Diretta da Judd Apatow in Trainwreck - Un disastro di ragazza nel 2015 con una sceneggiatura da lei scritta, Amy Schumer passò velocemente da brillante autrice, co-produttrice, co-sceneggiatrice e protagonista della serie commedia Inside Amy Schumer ad attrice riconosciuta internazionalmente nel mondo del cinema. Ribaltando completamente la struttura della solita rom-com, con il solo riservarsi il ruolo che un tempo sarebbe stato scritto per un uomo, interpretando una donna riluttante a rassegnarsi a monogamia e stabilità sentimentale, con un solo colpo combatteva clichè patriarcali, aspettative, convenzioni con ironia tagliente e senza sconti.
Dopo parentesi più soft come Fottute e Come ti divento bella, evidentemente mancanti della sua scrittura estrema, Amy Schumer con Kinda pregnant su Netflix, ritrova quella comicità arrabbiata e schietta con cui si era fatta conoscere agli esordi e torna a contribuire in sceneggiatura per un film che in 100 minuti si prende la briga sia di scoprire gioie, dolori, segreti e orrori della maternità sia di guardare alle relazioni sentimentali di oggi, con un risvolto da rom-com. Schumer interpreta Lainy, insegnante alle elementari che, alla notizia della gravidanza della sua migliore amica di sempre e collega maestra, presa dalla gelosia e dall'invidia, con l'aiuto di una protesi di gomma, inizia una sorta di doppia vita da donna incinta per vedere l'effetto che fa.
Scoprirà un mondo di suggestioni, ancora spesso patriarcale, dove certe sensazioni devi provarle per forza e certe altre le devi nascondere o sopprimere. In questa sceneggiata piena zeppa di salti e cadute sulla pancia prostetica, arriverà anche l'uomo giusto, forse, al momento sbagliato. Kinda Pregnant non raggiunge le vette di Trainwreck perché non sempre in grado di bilanciare tutti gli ingredienti. La sua comicità, a furia di graffiare, rischia di rovinare anche ciò che andrebbe detto con più gentilezza ma, rispolvera l'efficacia di Schumer che tra una gag e l'altra trova il tempo di metterci faccia a faccia con verità scomode che tutti vorrebbero ignorare.
Maternità: uno stato di grazia?
Lainy ha perso la madre quando era piccola (lo scopriamo a metà film), la sua famiglia la fanno l'amica d'infanzia e un fidanzato che spera essere quello giusto. Il sogno di essere mamme e moglie si infrange doppiamente quando le sue due certezze si trasformano rispettivamente in donna incinta coinvolta nel turbinio dei cambiamenti ed un ex, a causa di una dichiarata incapacità all'impegno coniugale ed una propensione al ménage à trois. Amy Schumer ci presenta una donna sulla quarantina che si trova, suo malgrado, a provare il peggiore dei sentimenti, l'invidia, per una maternità da sempre voluta ed ora ancora più desiderata perché quello è il momento in cui si è in stato di grazia, luminose, coccolate, protette, accolte in ogni fragilità.
Con il profondo desiderio di vivere quel tipo di attenzione, la Lainy di Schumer approfitta di una pancia prostetica trovata in un negozio e, all'insaputa dell'amica, prova l'ebbrezza di un corso di yoga pre-parto e gli sguardi gentili di passanti, passeggeri in metropolitana, negozianti, ragazzi, sconosciuti.
Le sfugge presto tutto di mano perché questo nuovo stato si trasforma in una sorta di vita parallela, condotta all'insaputa di tutti e soprattutto dell'amica Kate (Jillian Bell) che pianifica baby shower e gender reveal in coppia con la collega Shirley (Lizze Broadway), anche lei in stato interessante e carichissima rappresentazione del peggio della Gen Z. Ed è proprio in questa presunta altra realtà che il film investe per mostrare, attraverso l'intrusione di Lainy, che il rovescio della medaglia di quella luminosità sono i racconti sul parto che tutti tengono nascosti perché troppo crudi, sono la gioia oppure, all'opposto, l'insofferenza che non sei autorizzata a provare del tutto, sono letteralmente le mani della gente su corpi che non sono più solo di chi porta un bambino in grembo.
Kinda Pregnant: senza limiti
Sarà che mancava dal cinema di finzione da sei anni o che i temi che Kinda Pregnant tratta sono argomenti da lei attraversati e indagati in prima persona con lo special di stand up comedy Growing e la docuserie sulla sua gravidanza realizzato nel 2020 dal titolo Expecting Amy ma la scrittura di Amy Schumer in coppia con Julie Paiva non conosce veramente limite. L'ironia è pungente, graffiante, perfino grottesca, alimentata non solo da storie ed esperienze personali ma anche dalle particolari attenzioni, costrizioni e imposizioni che le donne, la loro libertà e il loro corpo stanno subendo in questo momento storico, specialmente negli USA. E così Schumer esaspera e porta tutto all'eccesso, senza preoccuparsi troppo di trovare un equilibrio. Vicino a Lainy c'è una collega, Fallon (Urzila Carlson) amica per invadenza, strampalata, borderline, al confine con il criminale ma che serve da cinico controcanto. Quante volte si può cadere sulla pancia in maniera eclatante? Con quanti oggetti si può simulare una gravidanza? Un palloncino, un tacchino? Come il suo personaggio che ha difficoltà a parlare seriamente senza smorzare i toni con una battuta, così Amy Schumer calca la mano su una gag in maniera direttamente proporzionale all'importanza del target da colpire.
Anche una commedia romantica?
Comicità troppo arrabbiata a parte, bisogna ammettere che l'attrice e sceneggiatrice è riuscita con inaspettato tatto e delicatezza a rendere Kinda Pregnant una commedia tanto carica di disincanto quanto romantica nella sua essenza. Eh sì perché la sua e la nostra Lainy è tanto fortunata da fare uno tra gli incontri più romantici, lo ripetiamo, che si possano vedere al cinema: quello con Josh (Will Forte) in una caffetteria, con uno scambio di battute tra i due che continua a lungo.
Josh, guarda il destino, si rivelerà essere anche il fratello single della nuova compagna di gravidanza di Lainy. L'attrazione, l'innamoramento tra i due si compone di dialoghi e battute insolite consumate in luoghi e situazioni solite ai film sentimentali. Tutto ciò regala unicità al rapporto tra i due suggellato dal momento in cui, dopo l'ennesimo gioco di parole per smorzare l'inevitabile tensione romantica e sessuale, Lainy recita a Josh, occhi negli occhi, dei versi da Il bacio della poetessa statunitense Anne Sexton, del 1969. Grande prova d'attrice di Schumer che dimostra, qualora non ce ne fossimo ancora accorti, che è molto più di una intelligente attrice di commedia.
Conclusioni
Rifiutando di porre limiti alla sua comicità, arrabbiata, senza sconti, femminista e un po’ politica e rischiando, senza centrare tutti i bersagli, Amy Schumer torna protagonsta e sceneggiatrice in Kinda Pregnant su Netflix confezionando una commedia su gioie ed orrori della maternità. Nel ruolo di una donna sulla 40ina che finge una gravidanza per goderne le immaginate attenzioni, Schumer mette a nudo, con ironia quasi grottesca, contraddizioni e segreti sul corpo delle donne. Allo stesso tempo, Kinda Pregnant riesce ad essere anche piacevole e credibile commedia romantica, grazie all’intesa con il sottovalutato Will Forte.
Perché ci piace
- Amy Schumer è tornata ed è più arrabbiata e determinata che mai.
- In chiave di commedia scopre tutte le carte sulla maternità tra sentimenti scomodi e gioie imposte
- L’intesa Will Forte - Amy Schumer è inaspettata e perfetta.
Cosa non va
- Non si pone limiti e spesso non sa quando fermarsi
- Come il personaggio di Schumer, fa fatica a trattare un argomento senza inserire una battuta.