Mi sono sempre chiesto se il regista Rob Reiner potesse conoscere Lucio Battisti e la sua Donna per Amico quando, nel giugno 1989, portava sugli schermi Harry, ti presento Sally, commedia-cult del cinema americano di ogni tempo. Harry, come il nostro Lucio nazionale, ritiene del tutto peculiare che un uomo ed una donna possano diventare, e soprattutto rimanere, amici. Una comune filosofia di vita tra i rappresentanti del sesso maschile, non c'è che dire. E pensare che in questi 15 anni negli USA sono sorti, che ci crediate o no, centinaia di gruppi di interesse e di ascolto che si ispirano proprio alla trama di questo film.
Harry, ti presento Sally è, a mio avviso, l'unica commedia americana degli ultimi decenni che possa degnamente essere accostata ai migliori lavori di Woody Allen. E non soltanto per l'irresistibile sceneggiatura, l'ottima recitazione dei due protagonisti e la lussureggiante fotografia, che si districa a meraviglia tra una sequela di indimenticabili istantanee di Manhattan. La colonna sonora ne rappresenta sicuramente un altro elemento di accostamento con il maestro di Io e Annie e Settembre.
In maniera analoga a molti dei film di Woody Allen, anche qui troviamo una progressione esaltante di alcuni tra i migliori standard jazz e swing degli anni '30, '40 e '50. Chiariamo subito un punto, a scanso di equivoci: se ricordate il film, i brani vengono interpretati per lo piú dagli autori che li hanno portati al successo. Non cosí nel CD, ma spiegheremo dopo l'arcano. Nell'ora e mezza circa del film, ascoltiamo versioni magistrali di It Had to Be You (motivo ormai indissolubilmente legato al romanzo d'amore tra Harry e Sally), Let's Call the Whole Thing Off e Where or When, il cui testo sembra quasi un riassunto poetico dell'intreccio centrale del film: come e quando i due "amici" si innamorano l'uno dell'altro? La canzone, come il film, avvolge un pó tutti noi, rimandandoci a quel momento in cui, con nostra grande sorpresa, ci accorgiamo che la compagna di classe, l'amica, l'amante, è di colpo diventata la donna che amiamo. Anche i brani di "commento" musicale sono in realtá versioni strumentali di altrettanti standard di metá secolo scorso, quali Stompin' at the Savoy, Winter Wonderland, Autumn In New York.
Suppongo che l'amore per questo film non possa slegarsi dalle musiche, riflesso di un incurabile sentimentalismo che, spero, colpisca molte persone, oltre a yours truly... Fatto sta che le canzoni di questo film testimoniano come la musica di qualitá sia senza tempo, al di lá dei generi e persino dei gusti personali.
Ma torniamo un attimo alla questione del CD della colonna sonora. Come in alcuni casi avviene, il disco non contiene le versioni originali delle canzoni, cosí come ascoltate nel film, bensì le interpretazioni di Harry Connick Jr.. Per quanto bravo possa essere questo interprete, non può non restare l'amaro in bocca quando non si ritrovano le sonorità e, soprattutto, le voci dei cantanti che caratterizzano il film. Un po' come avviene, in maniera in qualche modo inversa, per la colonna sonora di un altro film dell'89, I favolosi Baker dove la sorprendente voce di Michelle Pfeiffer viene sostituita in quasi tutti i brani del CD dai cantanti originali.
Ecco perché consiglierei a tutti di fare come me: vi sono piaciute le musiche di Harry, ti presento Sally? Riguardatevi il film e godetevi immagini e suoni, un buon modo di celebrare il 15° anniversario di questo piccolo capolavoro della storia del cinema. Se invece non avete mai visto questo film, e quindi ignorate, tra le altre, la monumentale sequenza del finto orgasmo di Sally-Meg Ryan durante il pranzo al Kaz's Deli (ancora oggi meta di pellegrinaggi regolari da parte di storme di appassionati del cinema), non aspettate la prossima messa in onda dei canali Mediaset, andate ad affittare il DVD, cosí almeno nessuno vi taglia i titoli (e le canzoni) di coda!