Lancia. La leggenda del rally, la recensione: le quattro ruote che hanno smosso l'Italia

La recensione di Lancia. La leggenda del rally: una docuserie in tre puntate che ripercorre l'epopea leggendaria di un marchio che ha fatto la storia. In esclusiva su Sky Documentaries, in streaming solo su NOW e disponibile anche on-demand.

Lancia. La leggenda del rally, la recensione: le quattro ruote che hanno smosso l'Italia

Una storia nella storia. Quella italiana, quella sportiva, quella dell'avanguardia tecnologica capace di essere orgoglio popolare. Durante Lancia. La leggenda del Rally, docu-serie targata Sky Original, viene spesso ripetuto quanto la Lancia, fondata a Torino nel 1906, sia uno dei sinonimi che rappresentano l'eleganza italiana. Ed è vero. Talmente vero che il sinonimo, poi allungato verso altre sfumature (sportive e umane), riesce a legare l'idea narrativa dietro alla serie, pensata da Matteo Chiarugi Bacci, scritta da Donato Dallavalle e diretta da Andrea Calderone. Suddivisa in tre parti, Lancia. La leggenda del rally è una sorta di libro di storia accessibile a tutti. Anzi, risulta entusiasmante il tono con cui viene raccontata l'epopea del marchio, e di quanto abbia - inaspettatamente - influito sul mondo delle corse. Nello specifico, nel mondo del rally.

Lancia Foto Dal Set  Delta
Lancia. La leggenda del rally: un'immagine della docu-serie Sky

Considerata l'auto delle grandi star e del grande cinema - Marcello Mastroianni, Brigitte Bardot, Vittorio Gassmann - il tragitto della Lancia è stato segnato da trionfi e da cadute, messe in scena con piglio mitologico da una serie canonica nello stile ma efficace nel suo scopo. Disponibile in esclusiva su Sky Documentaries, in streaming solo su NOW e on-demand, la docu-serie ideata da Matteo Chiarugi Bacci si articola tra gli Anni Settanta e gli Anni Novanta (i trent'anni d'oro del rally), focalizzandosi su chi, all'epoca, è stato protagonista tanto in pista quanto nei garage, collegandosi poi alle voci di autori, giornalisti e scrittori: dal pilota Massimo "Miki" Biason allo scrittore Carlo Cavicchi, dal responsabile motori Lancia/Abarth Claudio Lombardi ai giornalisti Bebbe Severgnini e Andrea Cordovani fino al Team Principal Jolly Club Claudio Bortoletto.

Lancia vs. Audi

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Lancia. La leggenda del rally: Cesare Fiorio in un'immagine della docu-serie Sky

Tuttavia sono due le figure centrali su cui insiste la narrazione: Cesare Fiorio e Gianni Tonti, rispettivamente Team Principal e Direttore tecnico. Nello specifico, Fiorio viene descritto come colui che ha cambiato il mondo del rally in Italia, puntando sulla competizione, sulla prestazione e sulla strategia. In breve, uno che non si è mai adeguato, ma che ha anticipato la concezione moderna di direttore sportivo. Talmente influente da diventare tra l'altro uno dei protagonisti di 2WIN di Stefano Mordini, dove sarà interpretato da Riccardo Scamarcio. Proprio l'attore, tra le voci incrociate di Lancia, descrive Fiorio come un avanguardista del settore: è stato lui, infatti, l'artefice della vittoria nel 1983, anno cruciale con la sfida tra la Lancia Rally 037 e la tedesca Audi. La seconda puntata della serie, infatti, si sofferma proprio sul dualismo tra la Lancia e l'Audi. Due mondi diversi, due geografie diverse: il cuore e la creatività dell'Italia, la rigidità e il raziocinio della Germania.

Una storia italiana

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Lancia. La leggenda del rally: Bebbe Severgnini tra gli intervistati

Saranno poi le differenze ad esaltare la trasformazione dell'auto, anno dopo anno: dalla Lancia Fulvia Coupé HF (che ha vinto il mondiale nel 1972) fino all'iconica Lancia Stratos, passando per la 037 e la selvaggia Delta S4. Differenze, appunto: quelle differenze che generano bellezza, e il motore di una macchina come lo stomaco in tumulto di un Paese dalle infinite contraddizione ma anche dalle infinite meraviglie. Un'automobile seria, sorridente, elegante, affidabile. Ma anche veloce e competitiva.

Lancia Foto Dal Set Fulvia
Lancia. La leggenda del rally: un'immagine della docu-serie Sky

Diversi film conduttori, dunque, uniti da un racconto principale che non tralascia gli aspetti sociali e culturali: Beppe Severgnini che spiega quanto la sua famiglia, da sempre, sia legata alla Lancia (ma "erano tutte grigie, per tenere un certo rigore"), e quanto poi il 1969, con l'acquisto da parte della Fiat di Agnelli, sia poi stato focale per le famiglie operaie di Torino. Con le musiche originali composte da Rodrigo D'Erasmo, Jacopo Volpe e Riccardo Puddu e con un buon mix di materiale di repertorio, Lancia. La leggenda del Rally diventa quindi parte integrante del nostro repertorio, nonché manifesto nostalgico di quei lontani giorni di gloria, spinti a cento all'ora, a metà tra il fango e il cielo.

Conclusioni

Un marchio leggendario, che ha fatto la storia dell'industria automobilistica italiana. Ma anche un'icona del rally, e dell'avanguardia: come scritto nella recensione di Lancia. La leggenda del rally, la docu-serie Sky in tre puntate offre un'interessante spaccato sull'evoluzione del marchio, riuscendo a colpire sia gli appassionati, sia chi invece non ha nemmeno la patente...

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
5.0/5

Perché ci piace

  • Una docu-serie accessibile a tutti.
  • La scelta di alternare la storia della Lancia con quella dell'Italia.
  • Il racconto, che si fa epopea...

Cosa non va

  • ... ma con un approccio forse troppo standard?