Sbirri tra gemelle piagnucolose e suocere rompiscatole

Presentata nella sezione Lavori in corso del RomaFictionFest 2010, la seconda stagione della serie poliziesca Ho sposato uno sbirro, prodotta da Lux Vide per Rai Fiction, con l'esilarante mattatore Flavio Insinna e con Barbara Bouchet e Giovanna Ralli nelle parti di due consuocere inviperite.

Dopo il successo della scorsa stagione torna sul piccolo schermo il poliziesco familiare, più tinto di rosa che di giallo, Ho sposato uno sbirro con protagonisti Flavio Insinna, attore che vanta nel suo curriculum la formazione attoriale presso la scuola Proietti, nei panni del commissario Diego Santamaria e Christiane Filangieri nel ruolo della moglie e ispettrice Stella Morini. Ad accompagnarli nei nuovi episodi - 24, che proveranno a bissare il buon risultato dei precedenti 12 - prodotti da Lux Vide per Rai Fiction ritroviamo Antonio Catania, nei panni dell'ispettore Giuseppe Lojacono, che farà da "spalla" a Diego nella soluzione dei problemi quotidiani e familiari oltre che dei difficili casi in commissariato, Luisa Corna, che forse vedremo stringere il sospirato bouquet di fiori d'arancio, Barbara Bouchet e Giovanna Ralli, due consuocere agli antipodi, e, tra le new entry, Serena Rossi, rubata a Un posto al sole e l'ex tronista di Mediaset Francesco Arca.

Tante le novità della seconda serie, presentata con alcune clip in esclusiva nella sezione Lavori in corso del RomaFictionFest 2010: Carmine Elia cede la sedia della regia ad Andrea Barzini, che la dirige lasciandosi trascinare dal suo amore per la commedia all'italiana, e che viene affiancato da Giorgio Capitani e Luca Miniero, nuovi personaggi affollano le mura domestiche di casa Santamaria-Filangieri, dove il magistrato Lorenza Alfieri (Luisa Corna), l'ex impertinente di Diego, potrebbe perfino diventare amica di sua moglie e dove giungono a portare nuovi scompigli le due neonate gemelline, un bambino adottato e cagnolone, arrivano in commissariato due nuovi agenti, la napoletana Barbara Castello (la solare Serena Rossi) e il sovrintendente Branca (Francesco Arca) che proverà a sedurre in tutti i modi la collega, nonché l'ispettore Giuseppe Lojacono (Antonio Catania). Ad accompagnare i personaggi tra i loro girotondi sentimentali e i casi più enigmatici da risolvere, tra gli appartamenti e la strada, Erminia, la madre di Diego (Giovanna Ralli) e Clarissa, l'antipaticissima madre di Stella (Barbara Bouchet).

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con alcuni dei protagonisti principali di una stagione che s'appresta ad alleggerire le serate degli spettatori italiani con un intrattenimento genuino e con la scorta di speciali guest star che il pubblico sta già attendendo e di cui anticipiamo due nomi: Nino Frassica e Paolo Ferrari, che vedremo nel ruolo di un commissario in pensione.

Signor Insinna, in questa serie la vediamo in un ruolo, a metà tra il comico e il sentimentale, diverso da quelli a cui ci ha abituati in televisione. Cos'è cambiato rispetto alla stagione precedente? Flavio Insinna: La prima serie era da 6 serate, stavolta abbiamo raddoppiato, come con le due gemelline! Abbiamo adottato un bambino e preso un san Bernardo di nome Hermann.

Signora Filangieri il suo personaggio adesso è una mamma... Christiane Filangieri: Per questo ruolo ho fatto un corso per mamme, ma anche di tango...
Flavio Insinna: Ci siamo iscritti a Ballando con le stelle!!

Si può parlare di una terza stagione? Flavio Insinna: Se gli ascolti ci premieranno, ci saranno anche altri episodi. Se questa serie avrà buoni risultati, dobbiamo solo tirare dentro un altro pallone!

A parte le new entry in casa Santamaria, come si è arricchito il cast? Flavio Insinna: Sono entrati nel cast Francesco Arca e Serena Rossi, rubata a Un posto al sole.

Francesco Arca passi da sedotto nella "vita" a seduttore nella televisione, com'è stata per te quest'esperienza? Francesco Arca: Mi sono inserito bene sul set grazie a tutto il cast e a chiunque abbia lavorato con me. Mi hanno accolto tutti senza pregiudizi.

Serena Rossi ci racconti com'è stato lavorare con un cast già affiatato? Serena Rossi: E' stato come saltare su un treno in corsa, che è sempre difficile, ma è andata benissimo. E' stato "fighissimo" essere corteggiata per tutta la serie da uno come Francesco Arca! Ma quando mi ricapita?

Signora Ralli ci parla del suo personaggio? Giovanna Ralli: Erminia è una madre semplice, indipendente, una "fruttarola" che prende lezioni di tango. Quando conosce Tullio vuole acculturarsi, si appassiona alla serie di Angelica. E' un personaggio divertente, nelle mie corde. In fondo anche nei Racconti romani avevo una parte simile.

Che atmosfera si respirava sul set? Giovanna Ralli: Con Flavio non ti annoi mai. Con Barbara Bouchet c'è un conflitto ma solo sullo schermo!
Flavio Insinna: Io sono come Kant: quando posso, faccio quello che posso. Posso dire che ho avuto il privilegio di lavorare con dei veri fuoriclasse, ma è stato bello anche lavorare coi più giovani, che sono delle macchine da guerra. Per me, Giovanna Ralli e Barbara Bouchet significano C'eravamo tanto amati e Le più antiche scale! E quando arrivano sul set attrici come loro noi dovremmo solo andarcene. Siamo un Paese senza memoria e io penso che invece dovremmo ricordarci da dove veniamo. Dopo un anno di riprese si è sentita la fatica, per essere costanti a inventare gag, per girare le scene... ma grazia a una truppe e a una produzione formidabili è andata alla grane. Sul set ridevamo e ci aiutavamo tutti.

Signora Bouchet in questa serie lei è una donna molto cattiva... Barbara Bouchet: Interpreto il ruolo di una donna che è fissata con i tradimenti... perché è stata tradita! Quello di Clarissa è stato un ruolo per me nuovo e quindi mi ha dato la possibilità di far vedere un altro lato di me: la cattiveria.

Luisa Corna anche il suo è un personaggio antipatico. Come si evolve nella prossima stagione? Luisa Corna: Anche in questa serie mi sono trovata nel ruolo dell'antagonista, ma quest'anno crescerà la complicità femminile. Quasi quasi riuscirò perfino a sposarmi...Già nella prima serie mi ero trovata benissimo, in questa è stato più facile perché c'era l'affiatamento di tutto il cast. La serie è più complessa, con nuovi personaggi, e anche più divertente, più vera.