiore di una donna sposata quando nella sua vita torna una vecchia conoscenza, il confronto è impari. Il modo in cui Celine Song ci permette di sentire le emozioni dei suoi personaggi latita nel film di Kazik Radwanski.
Due elementi a favore del film sono indubbiamente la volontà di non svilire il racconto con un finale consolatorio o netto, così come la sequenza in macchina in cui i due protagonisti hanno un confronto aperto e liberatorio. Un momento nel quale è possibile ammirare la bravura dei due interpreti, Deragh Campbell e Matt Johnson, in un film che avrebbe beneficiato di molti più momenti così. Il risultato, invece, è quello di una minestra (cinematografica) riscaldata.
Conclusioni
Kazik Radwanski mette in scena l'annoso dilemma che riguarda gli uomini e le donne: possono davvero essere solo amici? Oppure c'è un'implicazione sentimentale e sessuale costantemente latente? Matt e Mara dopo gli anni del college si ritrovano in due fasi della vita differenti – insegnante di scrittura creativa lei, scrittore di successo lui – e sembra essere passato un secondo dall'ultima volta che si sono visti. Questo crea uno squilibrio nel matrimonio di lei e riporta la coppia di amici a dinamiche del passato. Il regista canadese segue i due protagonisti con la macchina a mano riprendendo scene apparentemente banali. Uno stile di regia già visto innumerevoli volte e una scrittura che non permette mai di entrare in profonda empatia con i protagonisti. Un peccato se si pensa alla sequenza più riuscita del film – quella del confronto in macchina – che mostra tutto il potenziale del racconto.
Perché ci piace
- La scelta di non cedere ad un finale rassicurante
- La sequenza in macchina che vede i due protagonisti confrontarsi
Cosa non va
- Visivamente è un film con uno stile di regia visto più e più volte
- Narrativamente ed emotivamente si fatica ad entrare nel racconto e nel rapporto tra Matt e Mara