La regista Rebecca Miller approda alla Berlinale per presentare The Private Lives of Pippa Lee, commedia intima al femminile ispirata all'omonimo romanzo scritto dalla stessa Miller. Sono presenti con lei all'incontro con la stampa la protagonista Robin Wright Penn, l'affascinante Keanu Reeves, la bionda star di Gossip Girl Blake Lively e Zoe Kazan. Assente invece, nonostante fosse stata inizialmente annunciato il suo arrivo a Berlino, la nostrana Monica Bellucci con la quale viene meno un altro tassello di italianità al festival. La Miller, figlia del drammaturgo Arthur e moglie del talentuoso Daniel Day-Lewis, commenta con entusiasmo la sua opera, una delicata commedia che scava a fondo nella vita intima della sua protagonista, la ribelle Pippa Lee, donna combattuta tra la ricerca dell'indipendenza e la volontà di aderire a un modello morale di moglie e madre che la costringe a soffocare i propri intimi desideri.
Rebecca Miller, quale è l'evoluzione della storia d'amore di Pippa Lee con il giovane Chris?
Rebecca Miller: Nella sceneggiatura del film la relazione tra Robin Wright Penn e Keanu Reeves si sviluppa gradatamente attraverso l'evoluzione del linguaggio del corpo finché la donna non accetta di essere totalmente onesta con se stessa ammettendo la sua passione per l'uomo. Quando una donna sceglie la via dell'onestà esplorando le proprie pulsioni e i propri desideri anche le relazioni con le persone che le stanno intorno diventano vere. Così quando alla fine del film Pippa prende coscienza della vera natura del suo matrimonio riesce a infrangere la barriera che la separava dalla figlia e a parlarle a cuore aperto.
Scrivere un libro o girare un film sono due esperienze molto diverse. Quando poi l'autrice di entrambi è la stessa viene spontaneo chiedersi quale preferirà il pubblico.
Rebecca Miller: Non so proprio cosa il pubblico preferisca, se leggere il libro o vedere il film. Non riesco a immaginarmelo. Ciò che interessava a me era trasformare il romanzo in un racconto visivo. Sulla recezione della mia opera da parte del pubblico non saprei proprio cosa dire.
Zoe Kazan, oltre a The Private Lives of Pippa Lee lei è presente al festival anche nella pellicola indipendente The Exploding Girl. C'è differenza a lavorare in una grande produzione o in un piccolo film?
Zoe Kazan: Ovviamente vi è una grandissima differenza collegata alla maggiore disponibilità di budget. Il budget di The Exploding Girl era ridottissimo, qui invece mi sono trovata a lavorare a fianco di colleghi celebri e avevamo maggiori possibilità economiche. Al di là di questo, però, il lavoro dell'attore è sempre lo stesso e l'impegno nella ricerca e nella costruzione del ruolo va al di là delle disponibilità economiche della produzione.
Keanu Reeves, quale è la funzione del suo personaggio in The Private Lives of Pippa Lee?Keanu Reeves: Chris appare nella vita di Pippa nel momento in cui lei ha più bisogno di lui. Chris la sa ascoltare e capisce immediatamente la sua inquietudine. In generale tutti i personaggi del film sono attenti ad ascoltare gli altri in un continuo scambio.
Pensa di avere delle affinità caratteriali con il personaggio da lei interpretato nel film?
Keanu Reeves: Io sono Chris e Chris è me. Ho amato questo personaggio fin dalla prima volta che ho letto il copione e ho accettato immediatamente il ruolo perché volevo lavorare con Rebecca. Non potevo assolutamente rifiutarmi.
Robin Wright Penn: Chris rappresenta una sorta di Gesù terreno. Il suo personaggio viene quasi inviato da Dio o dal destino a Pippa nel momento in cui lei ne ha più bisogno. Il correlato oggettivo della spiritualità di Chris è l'enorme tatuaggio che il ragazzo ha sul petto, ma al di là di quello Chris ha una profonda empatia con le altre persone.
Mrs. Miller, preferisce lavorare con suo marito Daniel Day-Lewis o con Keanu Reeves?
Rebecca Miller: Daniel e Keanu sono due stupendi attori, ma sono molto diversi sia nello stile recitativo che nel carattere. Amo molto lavorare con tutti e due.
Perché ha deciso di chiamare Monica Bellucci per farle interpretare una cameo nel film?
Rebecca Miller: Avevo appena finito di scrivere il mio romanzo quando ho incontrato Monica al Marocco Film Festival. Quando l'ho vista mi sono detta: "Lei è la mia Gigi". La Bellucci è una donna estremamente affascinante, c'è qualcosa in lei che è larger then life. E' stata una bella collaborazione. Monica è una donna molto gentile ed estremamente professionale.
Mr. Reeves, come è stato lavorare circondato da tutte queste belle donne?Keanu Reeves: E' stata veramente un'esperienza incredibile. Ho visto il film per la prima volta due settimane fa e ho finalmente potuto apprezzare le performance emozionanti delle mie colleghe. Mi sento privilegiato ad essere qui a Berlino insieme a loro.
Blake Lively, lei è nel cast di Gossip Girl. Quali differenze trova a lavorare nel mondo delle serie tv rispetto al cinema?
Blake Lively: La differenza principale riguarda l'approccio al personaggio. Nelle serie non sai mai cosa accadrà, non riesci a seguire gli sviluppo del personaggio fino a che non ti viene fornito lo script delle nuove puntate. Lavorare in un film è un'esperienza più totalizzante perché il personaggio nasce e muore nel corso della pellicola, ha una complessità diversa. In The Private Lives of Pippa Lee io interpreto la protagonista da giovane. Pippa decide di fuggire dalla madre a causa delle dipendenze della donna e si trova a dover costruire se stessa da zero, facendo le scelte che la porteranno a diventare una persona completa.
Quale è il significato che voi date alla parola libertà?
Robin Wright Penn: Stamani pensavo alla libertà proprio davanti al Check Point Charlie e riflettevo sulle complesse vicende storiche che hanno segnato Berlino. Qui la libertà ha assunto un valore particolare proprio in virtù delle esperienze vissute dalla popolazione. Per me la libertà è l'assenza della paura, la volontà di non passare una vita nella bugia, è una scelta forte.
Keanu Reeves: Per me la libertà è la possibilità di fare esperienze, di conoscere veramente a fondo me stesso.