La Banda di Don Chisciotte, recensione: come rivedere de Cervantes in un innocuo film per bambini

Il valore dell'amicizia e dell'immaginazione nel film animato prodotto da Studio 100 Media: una visione piacevole, adatta e pensata sopratutto per i più piccoli. Al cinema.

I protagonisti di La Banda di Don Chisciotte

Inaspettatamente attuale fin dall'inizio, con una frase tristemente contemporanea: "Dicono che sia impossibile fermare i temporali". Però, dall'altra parte, per realizzare l'impossibile, servono "coraggio, ingegno, immaginazione". Ecco, ammettiamo che La Banda di Don Chisciotte - Missione mulini a vento, complice uno spirito rock che ritma al meglio lo scalmanato incipt, stupisce in positivo (molta attenzione alla musica, firmata da Pablo Borghi), nonostante la ovvia semplicità di un film animato pensato principalmente per i più piccoli (ma ammettiamo di aver riso e sorriso in diversi momenti).

La Banda Di Don Chisciotte Missione Mulini A Vento Immagine
L'immaginazione di Alfonso

La Banda di Don Chisciotte - Missione mulini a vento, diretto dall'argentino Gonzalo Gutiérrez, ma prodotto dalla tedesca Studio 100 Media (quelli dietro L'Ape Maia e Billy il Koala), si prefigge di rileggere la complessità di Miguel de Cervantes (arduo tradurlo al cinema, come sa bene Terry Gilliam!) per agganciarsi invece ad una storia trasversale, solo ispirata all'autore spagnolo, e come detto attualizzata secondo una moderna inclinazione, tanto narrativa quanto visiva.

La Banda di Don Chisciotte: un'avventura per i più piccoli

La Banda Di Don Chisciotte Missione Mulini A Vento
I tre protagonisti, Alfonso, Pancho, Victoria

Inutile dire che la grande protagonista del film è l'immaginazione. Come quella di Alfonso, undici anni, discendente ed erede di Don Chisciotte. Come il suo trisavolo, anche lui, ogni giorno, combatte mostri che nessuno vede, aiutato dai suoi amici immaginari. Anche perché non può frequentare liberamente il suo unico e vero amico, Pancho Panza, in quanto le rispettive famiglie sono in conflitto. Come se non bastasse, su La Mancia, si sta per imbattere una terribile tempesta: così, un imbroglione e spietato uomo d'affari, Carrasco, offre un'alternativa ai cittadini. Tuttavia, per i Chisciotte c'è qualcosa di strano sotto. Per questo, Alfonso, facendosi carico del suo illustre sangue, coinvolge Pancho e Victoria, la sua cotta segreta, ad addentrarsi in un'avventura alla ricerca di un mostro che dovrebbe essere responsabile dell'imminente bufera.

Amicizia, immaginazione e buoni sentimenti

Ora, se l'animazione in 3D, ahinoi, è ancora troppo debitrice allo spirito Pixar (dovremmo prima o poi liberarci da certi prospetti visivi, magari ritornando ad una tecnica mista), e la comicità è spesso agganciata ad un'azione slapstick, il resto del film vive seguendo una sua riuscita originalità, con una sceneggiatura ovviamente lineare e senza nessun picco, ma comunque avvincente rispetto all'idea portata avanti. I soliti, cari "buoni sentimenti", com'è giusto che sia, traboccano e, alla fine, avranno la meglio, ma il mix che alterna una sommessa crisi climatica (l'arrivo della tempesta) e la miopia degli adulti (che perdono la spontaneità rispetto alle emozioni), rendono La Banda di Don Chisciotte - Missione mulini a vento a vento una digressione sincera sull'amicizia, nonché sulle "buone azioni" che ci rendono persone migliori (e amici migliori).

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Una scena del film

Superando i concetti di odio, divisione, incomprensione. Tra galline messaggere, simpatici coniglietti, barche in mezzo al bosco e strambi esperimenti (senza rinunciare pure ad una buona dose di emozione, non scontata), quello di Gonzalo Gutiérrez è un innocuo film d'animazione che, tra l'altro, dimostra l'ambizione di certi studi di animazione, per certi versi più liberi di osare, sperimentare, giocare rispetto al materiale narrativo di partenza. In questo senso, se forse alla lunga manca il guizzo giusto, o la differenziazione del caso in chiave animata, rivedere Miguel de Cervantes mantenendo il suo spirito all'interno di un cartone animato, è una sfida di certo elevata, e quindi alla fine vinta seguendo la strada della più chiara e convincente semplicità.

Conclusioni

Gonzalo Gutiérrez e un'alternativa animata per i più piccoli: sfruttando l'immaginario (e l'immaginazione) di de Cervantes dirige un film per tutta la famiglia, prediligendo però gli spettatori under 11. Una buona storia, che offre ottimi spunti, per un'animazione forse però troppo pigra, legata ad un 3D ormai superato. Buono l'approccio musicale, e buone le metafore di una vicenda che esalta amicizia e lealtà.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.6/5

Perché ci piace

  • Una buona storia.
  • La semplicità.
  • L'accompagnamento musicale.
  • I temi.

Cosa non va

  • Un'animazione 3D un po' troppo pigra.
  • Pochi picchi, ma è un film pensato per i piccoli.