Uscito nei cinema nel 1993, L'armata delle tenebre, terzo episodio diretto da Sam Raimi della saga de La Casa, è diventato in breve tempo un vero e proprio cult. Il protagonista è ancora una volta Ash (il solito Bruce Campbell) che trasportato indietro nel tempo viene catapultato con la sua automobile in una fortezza e si ritrova nel Medioevo, dove deve battere esseri mostruosi e recuperare il "Necronomicon" (il libro dei morti), contenente formule misteriose il cui possesso è indispensabile per sopraffare le forze del male. Tra avventure incredibili, tanta azione, battute, ironia e mostri di ogni tipo, L'armata delle tenebre non poteva che diventare un cult.
In occasione del venticinquesimo anniversario del film, Koch Media ha fatto davvero le cose in grande proponendo un'edizione speciale, un cofanetto che segna tra l'altro l'esordio di Midnight Classics, linea editoriale legata a Midnight Factory, attraverso la quale la stessa Koch Media pubblicherà alcuni dei più importanti horror del passato. Quella che andiamo ad analizzare è davvero un'edizione incredibile per packaging, quantità di extra, gadget sfiziosi e qualità tecnica. Ripercorriamo un passo alla volta questa speciale edizione Midnight Classics.
La gioia dei collezionisti: 7 dischi, un libro e il digipack-Necronomicon
Partiamo intanto dal packaging e dal contenuto. L'edizione speciale per il 25° anniversario de L'armata delle tenebre, è presentata con uno robusto cofanettone cartonato che avvolge un libro di 44 pagine e un digipack molto particolare nel quale sono contenuti ben 7 dischi. Il digipack è in pratica la riproduzione del "Necronomicon" con le tavole originali disegnate da Tom Sullivan in persona e le silhouette dei personaggi principali. Da sottolineare che il pentacolo stampato sul retro si illumina al buio. All'interno del digipack-Necronomicon sono contenuti 3 blu-ray e 4 DVD. I blu-ray e tre dei DVD contengono le tre versioni differenti del film, l'International Version di 88 minuti (con master ottenuto da scan 4K), la Director's Cut (96 minuti) e la Theatrical Version (81 minuti). Il quarto DVD è invece interamente dedicato ad altri extra. E poi come dicevamo c'è un libro, un elegante booklet cartonato di 44 pagine di approfondimento sul film curato da Nocturno, con testi in italiano e in inglese, foto inedite e poster alternativi, con pagine arricchite dalle frasi cult del film.
Extra monumentali: quattro ore di materiale
Per quanto riguarda il contenuto, partiamo per una volta dagli extra, perché sono davvero monumentali (circa 4 ore), tutti regolarmente sottotitolati, sparsi sui tre dischi (i 3 blu-ray e ovviamente gli stessi sui 3 DVD), e poi il quarto DVD. Sul disco 1, quello con la versione internazionale del film, troviamo la fine originale e apocalittica del film (4 minuti e mezzo), alcune scene cancellate con commento opzionale di Sam Raimi e Bruce Campbell (11'), tra cui un'inizio alternativo (3'), sempre con il commento opzionale di regista e attore. A seguire il trailer internazionale e due gallerie fotografiche con le immagini che scorrono da sole, una sul dietro le quinte (28') e una di immagini rare e inedite (4'). Nel disco 2, quello della Director's Cut, troviamo il commento audio al film di Sam Raimi e Bruce Campbell e il corposissimo Epoca medievale: il making of de L'armata delle tenebre, una monumentale retrospettiva di 92 minuti che alterna interviste recenti ai protagonisti in HD a spezzoni e clip d'epoca, per ripercorrere produzione e lavorazione del film, svelando retroscena e curiosità.
Il disco 3, quello con la versione cinematografica, è senza extra, mentre il quarto DVD, come detto, è riservato solo ai contenuti speciali con cinque contributi. Si parte con Creare i morti (21' e mezzo), con materiale sulla creazione degli effetti speciali e degli oggetti di scena, poi un breve vecchio Making of (5'), alcune interviste d'epoca ai protagonisti (5'), un breve Dietro le quinte (5') e soprattutto Riprese dal set, ben 58 minuti di materiale d'archivio sul set dell'epoca, con tanti curiosi momenti catturati durante le riprese.
Il video: ben tre versioni del film, ma quella internazionale è il top
Per quanto riguarda il video, prendiamo ovviamente in considerazione il blu-ray, tenendo conto che la versione internazionale è certamente la migliore per qualità e continuità, mentre le altre presentano qua e là qualche differenza. Del resto, anche all'interno della stessa versione ci sono fluttuazioni. Però la versione internazionale in HD è sicuramente un bel vedere, grazie a una nuova scansione 4K: il dettaglio è a tratti sorprendente per incisività e capacità di catturare i particolari, soprattutto in alcuni primi piani porosi, il tutto con una grana che resta sempre sotto controllo e appare gradevolmente naturale. Anche il croma è vivace e decisamente esplosivo in alcuni frangenti con colori brillanti e saturi.
Ci sono alcune evidenti flessioni, ad esempio in certe scene scure dove il quadro si fa troppo morbido e confuso, o in altri frangenti dove emerge qualche sbavatura sugli effetti speciali dell'epoca, o ancora con qualche ronzio attorno a certi contorni, ma il giudizio complessivo resta positivo, anche perché si tratta di difetti più che altro impliciti al girato. Anche la pulizia è buona e il quadro sotto questo punto di vista dà pochi problemi. Nelle altre versione, pur buone, la grana appare più altalenante ma a tratti decisamente più evidente e meno naturale, inoltre la nitidezza è sicuramente meno efficace e l'intensità del croma è meno vibrante. Soprattutto nella Director's Cut la sensazione tra l'altro è di un quadro nel complesso meno contrastato. Nei DVD, ovviamente, la visione è molto meno efficace per tutte le versioni.
Audio spazialità sorprendente, nonostante i comprensibili limiti
Ed eccoci all'audio, con un'avvertenza: solamente nella versione internazionale trovate una traccia italiana (fra l'altro in un lossless DTS HD 5.1), mentre nelle altre c'è solamente quella originale, con regolari sottotitoli in italiano. L'audio comunque, pur con tutti i limiti rispetto alle tracce di film recenti, è davvero sorprendente per nitidezza del suono e per un'apprezzabile spazialità, vista la capacità di mettere in moto anche l'asse posteriore durante alcune battaglie e per riprodurre alcuni effetti sonori, ma soprattutto come piacevole appoggio musicale. Sotto quest'ultimo aspetto, infatti, i rear sono particolarmente esuberanti. I dialoghi un po' secchi e il suono non sempre corposo, non inficiano un buon audio. Soprattutto nelle tracce inglesi, le 2.0 risultano ovviamente meno coinvolgenti in spazialità, ma forse più naturali e meno artificiose in alcuni effetti sonori.