Ancora una volta bisogna ringraziare le uscite homevideo di Midnight Factory, sempre preziose per farci scoprire piccoli film - stavolta è il caso di Martyrs Lane - che spesso rimangono troppo nascosti rispetto ai loro meriti. L'opera scritta e diretta da Ruth Platt, attrice già vista ne Il pianista oltre che in varie serie tv, è in sostanza un horror d'atmosfera, ma come vedremo nella recensione di Martyrs Lane, prende più la strada di una poetica fiaba di fantasmi con protagonisti dei bambini, la loro innocenza, e il dolore immenso di una perdita.
Quella piccola amica che sembra un angelo
In Martyrs Lane, Leah (Kiera Thompson) ha dieci anni e vive in un luogo insolito, ovvero in una canonica assieme al padre Thomas (Steven Cree), che fa il pastore della chiesa, alla madre Sarah (Denise Gough) e alla sorella maggiore Bex (Hannah Rae), con cui i rapporti non sono esattamente dei più cordiali. E anche la madre a dire il vero sembra un po' freddina, anafettiva, quasi persa nei suoi pensieri: insomma la sensazione di incomunicabilità è percepibile.
Il luogo di fede di notte è un po' inquietante, ma quella di Leah non è solo suggestione visto che una presenza misteriosa fa piano piano capolino fino a manifestarsi: si tratta di una bimba (Sienna Sayer), più o meno della sua età, con delle ali d'angelo posticce e un aspetto trasandato. Le due diventano amiche, l'apparizione offre a Leah numerose indizi sotto forma di oggetti, per cercare di venire a capo di un trauma del passato, forse di un segreto, finché quello che sembra un angelo custode non mostra un suo lato oscuro e manifesta quelle che in fondo sono delle legittime volontà.
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La fede e la tragedia più insopportabile per un genitore
Come accennato, Martyrs Lane è soprattutto un horror d'atmosfera avvolgente, che comunque di horror ha davvero poco. Si tratta più di una bella storia di fantasmi, più malinconica che cupa, più struggente che spaventosa. Una storia che coinvolge delle bambine (Kiera Thompson e Sienna Sayer tra l'altro sono bravissime), con tutta la loro vulnerabilità e irrequietezza. Una storia dove non ci sono spaventi improvvisi, bensì un serpeggiante senso di inquietudine che sfocia in un fiale da brivido. Ruth Platt tratta in maniera delicata ed efficace il tema del distacco dagli affetti, anzi forse il più terribile che ci sia, quello improvviso, ingiusto e scioccante che può colpire un genitore, ovvero la perdita di un figlio piccolo. Il tutto vissuto in un contesto di fede, nel quale però il conforto, di fronte all'incomprensibilità della tragedia, non riesce evidentemente ad arrivare.
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Niente brividi e jump scare, ma un'atmosfera inquietante sospesa tra la vita e la morte
L'unico problema di Martyrs Lane è che forse, nel prendersi il suo tempo, esagera un po' troppo, e per i più impazienti o quelli amanti del ritmo a tutti i costi, il rischio noia nella prima parte è in agguato. Soprattutto per chi magari si aspetta per forza scene paurose, brividi, jump scare e via dicendo. Qui non c'è nulla di tutto questo. Il fantasma non ha nulla di cattivo, anche se ha le sue sacrosante pretese. È che questo lungo percorso che porta al nocciolo della questione non ha un grande impatto emotivo, si fa fatica a entrarvi.
L'inquietudine che si diceva è dovuta più a indizi e oggetti sparsi qua e là, ad attimi catturati, a una coniglietta che partorisce feti morti. Ma chi è paziente verrà ripagato, perché come un perfetto horror psicologico ad incastri, questo gioco di atmosfere impalpabili, sospese tra morte e vita, porta a una soluzione finale suggestiva, poetica e coerente, che rimanda al crocevia del titolo, Martyrs Lane.
Il blu-ray: il booklet, un video morbido e un audio che trasmette tanta tensione
Come detto, abbiamo apprezzato Martyrs Lane grazie al blu-ray della Midnight Factory, l'etichetta horror di Plaion Pictures. Un prodotto come sempre molto curato, a partire dall'elegante confezione slipcase con il booklet illustrato all'interno dell'edizione. Il video presenta un quadro un po' morbido, causa anche le atmosfere un po' impalpabili e soffuse, ma in realtà il dettaglio è notevole a parte qualche flessione nelle scene più scure. Perfetto il croma per il look del film. Ottimo l'audio in DTS HD 5.1 per italiano e inglese, con una traccia che riesce a trasmettere la giusta tensione grazie a sospiri e piccoli rumori furtivi, catturati con precisione dai diffusori. Negli extra, oltre al citato booklet, c'è solamente il trailer.
Conclusioni
Come abbiamo visto nella recensione di Martyrs Lane, l’horror d’atmosfera di Ruth Platt si prende il suo tempo per ingranare, forse un po’ troppo, ma alla fine i più pazienti verranno ripagati da una struggente e malinconica storia di fantasmi, con le due bravissime bambine Kiera Thompson e Sienna Sayer che sono perfette nell’interpretare due personaggi dolci ma inquieti nell’esprimere quella impalpabilità di chi vive ai confini tra la vita e la morte.
Perché ci piace
- La maniera delicata ed elegante di raccontare una storia di fantasmi.
- La vena poetica e malinconica che emerge in ogni scena.
- La capacità di raccontare il dolore immenso di una perdita ingiusta.
- Kiera Thompson e Sienna Sayer sono bravissime a interpretare personaggi ricchi di sfumature.
Cosa non va
- Il film si prende il suo tempo per ingranare.
- Chi si aspetta spaventi e jump scare rimarrà deluso.