Non si può che provare nel gioia nello scrivere la recensione de La mia fantastica vita da cane, perché significa che un film d'animazione con una impronta autoriale e originale, ha trovato la via per arrivare nelle nostre sale. Lo fa grazie a Wanted Cinema, che lo distribuisce dal 2 dicembre dopo il passaggio al Festival Internazionale del film d'animazione di Annecy, e lo fa con coraggio, dato lo stato degli incassi del periodo, e l'orgoglio che deriva dalla consapevolezza di una produzione di qualità che merita la ribalta della sala cinematografica. Primo film per famiglie della regista rumena, dopo titoli pensati per un pubblico più adulto, è senza dubbio un'opera a cui dedicare attenzione per potenza espressiva della messa in scena e purezza delle emozioni e del racconto. Quella stessa purezza che individuiamo nella cagnolino protagonista.
Il film della propria vita
La mia fantastica vita da cane racconta infatti l'esistenza di Marona, ripercorsa dalla stessa cagnolina dopo esser stata vittima di un incidente. Un viaggio travagliato, dai genitori e la nascita, la separazione dalla propria cucciolata passando per i diversi padroni che hanno accompagnato fasi diversi della sua vita. E che ha amato incondizionatamente, come solo un cane sa fare nella sua purezza e capacità di vivere il presente con tutto se stesso. Quello della piccola meticcia è un viaggio fatti di tanti nomi che corrispondono ad altrettante vite, di alti e bassi, di momenti felici e altri tristi, di incontri e disavventure, tutto vissuto con la stessa intensità e portando leggerezza e innocenza sul suo cammino.
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Insegnare la felicità
"I cani hanno un'idea di felicità opposta rispetto agli umani" ci dice il film di Anca Damian e chiunque abbia vissuto almeno una parte della sua vita con un cane sa quanto sia vero. È un insegnamento prezioso che questi splendidi animali, e il film della regista rumena che così bene ne racconta lo spirito, ci propongono: vive nel presente, come detto, essere in connessione col mondo e con gli altri, godere delle piccole cose e apprezzare quel che si ha, laddove gli esseri umani provano questa spinta costante verso ciò che manca, verso i desideri e i sogni. Ce lo dice il film mostrando la condizione umana filtrata dal punto di vista di un cane, dando voce alle emozioni pure e cristalline di questi animali che così bene riesce a veicolare e raccontare, per un insegnamento prezioso che resta nel cuore al termine della visione.
La magia e la semplicità
Una visione che soddisfa lo sguardo oltre che il cuore, perché La mia fantastica vita da cane segue le imprese emotive di Marona con immediatezza e semplicità del racconto, attraverso forme e colori e un gusto astratto e pittorico che riescono a portare su schermo la storia e trasmettere le sensazioni. Quella di Anca Damian è un'animazione che la semplicità come traguardo, che non è mai banale e ricca di spunti e soluzioni visive stimolanti. Quella stessa semplicità che percepiamo nei nostri compagni di vita a quattro zampe e che il film riesce a rappresentare così bene. Si tratta di animazione per famiglie ricercata e autoriale, che saprà conquistare anche il cuore dei più scettici, se gli si saprà dare una possibilità.
Conclusioni
Chiudiamo la nostra recensione de La mia fantastica vita da cane ancora emozionati per la storia che ci viene raccontata dalla regista Anca Damian e ammirati per la costruzione visiva, semplice eppure così ricca, elaborata e dal gusto pittorico, che usa per metterla in scena. Prezioso il messaggio sulla ricerca della felicità e la sua essenza, che nei sentimenti e le emozioni canine così bene si incarna.
Perché ci piace
- Il tocco delicato della regista Anca Damian nel raccontare la storia del cane protagonista.
- La capacità di rendere l’intensità, purezza e innocenza delle emozioni canine.
- Il messaggio prezioso sulla felicità.
- L’approccio visivo, originale e suggestivo, capace di rendere le emozioni della storia…
Cosa non va
- … che può spiazzare spettatori abituati all’animazione mainstream e convenzionale.