Poco dopo il colpo di scena dell'attrice Claudia Mori, che al RomaFictionFest 2010 ha proposto in tempo reale ai responsabili Sky di realizzare una fiction su Enzo Tortora, abbiamo incontrato al multisala Adriano di Roma alcune delle personalità più importanti della nota piattaforma televisiva, che ci hanno anticipato le serie, le miniserie e i film tv inediti che gli abbonati non potranno perdersi nella prossima stagione. Le storie delle nuove produzioni sono originali nel loro tentativo di commistione tematica tra la modernità e il passato e i cast vantano numerosi premi Oscar, tra i quali spiccano Tim Roth e Al Pacino.
L'offerta di Sky risulta quanto mai varia e mira ad accontentare i gusti di un pubblico ben assortito al quale regalerà prodotti televisivi di ottima qualità confermando per il terzo anno la vincente strategia commerciale che combina produzioni italiane e acquisizioni estere, accomunate da un linguaggio visivo che mutua sempre più da quello cinematografico, al quale ha ormai ben poco da invidiare. Ad allargare l'orizzonte aziendale anche una prima coproduzione europea
Nils Hartmann, direttore di Sky cinema, ha presentato al pubblico la stagione 2 di Romanzo criminale - La serie, una produzione Cattleya e Sky Cinema per la regia di Sergio Sollima, ricordando come l'episodio pilota della prima serie fosse stato proiettato due anni fa proprio al FictionFest che, ha detto sorridendo, "quindi porta bene". La prima stagione ha riscosso enorme successo, è stata venduta in più di 12 Paesi e sono stati molto apprezzati i cofanetti. La seconda rappresenta ora una "grande sfida perché sulla prima c'erano delle aspettative, ma le persone non sapevano ancora cosa avrebbero visto, adesso invece conoscono la serie". A spiegare meglio cosa significherà la nuova stagione per i fan della serie sono però le immagini del trailer e di un estratto video: ritmo da action movie, stile cinematografico, storie e personaggi accattivanti rendono pochi minuti mozzafiato e da pelle d'oca. "Romanzo criminale", spiega Riccardo Tozzi (fondatore di Cattleya), "è un esempio riuscito di una fiction prodotta per una tv a pagamento e rappresenta un risultato positivo di avanguardia, soprattutto dal punto do vista del linguaggio. Anche all'estero viene vista come un prodotto avanzato, affascinante, italiano e originale".
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Due gli aspetti più interessanti su cui punteranno i nuovi episodi, senza mai recidere il fil rouge, ma anche noir, da serie gangster romanesca: la serie arriva fino ai giorni nostri e racconta episodi storici, come la P2 e il tentato omicidio di Rosone, sempre filtrati dalla visione poco consapevole dei protagonisti e l'evoluzione di Donatella, la spacciatrice, un pretesto per raccontare il ruolo della donna negli anni '80.
Il rapporto tra la realtà e la criminalità sarà protagonista anche della miniserie in due episodi Faccia d'Angelo dedicata alla figura di Felice Maniero, boss della mafia del Brenta che tutti chiamavo "il Re". Il biopic, le cui riprese tra il Veneto e la Croazia inizieranno nell'autunno 2010 e la cui messa in onda è prevista per la primavera del 2011, racconta un'altra storia tutta italiana, quella di un gangster che viene arrestato dopo vent'anni di rapine, sequestri, evasioni, traffici illeciti. La storia della mala del Brenta è nota al pubblico nazionale: si tratta di una banda che prese il posto della banda della Magliana negli anni '80 e raggiunse il massimo sviluppo nei '90. E' una mafia diversa da quella a cui ci hanno abituato le più popolari fiction italiane perché parla il dialetto veneto, ma ha le caratteristiche del crimine organizzato del sud. "Vi giganteggia una figura, una sorta di gangster imprenditore, Maniero, che si caratterizza subito come un outsider con idee grandiose e riesce a sfruttare la crescita economica dei paesi del nord Est, a inserirsi regolandone l'economia criminale. Sceglie la strada che a quell'epoca gli sembrava la più naturale! Quest'idea a-morale di crescita nella ricchezza, senza spargimento di sangue, s'infrange nella realtà perché la mafia porta in sé il legame con la violenza e con il sangue".
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Restiamo ancora in Italia con l'ambizioso progetto de I Medici, coproduzione per la BBC realizzata da Kudos con WildSide, fondata da Lorenzo Mieli. E' un dramma storico in 8 episodi che segue le vicende della famiglia più famosa del Rinascimento; il progetto, ci racconta Mieli, "nasce dal sogno di sfruttare la modernità dei linguaggi che si possono utilizzare sulla storia su una piattaforma come Sky. Kudos aveva già realizzato serie come Life on Mars, che utilizza in maniera straordinaria il passato. Il concept è usare la contemporaneità per raccontare la storia mettendo in gioco il potere, il denaro, lo spettacolo e la politica che sono vicini all'epoca in cui viviamo". La serie, che sarà girata tra la Toscana e il Piemonte tra la primavera e l'estate del 2011, racconta la vera storia della famiglia Medici, in particolare gli episodi legati alle figure di Cosimo e del nipote Lorenzo, ma avrà anche riferimenti a personaggi prestigiosi come Machiavelli, Michelangelo e Galileo e richiami attuali.
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Film sorprendente e anticonvenzionale anche Temple Grandin, diretto dal bravo Mick Jackson, che racconta la storia vera di una donna autistica, che oggi ha 60 anni, che si rivelò tra gli anni '60 e '70 una visionaria, una pensatrice d'intelligenza superiore, la cui sensibilità era però imprigionata nella gabbia dell'autismo.
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Imperdibile l'appuntamento con una serie che ha conquistato l'America e ha fatto incetta di premi agli ultimi Golden Globe e agli Emmy, 30 Rock. Dell'esilarante comedy show con Tina Fey e Alec Baldwin il canale Sky Uno trasmetterà in anteprima italiana le prime due stagioni a partire dal 16 luglio e manderà in onda a settembre in esclusiva assoluta la terza stagione, che ospita guest star del calibro di Oprah Winfrey, Jennifer Aniston, Steve Martin e Salma Hayek.
In arrivo nella prossima stagione altri prodotti di punta, di cui non è ancora nota la programmazione, tra cui spiccano la miniserie HBO diretta da Martin Scorsese, Boardwalk Empire, e l'attesa serie Narcos, che potrebbe essere realizzata come una coproduzione internazionale.