Dopo la straoridinaria avventura di Friends, conclusasi nel 2004 con un episodio finale visto da 52 milioni di americani, Jennifer Aniston era uno scintillante astro in ascesa: vincitrice di un Emmy per il ruolo nello show di NBC, adorata dal pubblico, sposata con l'uomo più sexy del mondo, il collega Brad Pitt. Oggi, a quarantanove anni, Jennifer è una persona diversa, ma ci sono cose che non sono cambiate: è un'eccellente manager di sé stessa, ed è ancora popolarissima. Una bellezza che col tempo diventa soltanto più raffinata, una simpatia sempre irresistibile, una comunicatività accattivante: Jen è ancora l'American Sweetheart in barba all'anagrafe. Un'altra cosa che non è cambiata è il suo stato di famiglia: Jen si è recentemente separata dal suo secondo marito, Justin Theroux, e non è diventata madre. Una cosa, questa, che per qualche ragione non si è mai riusciti a considerare un fatto personale, e socialmente accettabile.
L'eredità di Rachel Green
Jennifer Aniston è entrata nelle nostre case e nei nostri cuori vestendo i panni (e le celebri aconciature) di Rachel Green, una ragazza newyorkese di buona famiglia che, dopo aver lasciato il fidanzato all'altare, si ricostruisce una vita e una carriera con un gruppo di coetanei nel Village. Dieci stagioni per una delle sit-com più importanti e seguite della storia della TV, un taglio di capelli iconico, e Jennifer è diventata Rachel, bellissima eppure alla mano, divertente e sexy in pari misura. Irresistibile, insomma. Ma l'essere stata la Rachel di Friends, la fidanzata perfetta, la principessa di papà che si emancipa per poi far trionfare il vero amore con il predestinato Ross di David Schwimmer, sembra aver determinato una condanna per Jen: perché da fidanzata d'America a mamma d'America sembra un passaggio obbligato. Sempre che non riguardi tutte le donne.
Leggi anche:
Se Brad Pitt ti spezza il cuore (ovvero Angelina contro Jennifer)
Pur essendo abbastanza riluttante a parlare della sua vita privata, perennemente sotto osservazione da parte dei tabloid, Aniston ha sempre ammesso di aver sofferto molto per la fine del suo matrimonio con Brad Pitt. Per quanto rapidi nel nascere e consumarsi, sfarzosi e spesso rocamboleschi siano i matrimoni hollywoodiani, ci sono poche rotture che abbiano lasciato un segno come quella tra Jennifer e Brad, che furono sposati per cinque anni appena. Galeotto fu il set di Mr. and Mrs. Smith, dove Brad conobbe la futura compagna e moglie, la fascinosa e carismatica Angelina Jolie. E visto che Angelina aveva già adottato due bambini, mentre Jen, in cinque anni, non aveva ancora comcepito un figlio, l'opinione pubblica trasse le sue immediate conclusioni: Brad ha lasciato Jennifer perché lei, troppo concentrata sulla sua carriera, non si decide ad avere figli, mentre Angelina, oltre a possedere un sex appeal atomico, non reprime il naturale istinto materno. Poco importa che si sia saputo, anni dopo, che fosse Pitt a non sentirsi ancora pronto a fare il padre, e che sia stato lui a rifiutare di fare sforzi per salvare il suo primo matrimonio: la vasta figliolanza è arrivata, per molti anni Brad è stato ammirato per le sue doti di padre e marito inappuntabile, ma alla fine, ahinoi, è arrivato anche il tramonto del brand Brangelina.
Leggi anche: Gerard Butler svela: "Jennifer Aniston bacia meglio di Angelina Jolie!"
Nel frattempo, però, la presunta faida tra Aniston e Jolie, aperta nel 2005 con la circolazione delle famigerate magliette "Team Aniston" e "Team Jolie", ha continuato a far vendere giornali, tra speculazioni, misteriosi dichiarazioni di amici anonimi, red carpet della discordia. Una reiterazione ad libitum, e perfettamente nauseante, dello stereotipo sessista della competizione femminile, con l'aggravante del fattore maternità: Angelina, la chioccia filantropa (in ogni caso criticata anche lei, per la sua ipocrisia da ricca attivista bianca, per le scelte artistiche e pure per quelle personali di carattere medico), e Jen la star dal sorriso smagliante, sempre in gran forma, ma sotto sotto inguaribilmente triste perché senza bambini.
Sempre perfetta, sempre senza tregua
Supportata dagli amici - tra cui anche la co-star di Friends Courteney Cox - dalla sua professionalità incrollabile e dalla capacità invidiabile di prendersi cura di sé stessa, anche grazie allo yoga e alla meditazione, Jen ha affrontato tutto questo con pazienza, indirizzando spesso con ironia i continui report sulle sue presunte gravidanze ("Avevo mangiato troppi hamburger!") e sulle sue traversie sentimentali, e confermando, anno dopo anno, il suo ascendente miracoloso sul pubblico americano.
Accanto ai tanti ruoli in commedie più o meno romantiche, da ... e alla fine arriva Polly a Come ti spaccio la famiglia, passando per Io & Marley, Jennifer ha dimostrato una notevole versatilità centrando anche ruoli drammatici e decisamente fuori dal suo range abituale, come quelli, per i quali è stata acclamata, in Cake e Tutto può accadere a Broadway, nel 2014. Ha lavorato come produttrice, regista, testimonial, e in questi mesi si sta occupando, con una collega e amica intelligente, determinata e instancabile quanto lei, Reese Witherspoon, a un progetto televisivo di cui non vediamo l'ora di sapere di più.
Ho lavorato troppo duro per la mia vita e per la mia carriera per lasciarmi ridurre a una patetica, triste donna senza figli (Marie Claire, 2016)
L'intervista a InStyle: quando anche Jen ne ha abbastanza
Ora, a pochi mesi dal suo cinquantesimo compleanno (è nata l'11 febbraio del 1969) Jen è decisa a togliersi qualche sassolino dalle scarpe, e a quanto pare lo ha fatto rilasciando un'intervista con la sua amica Molly McNearney che sarà pubblicata nel numero di settembre di InStyle Magazine. Il suo obiettivo, quello di sbugiardare una volta per tutte le idee sbagliate e i pregiudizi paradossali e sessisti che l'hanno circondata negli anni: "Ad esempio, 'Jen non è in grado di tenersi un uomo' o 'rifiuta di avere un bambino perché è egoista e pensa solo alla carriera'. O che sono triste e con il cuore spezzato dopo la rottura con Justin. Per prima cosa, con tutto il rispetto, non ho il cuore spezzato."
"Secondo, queste sono affermazioni totalmente infondate - continua Aniston - Nessuno sa cosa succede dietro a una porta chiusa. Nessuno pensa a quanto l'argomento possa essere delicato e personale per me e per il mio compagno. Non mi conoscono, non sanno che cosa ho attraversato dal punto di vista emotivo o medico. C'è una pressione sulle donne perché diventino madri, e se non succede, sono giudicate come merce avariata. Forse il mio scopo su questo pianeta non è quello di procreare. Forse sono destinata ad altre cose?"
Jennifer è stata chiara; non ci dovrebbe interessare il fatto che non abbia figli, e ancora meno le ragioni per cui non ne ha. Questo fatto non sminuisce il suo talento e il suo impegno, e non fa di lei una persona infelice, un'egoista, o una donna non realizzata; e su questa nota anche noi su Movieplayer.it ci impegnamo a voltare pagina su questo argomento. Per rivolgerci, insieme a Jen, alle cose a cui siamo destinati, quelle che davvero ci definiscono, con o senza prole al seguito.