La custodia, recensione: una storia senza luogo e tempo che parla del nostro presente

La nostra recensione de La custodia, film di animazione ad opera di Maurizio Forestieri in prima visione assoluta su Rai3, venerdì 31 dicembre ore 15.20, su Rai Gulp il 1 gennaio alle ore 16:05 e a seguire disponibile su Rai Play.

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La custodia: un'immagine del film animato

Trattare tematiche difficili e renderle fruibili ad un pubblico di più piccoli non è mai semplice e in questa recensione de La custodia non possiamo non tenere conto di questo fattore. Il film è tutto italiano: prodotto dallo studio di animazione Graphilm Enterteinment in collaborazione con Rai Ragazzi vanta il sostegno del MiC - Ministero italiano della cultura e di UNICEF e UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali. Sì, perché la breve pellicola di Maurizio Forestieri parla di immigrazione, di povertà, ma anche di guerra e di sogni infranti e lo fa con delicatezza, con un linguaggio adatto a tutti ma senza risparmiare la crudeltà. La custodia, infatti, è una pellicola che parla a un pubblico ampio e proprio per questo non sono tardati ad arrivare diversi riconoscimenti internazionali: ha vinto il premio come Miglior Film d'Animazione al NYIFA - New York International Film Awards, il premio per la Miglior Regia al New York Animation Film Awards, è in nomination al Tokyo Anime Award Festival 2022 e al Providence Children's Film Festival 2022. Sarà disponibile in più date su vari canali Rai: il 31 dicembre alle 15:20 su Rai3, il 1 gennaio 2022 alle 16:06 su Rai Gulp e a seguire lo stesso giorno disponibile sulla piattaforma streaming RaiPlay. Impossibile perderlo.

un viaggio pieno di pericoli nella trama

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La custodia: un'immagine

La storia ruota intorno a Fadi, un ragazzino appassionato di musica che sogna di diventare un violinista. Il suo più grande divertimento è quello di suonare il violino che apparteneva a suo nonno insieme agli altri membri di una piccola orchestra di suoi coetanei, ma la guerra è alle porte e come al solito spazza via le opportunità e la serenità a cui ogni bambino o essere umano avrebbe diritto. Fadi scappa, quindi, dal suo paese in guerra portando con sé quella custodia di violino a lui tanto cara e dalla quale non si separa mai, perché quell'oggetto sa di casa e rappresenta quel sogno di fare musica che non è disposto a lasciare andare. In compagnia di un gruppo di altri viaggiatori, il ragazzo attraversa deserti e mari in un percorso pieno di ostacoli e pericoli. Lungo la strada conosce la misteriosa Naila e un gruppo di altri ragazzi che non gli renderanno la vita facile nel lungo viaggio che lo porterà a Spes, una terra sicura, un luogo dove poter ricominciare una vita migliore.

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I tanti elementi interessanti del film

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La custodia: una scena del film animato

Di elementi interessanti questo film ne contiene molti; in appena 40 minuti ci mostra un viaggio diverso da tutti gli altri, un viaggio pericoloso, dove non ci sono certezze, solo la speranza di un futuro fatto di opportunità e diritti. Di questo lungo peregrinare la prima cosa che salta all'occhio dello spettatore è che non è possibile ricollegare nulla di ciò che viene visto a un luogo e un tempo precisi: La storia potrebbe essere ambientata su un altro pianeta o sulla Terra ma in un futuro, un futuro che però parla il linguaggio del nostro presente e lì si che possiamo riconoscere situazioni che vediamo tutti i giorni, se non in prima persona, attraverso le strazianti immagini veicolate dal web o dai telegiornali. Le interminabili distese desertiche, piene di monumenti antichi che affiorano dall'oblio parlano di noi, parlano della guerra, della sua devastazione, della perdita di una cultura e di una memoria che ci salverebbe, forse, da tanta violenza. Tutto questo fa si che La custodia sia una pellicola piena di simbolismi e ricca di significati, una storia che visivamente è in grado di parlare agli spettatori di diverse età con efficacia, veicolando un messaggio tanto importante quanto necessario.

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Paesaggi suggestivi

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La custodia: un momento del film animato

È proprio questa sua ricca semplicità a costituire il maggior pregio di un'opera che ci sentiamo vivamente di consigliare a tutti. In una quotidianità dove l'indifferenza e l'egoismo dominano incontrastati la nostra vita e i nostri social, c'è bisogno di una storia del genere. Seppur tecnicamente non perfetto, questo film è comunque un'esperienza interessante per gli occhi: sfondi estremamente suggestivi e un character design efficace e colorato fanno sì che La custodia sia veramente un piacere alla vista, un prodotto in grado di trasportare altrove pur rimanendo ancorato al nostro presente, qualcosa che va diffuso, rivolto a tutti senza distinzione alcuna. Un viaggio dal quale si esce cambiati e sicuramente più consapevoli.

Conclusioni

Per concludere questa nostra recensione de La custodia possiamo affermare che il film di Maurizio Forestieri è rivolto a tutti, un piccolo gioiellino di appena 40 minuti che è in grado di parlare di attualità pur non mostrando nessun luogo e tempo conosciuti. Meravigliosi simbolismi e immagini suggestive fanno da sfondo ad una storia che commuove e conquista tutti, non importa l’età.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
4.6/5

Perché ci piace

  • Le atmosfere suggestive.
  • Una storia senza tempo in grado di raccontare il presente.
  • I tanti simbolismi presenti.

Cosa non va

  • Qualche sbavatura tecnica che però non pregiudica la visione.