Invito a un assassino, la recensione: un film giallo piacevole e intelligente

La recensione di Invito ad un assassino: su Netflix trovate un whodunit messicano che omaggia Agatha Christie, tra umorismo, intrecci e colpi di scena.

Invito a un assassino, la recensione: un film giallo piacevole e intelligente

Sì, ci piacciono i whodunit, e ci piacciono i gialli classici. Ancora di più, ci piacciono quelli che non si prendono sul serio, e che anzi si divertono a giocare con i cliché e con gli stereotipi del genere, pur seguendo una certa identità che non rinuncia all'intreccio. Dunque, superata la prima mezz'ora, che tanto ricorda l'approccio scenografico di Glass Onion - Knives Out entriamo nel clima rovente di Invito a un assassino, giallo diretto dal messicano José Manuel Cravioto, nonché adattamento dell'omonimo romanzo di Carmen Posades (edito anche in Italia, ma poco conosciuto).

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Invito a un assassinio: un'immagine del film

Poco a poco, il film, disponibile su Netflix, inizia a cambiare le carte in tavola, mischiando indizi, situazioni e linguaggio, pur seguendo la traccia dell'umorismo, costantemente sovraesposta e radicata nella protagonista, autrice - guarda caso - di podcast su efferati e irrisolti delitti. Come vogliono le regole, indotte dalla presenza costante di Agatha Christie (a cominciare dal nome della protagonista). Regole che Invito a un assassino segue pedissequamente, stimolando l'intuito investigativo degli spettatori. Sorprendentemente, funziona: l'intreccio regge, e sopperisce ad alcune interpretazioni non brillantissime, accompagnandoci in una visione - a suo modo - sorprendente.

Invito ad un assassino, la trama: un giallo ben costruito

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Invito a un assassinio: una scena

Chiaramente, un buon film giallo non può rinunciare a un'ottima trama, e Invito a un assassinio parte proprio dallo spunto che porta alla valanga di colpi di scena (alcuni telefonati, altri inaspettati), mescolando la situazione. Tutto inizia quando Olivia (Maribel Verdú) invita in vacanza un nutrito gruppo di vecchi amici. Tra i presenti, c'è Agatha (Regina Blandón), la sorellastra. Non si vedono da anni, e il rapporto non è idilliaco.

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Invito a un assassinio: una scena del film

A bordo dello yatch, dove gli ospiti passeranno la notte, c'è pure l'ex marito di Olivia, il riccone Carlos (Pedro Damián). Sarà lui il primo sospettato quando Olivia verrà trovata morta. Cosa è successo? E perché Olivia, a cena, ha fatto riferimento ad un possibile omicidio? Sembra un semplice incidente, ma Agatha non è convita. Anzi, si affianca alla polizia mettendo insieme i possibili moventi, gli indizi e i sospettati, provando a ricostruire la vita della sorellastra.

Le regole del delitto perfetto. E un omaggio ad Agatha Christie

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Invito a un assassinio: un frame del film

Ve lo avevamo detto, Glass Onion - Knives Out è una reference, tuttavia c'è da rimarcare un dettaglio fondamentale: il libro originale, da cui è tratto Invito ad un assassino è uscito prima del film con Daniel Craig. Un punto di vista dunque scambiato, con entrambi i film, simili eppure diversi, che hanno lo stesso ideale universo giallo. Come in Dieci Piccoli Indiani o come in Assassino sull'Orient Express, anche qui c'è uno spazio chiuso e condiviso, in cui i sospettati hanno tutti un motivo per essere colpevoli. In un certo senso, il film di José Manuel Cravioto è poi un omaggio diretto, e delineato nella figura della protagonista, podcaster, divoratrice di romanzi whodunit e appassionata di storie true crime.

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Invito a un assassinio: una foto

Lo scopo è quindi chiaro: ribaltare i ruoli, mettere in qualche modo lo spettatore al centro dell'intreccio, come se stesse risolvendo uno di quegli intrighi in stile Settimana Enigmistica. C'è partecipazione diretta, quindi, e c'è divertimento: i toni di Invito ad un assassino, se pur tesi, non tendono a strafare, preferendo una leggerezza che non guasta. Potremmo poi parlare della cornice messicana, e poi della coralità della storia: a guardar bene, il film pare ideato come se fosse un gioco di ruolo, dove gli archetipi del sospettato e del colpevole sono portati all'estremo, provando a smussare la prevedibilità di certe svolte che, inevitabilmente, afflosciano la tipica suspense e i tipici colpi di scena. Del resto, Invito ad un assassino va preso per quello che è: un piacevole passatempo. Piacevole, e intelligente.

Conclusioni

Come scritto nella recensione, Invito ad un assassino è un piacevole passatempo, che gioca con gli archetipi dei film gialli omaggiando i romanzi di Agatha Christie. Funziona, intrattiene e diverte, per leggerezze e intreccio. Numerosi indiziati, numerosi colpi di scena. Alcuni forse troppo forzati e troppo telefonati.

Movieplayer.it
3.0/5

Perché ci piace

  • Un buon intreccio.
  • I personaggi.
  • L'umorismo.
  • I colpi di scena...

Cosa non va

  • ... Alcuni forzati.
  • ... E altri un po' troppo telefonati.