Il sipario sta per chiudersi su Lost e, mentre aspettiamo di capire come si arriverà all'epilogo della serie, ci viene consentito di guardare ancora una volta nel passato dell'isola in modo da chiarire quale sia stata la genesi dei due misteriosi protagonisti e del conflitto secolare che li contrappone. Parliamo ovviamente di Jacob e dell'Uomo Nero che continua ancora a non avere nome anche in questo quindicesimo episodio, Attraverso il mare, come se il male debba necessariamente restare innominato forse per essere esorcizzato, ma dalla storia che viene fuori alla fine della puntata è difficile accettare la definizione di male puro che investe l'oscuro personaggio, fratello gemello di Jacob.
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Da questo momento in poi la puntata segue le vicende dei due ragazzi allevati come figli dalla donna misteriosa, ma non ci viene detto comunque nulla che possa spiegare in qualche modo la sua natura e le modalità della sua presenza sull'isola. Sappiamo però che è sicuramente dotata di un qualche potere straordinario perchè oltre a rivelare ai due ragazzi che mai potranno farsi vicendevolmente del male visto che li ama entrambi, li conduce ad una strana sorgente di luce che sostiene di dover proteggere ad ogni costo, fino a quando uno dei due giovani non sarà chiamato a sostituirla.
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Se interessante è questo meccanismo di chiamate e scelte, non è però giustificabile il modo in cui gli autori continuano ad arretrare nel fornire spiegazioni valide, perchè anche se siamo in presenza di un episodio sicuramente ben costruito, ancora una volta abbiamo un elemento nuovo introdotto nella trama generale senza motivazione alcuna e se finalmente sappiamo che sia Jacob che il Nero partono da una condizione squisitamente umana per poi acquisire una natura più "sovrannaturale" in ogni caso non ci vengono illustrate le modalità secondo le quali ciò accade.
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Sull'isola, infatti, sono stanziati i supersiti del naufragio avvenuto al momento della sua nascita ed è proprio tra di loro che il Nero decide di andare a vivere, abbandonando quella che ormai sa essere l'assassina della propria vera madre e a questo punto possiamo introdurre una riflessione su l'altro grande conflitto che sta alla base della serie, quello tra uomini di fede e uomini di scienza perchè se Jacob, anche dopo le rivelazioni di suo fratello, decide di fidarsi ancora della donna e di non abbandonarla in quello che è un chiaro atto di fede, l'uomo nero, invece, sceglie di utilizzare gli uomini e le loro conoscenze per trovare il modo di lasciare l'isola così di assecondare il suo desiderio di vedere il mondo esterno.
Tutto ciò porta allo scoppio della guerra privata tra i due fratelli perchè la donna è decisa ad impedire al Nero di utilizzare la sorgente di luce per costruire la ruota usata da Ben per spostare l'isola e per viaggiare al di fuori di essa, quindi lo affronta e lo lascia privo di sensi al suolo, convinta di averlo ucciso e distruggendo, poi, tutto quello da lui costruito per portare a termine il suo progetto.
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E' chiaro, quindi, che ogni compito compito della donna è ormai esaurito dando modo al Nero di compiere la sua vendetta, seppur pieno di rimorsi, uccidendola e scatenando l'ira di Jacob che lo punisce lasciandolo cadere proprio nella sorgente di luce. Questo ci dà opportunità di assistere alla nascita, o liberazione perchè la questione non è chiara, del mostro di fumo perchè dopo che il Nero viene inghiottito dalle acque che conducono alla sorgente, l'imponente colonna di fumo nero esce dalla caverna e si allontana minacciosa.
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Lasciamo a voi il piacere di speculare sulle soluzioni trovate e di decidere se siano soddisfacenti o meno, va dato atto comunque agli autori di aver provato a chiudere il cerchio per molte delle questioni lasciate in sospeso, ma da parte di chi scrive restano tante perplessità e la convinzione che molte delle carte messe sul tavolo da gioco siano state escluse dalla soluzione finale dell'enigma.