Il plot
Il giorno dopo il suicidio di Reed Akley, J. Robert Oppenheimer bussa alla porta di Frank Winter, assegnandogli il comando del team di scienziati di Los Alamos affinché presenti il progetto dell'implosione al Segretario della Difesa Henry Stimson; in compenso Frank ha perso la collaborazione di Glen Babbit, licenziato da Oppenheimer, e di Paul Crosley, il quale si è sentito tradito e ingannato dal suo mentore. Nel frattempo i militari prelevano Charlie Isaacs, accusato da Tom Lancefield di aver consapevolmente sabotato il piano Thin Man, e Occam lo sottopone a un duro interrogatorio, sospettandolo di essere la talpa che ha denunciato la spia Magpie ai tedeschi.
Occam, inoltre, informa Charlie dell'infedeltà di sua moglie Abby, e minaccia di sottoporlo a tortura pur di costringerlo a confessare. Helen Prins scopre cosa sta accadendo a Charlie e lo dice a Frank, il quale, in preda a una crisi di coscienza, prende una drastica decisione: sapendo che nella propria casa è nascosto un microfono, Frank confessa alla moglie Liza (consapevole che i militari lo stanno ascoltando) di essere il responsabile del boicottaggio di Thin Man e scagiona Charlie da ogni coinvolgimento. Frank viene immediatamente prelevato dall'esercito, mentre Charlie, finalmente libero, riceve l'incarico di guidare il team di scienziati al lavoro sull'implosione. Tuttavia, Occam continua ad ignorare l'identità della talpa...
Commento al finale di stagione
È un "ultimo atto" straordinario per profondità e impatto emotivo a far calare il sipario sulla prima stagione di Manhattan, la nuova serie rivelazione trasmessa da WGN America che, in un crescendo di intensità e pathos, si è confermata come la più solida, sofisticata, magistrale novità televisiva dell'intera annata. Dopo il susseguirsi di svolte e colpi di scena degli scorsi episodi, Perestroika mette in scena le drastiche conseguenze delle azioni dei protagonisti, sospese al confine fra etica personale e "cause di forza maggiore". E consegna a Frank Winter, problematico antieroe magnificamente interpretato da John Benjamin Hickey, le sorti della bomba ad implosione, ma anche quelle degli altri personaggi. Figura machiavellica (nel senso più vero dell'aggettivo), disposta a dolorosi compromessi pur di raggiungere un obiettivo - la fine della guerra - considerato un'indiscutibile priorità, dopo il suicidio di Akley Frank deve fronteggiare i demoni della propria coscienza, che si manifestano sottoforma del defunto Sid Liao, il primo "agnello sacrificale" del Manhattan Project.
In tal senso, Perestroika si suddivide principalmente in un duplice binario narrativo: da un lato Frank Winter che, mentre assume la guida del team di scienziati di Los Alamos, si trova a soppesare gli effetti delle proprie scelte; dall'altro il co-protagonista Charlie Isaacs, sottoposto a un logorante interrogatorio da parte del misterioso Occam. La sequenza della "confessione" (in realtà falsata ad arte) di Frank, che per il bene del Manhattan Project - e di Charlie - accetta infine di distruggere se stesso, nella sua semplicità costituisce un perfetto esempio del valore della serie creata da Sam Shaw, che per questo episodio conclusivo torna ad avvalersi della regia dell'esperto Thomas Schlamme (già all'opera su West Wing e vincitore di un totale di ben nove Emmy Award). Ma fra i vertici di Perestroika va inclusa anche una delle sequenze conclusive, ovvero quella in cui viene svelata al pubblico l'identità della talpa dei nazisti...
What's next?
A passare informazioni ai tedeschi, infatti, è Jim Meeks, uno degli scienziati del team di Frank, protetto dalla sua apparente mansuetudine, dall'essere una figura di secondo piano, quasi invisibile. E dopo la felice notizia del rinnovo di Manhattan, è probabile che proprio la "caccia alla talpa" sarà una delle principali linee narrative della seconda stagione. Dal punto di vista dei rapporti privati, vedremo in che direzione procederà il triangolo fra Charlie, sua moglie Abby ed Helen, benché l'interrogativo maggiore, a questo punto, riguardi il destino di Frank: per il geniale scienziato esiste ancora una possibilità di redenzione ed un ritorno al proprio incarico?
Conclusioni
Superbamente costruito, scritto ed interpretato, Perestroika non rappresenta che la "punta di diamante" di un prodotto seriale, Manhattan, che nel corso dei tredici episodi della prima stagione non ha mostrato la minima smagliatura, conquistando al contrario la nostra ammirazione grazie alla sua capacità di scavare nell'animo dei personaggi, di illustrare le loro reciproche relazioni, fra inganni, opportunismo e ambiguità, e di raccontare un capitolo fondamentale - ma sorprendentemente poco noto - della Seconda Guerra Mondiale, con un formidabile amalgama fra narrazione storica e fiction di primissimo livello.
Movieplayer.it
4.5/5