Manuale per signorine, recensione: la serie rivale di Bridgerton arriva dalla Spagna?

Cosa succede se Jane the Virgin incontra le serie in costume? Nasce un nuovo prodotto ispanico per Netflix, che per un volta diverte senza esagerare. In streaming.

I protagonisti di Manuale per signorine.

C'è chi è nato per essere il personaggio di un libro. E chi invece è nato per scriverlo.

Ci sono serie che fin dal titolo non rendono giustizia al loro contenuto. Manuale per signorine, ultimo titolo approdato sul colosso dello streaming, potrebbe essere una di quelle. Niente abiti pomposi e dialoghi ampollosi che provano a fare il verso ad un mondo che (forse) non ci appartiene più, come già la serie Shondaland che voleva parodiare Jane Austen ma poi ci è finita con tutte le scarpe ricamate di pizzo. Qui siamo nella Spagna di fine '800 e partiamo sempre dal concetto che "è cosa ormai risaputa che a uno scapolo in possesso di un vistoso patrimonio manchi soltanto una moglie" e viceversa che una donna debba trovare marito; solo che - udite udite in tutto il reame - in questa storia non ci si concentra sulla coppia di innamorati. O non propriamente.

Manuale per signorine: una serie spagnola diversa dalle altre

Al centro della serie Netflix (non miniserie, badate bene) non c'è infatti la donzella di buona famiglia che deve accaparrarsi un rampollo di altrettanto lignaggio, bensì colei che rimane sempre nell'ombra. Quella destinata ad aiutare e non a brillare. Quella che si commuove per i matrimoni, organizzando sempre quelli degli altri e mai il suo. Colei che sa che successo vorrà anche dire fine del lavoro e di un posto dove stare (la famiglia di cui si occupa). La chaperon, o se preferite la dama di compagnia.

Manuale Per Signorine Scena
La protagonista in scena

Grazie ad un narratore esterno un po' ingombrante ed interattivo - che strizza l'occhio, per tono e modo, a quello di Jane the Virgin, si palesa presto la (vera) protagonista di questa storia, Elena Bianda, fa capolino e la vediamo accettare un'impresa impossibile: gestire ben tre ragazze rimaste orfane di madre e un padre vedovo. La primogenita in età da marito, la seconda troppo immersa tra i libri e la terza troppo giovane e apparentemente dall'umorismo strambo e dark, quasi una piccola Mercoledì.

Otto regole per non innamorarsi

A metà strada tra 27 volte in bianco e L'amore è un trucco, Manuale per signorine porta gli spettatori, regola per regola della suddetta guida del titolo attraverso gli otto episodi che la compongono, tra le usanze del tempo, le riverenze e i sotterfugi, e lungo un corteggiamento mai diretto, ma attraverso terzi. Una sorta di romcom in costume, piena di brio ed ironia, con dei personaggi da subito ben caratterizzati e solidi a partire dalla protagonista, che si ritrova invischiata in un quadrangolo amoroso molto più grande di lei.

Manuale Per Signorine Foto Di Scena
La famiglia, ah la famiglia...

Il serial riesce proprio dove non è riuscito Bridgerton: non risulta pesante e ampolloso, bensì fresco e frizzante, ritmato, nonostante la durata non breve degli episodi. Ovviamente si gira intorno a tutti gli archetipi del genere e si prova a giocare con gli stilemi per ribaltarli, senza tradire il contesto socio-culturale d'origine. A farlo è la soundtrack moderna, che si muove tra pop e rock e anche qui cita grandi commedie romantiche della storia, e alcuni passaggi di dialogo tra narratore/narratrice e spettatori di contrasto i colori pastello, gli abiti e le scenografie di tutto punto.

Equilibrio perfetto tra vecchio e nuovo

Un po' Bridget Jones, un po' Fleabag, Elena Bianda si muove tra gli ostacoli personali e professionali - due vite assolutamente mescolate per quanto la riguarda - che le si presentano davanti per ottenere l'obiettivo che si è prefissato e che il suo impiego richiede. Non mancano le gelosie tra sorelle, particolarmente tremende e a loro modo anticonformiste, quelle delle altre chaperon che avrebbero voluto quel lavoro proficuo e che vedono tutto come una competizione, il padre burbero e apparentemente inapprensibile del trio, la governante di casa austera e ficcanaso.

Manuale Per Signorine
Una sequenza di Manuale per signorine

Ognuno dei personaggi cerca di coltivare il proprio orticello e ha paura di farselo rubare facilmente dalla nuova arrivata, che rischia di cambiare lo status quo della casa. infatti è la stessa Bianda a rompere la quarta parete parlando spesso in camera con il pubblico, interagendo col narratore e con chi è al di là dello schermo. Una serie che parla di emancipazione non solo femminile ma di varie categorie dell'epoca, come un giornalista aspirante scrittore ritenuto più o meno squattrinato dagli altri aristocratici.

Conclusioni

Lunga vita alle dame di compagnia in Manuale per signorine, una piccola grande sorpresa Netflix targata Spagna, che ci porta nella Madrid del 1880, tra pizzi e merletti, tra riverenze e ossequi, per provare a veder brillare colei che di solito rimane dietro le quinte. Freschezza e vivacità contraddistinguono personaggi e narrazione, per una serie che diverte, intrattiene e fila via liscia come una proposta di matrimonio. L’interattività e la modernità del contenitore sono il perfetto contraltare del morigerato contenuto.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • La protagonista, il suo rompere la quarta parete e il narratore.
  • I colori e le musiche, tra antico e moderno.
  • Usare gli archetipi della romcom e provare a ribaltarli.
  • Il ritmo e la caratterizzazione dei personaggi.

Cosa non va

  • Non vi aspettate qualcosa di totalmente diverso da una serie in costume, anche se frizzante e ritmata.
  • Alcune storyline minori e la parte centrale.