Recensione Piovuto dal cielo (2003)

Un film ingenuo e innocuo che rievoca il buonismo e la morale, strumento di insegnamento senza tempo.

L'ottimismo vola

Nella moltitudine di produzioni che affollano piccoli e grandi schermi, violenza, linguaggio duro, immagini e riferimenti al sesso esplicito sono all'ordine del giorno. Probabilmente ci siamo abituati a tutto questo poiché è la fotografia della nostra società, nel bene e nel male.
Accade così che, quando vediamo film come Piovuto dal cielo, venga da pensare. Cosa c'è di strano? Semplicemente, in tutta la durata del film non ci sono volgarità e violenze, tutto è all'insegna del "vogliamoci bene", dei sentimenti e dei valori. Siamo dalle parti dei lungometraggi anni '70 di Disney & Co. senza tuttavia averne la stessa brillantezza, ma solo le atmosfere, ricreate con colori pastello e un tocco di fantasia.

Danny fa il camionista, convive con la fidanzata Trudy, ed è un eterno sognatore. Ogni giorno ne combina una (demenziale, il lancio della fionda umana). Depresso per il bidone tiratogli da Trudy che, per un incontro galante con uno speaker televisivo, annulla una meritata vacanza, Danny, durante un barbecue, si libra in cielo seduto su una sedia legata a dei palloncini. Qui comincia il suo viaggio. Vola sopra mezza Australia e atterra accidentalmente a Clarence, nel giardino di una burbera e solinga poliziotta. La vita del protagonista cambia, e da uomo piccolo piccolo, si trasforma nell'idolo della cittadina e della fanciulla. Tutto bene, se non fosse che l'intero paese è alla ricerca di quell'uomo sparito nel cielo.

Non è facile esprimere i commenti per un film ingenuo e innocuo che rievoca il buonismo e la morale, strumento di insegnamento senza tempo. Danny è un "Nemo profeta in patria", che desidera essere considerato per quello che è. E così sarà. Glenda, la poliziotta, scopre che bisogna lasciare correre i sogni, perché la vita è piena di sorprese, l'amore ad esempio. L'anchorman di successo, travolto dagli eventi di cui dovrebbe essere il narratore.
Insomma, in Piovuto dal cielo, non ci sono sorprese di nessun tipo, e purtroppo, dobbiamo dire, lo stile registico è piatto al pari della sceneggiatura. Ogni altro commento è superfluo per un film che ai bambini d'oggi, abituati a Pokemon, Pixar movies e Spider-man, potrebbe anche non piacere.