Siamo nell'isola incantata di Koré, territorio di faraglioni e rocce laviche bagnato dalle turchesi acque del Mediterraneo, famosa sì per gli straordinari scenari naturali che è in grado di offrire ma soprattutto per i suoi menhir, i giganteschi monoliti preistorici che si stagliano sul promontorio più alto dell'isola, in cima alla scogliera soprannominata la Baia del Diavolo, in passato scenario di un funesto accadimento in mare. Considerate dagli studiosi come tombe collettive ma anche siti in cui avvenivano sacrifici e talvolta come porta di passaggio tra il regno dei vivi e dei morti, le 'pietre' di Koré sono protagoniste di un'ulteriore leggenda, quella che le vedrebbe sanguinare prima di eventi funesti o sciagure collettive. Un fenomeno che sa di presagio a cui molti degli abitanti giurano di aver assistito ma che da tempo è ormai solo leggenda. Almeno fino al ritorno dopo tanto tempo sull'isola di Maria Grimaldi (Romina Mondello), a poche ore dalle sue nozze con il fidanzato_ Cristiano_ (Salvatore Lazzaro), come lei originario di Koré. Ad attenderla a braccia aperte c'è mamma_ Giovanna_ (Giovanna Ralli), il fratello Guido (Domenico Centamore), lo zio Luigi (Enrico Lo Verso) e il cugino Nicola (Tommaso Ramenghi), tutti impegnati nell'organizzazione della cerimonia e del pranzo. Le brutte sorprese per Maria però iniziano subito: terrificanti apparizioni, un gabbiano ferito che finisce il suo volo insanguinato sull'abito nuziale e inquietanti incubi notturni sembrano presagire per la famiglia Grimaldi qualcosa di tragico. A due ore dal matrimonio sarà infatti proprio Maria, impegnata in una corsa sulla scogliera, a rinvenire il corpo di suo fratello Guido ormai senza vita.
Nonostante il medico legale (nonché sindaco dell'isola) propenda inspiegabilmente per l'incidente, gli indizi non convincono affatto Maria che è convinta che Guido sia stato ucciso e che il messaggio lasciato in maniera indelebile sul suo corpo ne sia la prova inconfutabile. Sarà solo il primo di una lunga catena di delitti che sembrano legati ad un antico fatto di sangue faranno piombare gli abitanti dell'isola in un clima di paura e ossessione difficile da superare. Frastornata dagli eventi ed in crisi d'identità, la piccola comunità di Koré dovrà poi prepararsi ad accogliere il nuovo commissario Vasco Brandi (Adriano Giannini), giunto da Roma per tentare di risolvere l'ingarbugliata vicenda. Il matrimonio è stato annullato ma anziché lasciare l'isola Maria sceglierà di restare al fianco di Brandi aiutarlo a scoprire chi si cela dietro l'assassinio di suo fratello. Ad aiutare e consigliare i due il guardiano del faro, un irlandese studioso di esoterismo (Ricky Tognazzi) che vive tra yoga e libri impolverati in compagnia del suo cane Aris.Sarà nel cuore dell'intrigo che l'isola rivelerà al mondo la soluzione ai suoi enigmi e gli scheletri nell'armadio di ognuno dei suoi abitanti... Superstizioni, leggende primordiali, folclori ed esoterismo ma anche misfatti, legami familiari, intrighi e amori tormentati ne L'Isola dei Segreti, la fiction mistery in onda da martedì 12 maggio che vede protagonisti Romina Mondello e Adriano Giannini nei panni di due poliziotti in cerca di verità e con la quale Mediaset tenta di riportare in auge un genere come il mistery ormai scomparso dal nostro piccolo schermo. Ricalcando il format francese originale intitolato Dolmen e ambientato tra i megaliti di un'isola della Bretagna celtica, la Albatross Entertainment ha prodotto quello che a tutti gli effetti è un giallo a puntate tutto siciliano con venature di soprannaturale ed incentrato sui contrasti. Quello tra reale e surreale, quello tra razionale e irrazionale, tra l'oscurità delle leggende e l'infinito splendore dei luoghi che le ospitano, e non ultimo quello tra scienza, filosofia e magia. Ma l'Isola dei Segreti è soprattutto il percorso di una donna verso la verità, verso le sue origini e verso la completa cognizione di sé come ha dichiarato la stessa sceneggiatrice Simona Izzo che ha avvicinato idealmente il personaggio di Maria a quello dei fumetti di Martin Mystere.
Il colpo d'occhio offerto dall'isola di Favignana è grandioso, il cast assolutamente di primo piano e all'altezza della situazione, molto d'atmosfera le musiche di Carlo Siliotto, la sceneggiatura di Simona Izzo è a tratti un po' telefonata ma in grado di tenere lo spettatore incollato allo schermo, mentre la regia di Tognazzi appare ottima a tratti e sofferente in altri, evidentemente svalutata dalle impellenze di produzione e da un aggressivo lavoro di post produzione costituito da tagli, sovrapposizioni di girato, aggiunte e aggiustamenti fastidiosi. Nel complesso un ottimo prodotto di intrattenimento capace di alternare momenti di tragedia ad altri pieni di ironia, soprattutto grazie al personaggio di Adriano Giannini - in grande sintonia di coppia con la Mondello - un simpatico commissario romano dalla lingua biforcuta e dallo spiccato senso dell'umorismo che proverà a non lasciarsi inghiottire dalle superstizioni e dall'ostilità di certi retaggi popolari.
Il seguito è già scritto, a differenza del destino della serie. Quello come sempre dipenderà dagli ascolti.