Ha vinto due Oscar come miglior film internazionale e per il miglior sonoro, è un adattamento cinematografico del romanzo omonimo di Martin Amis ed è stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2023: impossibile che in questi mesi non abbiate sentito parlare de La zona d'interesse, il film di Jonathan Glazer che tanto ha fatto discutere per la sua rappresentazione molto particolare dell'Olocausto.
Nel film infatti si racconta la vita quotidiana e spaventosamente "normale" di Rudolf Höss, comandante del campo di concentramento di Auschwitz (interpretato da Christian Friedel), che insieme alla moglie (Sandra Hüller) e ai figli trascorre un'esistenza felice tra gite, amici, scampagnate e lavoro. Solo che la bella villetta con giardino della famiglia si trova esattamente di fianco al muro del campo di concentramento. Adesso La zona d'interesse è uscito in homevideo per Eagle Pictures: vi spieghiamo perché si tratta di un'occasione imperdibile per rivedere o scoprire il film.
Il blu-ray cattura il disturbante contrasto tra immagini e sonoro
Noi abbiamo potuto apprezzare l'edizione blu-ray, ma vi ricordiamo che in commercio è disponibile anche una steelbook 4K che Eagle Pictures distribuisce in esclusiva a livello mondiale. Già il blu-ray è comunque di un livello tecnico eccelso per catturare tutta l'atmosfera straniante de La zona d'interesse e rimanerne scioccati. Perché l'agghiacciante film di Glazer mette alla prova lo spettatore non solo sul piano morale, ma anche su quello sensoriale con un disturbante contrasto fra immagini e sonoro, aspetto che il blu-ray riesce a riprodurre in maniera eccellente. Se poi aggiungiamo che l'edizione è arricchita da un bellissimo booklet di 16 pagine e da extra ben curati, ecco che per lo spettatore c'è anche la soddisfazione di approfondire in modo adeguato le complesse tematiche dell'opera.
La zona d'interesse: Jonathan Glazer e il male che c'è dentro tutti noi
Il video: gran dettaglio, croma fedele e la suggestione delle scene in negativo
Come si diceva, è grazie alla qualità tecnica dell'edizione homevideo se La zona d'interesse fa lo stesso effetto riscontraato nelle sale cinematografiche. A partire dal video, che riproduce in maniera magistrale il girato con immagini splendidamente dettagliate, con una precisione di primi e medi piani che però non trascura mai di ricordare sullo sfondo i luoghi dell'orrore. Il video accompagna in modo eccelso anche alcune scelte stilistiche molto particolari. Dopo lo schermo nero iniziale siamo subito folgorati dalle immagini apparentemente serene di una vegetazione rigogliosa con un verde intenso.
Queste scene cromaticamente brillanti, come ad esempio quelle dei fiori, si alternano con una tavolozza leggermente desaturata, che vanno a ricordare che molte scene sono state girate in assenza di luce artificiale, per cui in alcune sequenze i dettagli delle ombre non emergono in modo deciso. E poi ci sono le scene in negativo, decisamente affascinanti e suggestive, e supportate da un valido contrasto. Il tutto, come già sottolineato, valorizzato da un dettaglio davvero incisivo.
La zona d'interesse: Jonathan Glazer ci spiega il significato del finale
L'audio, il lavoro sul sonoro e il sottofondo costante delle atrocità
Come già accennato, è stato fatto un grande lavoro sul sonoro, perché è un aspetto estremamente importante ai fini narrativi. Un lavoro che le tracce in DTS HD 5.1 italiana e originale colgono in modo perfetto. Lo spettatore non può che rimanere turbato dal costante e invadente sottofondo delle atrocità e dal rumore dell'orrore tra urla e spari. Ma rimane ancora più turbato dal fatto che i protagonisti non sembrano minimamente badare a questi rumori, probabilmente assuefatti, come se le atrocità che avvengono fossero la cosa più normale del mondo. Un aspetto che l'audio cattura con un adeguato utilizzo dei surround e in alcuni momenti anche muscolari entrate del sub, che a loro volta rappresentano dei picchi improvvisi su un quasi continuo e leggero rombo a bassa frequenza che proviene dal campo.
Gli extra: oltre al booklet alcuni approfondimenti e un ottimo making of
Ma l'edizione blu-ray soddisfa anche sul piano degli extra. Oltre al citato booklet presente nella confezione, troviamo alcune featurette, ricche anche di interventi del regista, del cast e della troupe: si parte con Prospettiva rara (2') sullo stile particolare del film, poi In Loco (2' e mezzo) su dove sono state girate le riprese, ovvero proprio accanto al campo di Auschwitz, quindi Riflessi scomodi (3') su dove sono state messe le macchine da presa. Ma poi, oltre al trailer, troviamo il pezzo forte del reparto, ovvero Filming zone (30'), un making of molto curato visibile con il commento opzionale dello scenografo Chris Oddy, della costumista Malgorzata Karpiuk, del direttore della fotografia Lukas Zal e del montatore Paul Watts.