Intelligenti, disponibili, preparati. Parlano almeno un paio di lingue e si confrontano quotidianamente con i loro fan, via social, senza mai tirarsi indietro. Sono pure cinefili, il che non guasta. Ovviamente, sono bravissimi. Se c'è una cosa di cui il cinema italiano non deve preoccuparsi è l'eccellenza dei suoi straordinari interpreti under 30. Attrici e attori giovanissimi - alcuni appena maggiorenni! - che si sono pian piano affermati grazie al cinema e (soprattutto) grazie alla serialità e allo streaming, che ha aperto tempi diversi e spazi nuovi fatti di qualità e opportunità generazionali, andando a raccontare tutta la bellezza di quelle generazioni a cavallo tra i Millennials e i Post-Millennials. Una bellezza da proteggere, preservare, incoraggiare. Come fanno tra di loro, stimandosi e supportandosi a vicenda come se vivessero sotto lo stesso tetto. Qualcuno, giustappunto, l'ha ribattezzata generazione SKAM, in quanto molti di loro si sono affermati grazie allo show Netflix, puntuale nel raccontare ansie e meraviglie dei teenager.
Ma potrebbe essere riduttivo affibbiargli delle etichette o ridurli ad un solo ruolo, perché tutti hanno un notevole talento e una predisposizione perfetta a riempire il grande quanto il piccolo schermo. Volti enfatizzati poi da nuovi autori e nuovi registi, lungimiranti nel capire quanto i giovani siano il centro focale su cui far affidamento. Così, vedendo Prisma, la nuova serie Prime Video, in cui spicca l'esordiente Mattia Carrano, ecco arrivare un'illuminazione: provare a riassumere in quindici nomi i migliori attori e le migliori attrici Under 30. Una sfida tutt'altro che facile (e ammettiamo di averne tenuti fuori davvero tanti), in quanto mai come adesso viviamo una primavera attoriale che garantisce un presente e un futuro importante non solo per la categoria professionale, ma per l'intera industria audiovisiva italiana. Troppa responsabilità? Macché, con dei talenti del genere nulla è impossibile. Anzi. Piccolo disclaimer: la lista che segue non è una vera e propria classifica, e i nomi sono in ordine alfabetico.
1. Arianna Becheroni
Una sequela di spettacoli al Teatro Litta, diversi stage musicali, brava a cantare, suona la chitarra e il piano. Tosta, brillante, dolcissima. Tanto perfetta per un film action, tanto perfetta per un romanzo di formazione. Giovanissima, è stata la folgorazione di Bang Bang Baby, serie Prime Video di Michele Alhaique in cui veste i panni della protagonista Alice, figlia di un boss mafioso che, per destino e per amore, intraprende suo malgrado una scalata criminale. Due ruoli nel 2019, in Mio Fratello Rincorre i Dinosauri e nella serie Oltre La Soglia, ma è la parte di Alice ad avergli svoltato la carriera. A diciassette anni non è facile esordire, figuriamoci esordire come protagonista in uno show visibile in tutto il mondo. Ci vuole coraggio, bravura e una faccia incredibile. Come quella di Arianna Becheroni. Letteralmente: bang bang baby.
2. Francesco Centorame
Ecco, quando parliamo di intelligenza ci riferiamo anche a Francesco Centorame. Mettendo da parte un attimo la fisicità, tanto classica quando contemporanea, Centorame è l'esempio perfetto di quanto la preparazione sia alla base dell'essere attore. Protagonista de Gli Anni Più Belli di Gabriele Muccino, dove interpretava la versione giovane di Pierfrancesco Favino (!), l'attore, classe 1996, è uno della generazione Skam, interpretando quell'Elia diventato il centro della quinta stagione. Una prova meravigliosa, gestita con sorprendente padronanza della situazione, sempre in bilico tra delicatezza e profondità. Lo rivedremo presto ne Il Colibrì diretto da Francesca Archibugi. Nemmeno a dirlo, un altro ruolo cruciale.
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3. Mattia Carrano
Appena lo abbiamo visto in Prisma abbiamo pensato a Barry Keoghan, a James Franco e a Jesse Eisenberg. Un'esagerazione? No, perché l'esordiente Mattia Carrano, nato nel 2000, nella serie Prime gestisce il doppio ruolo di due gemelli con una bravura e un'elasticità da non credere. Mischiando una fisicità esotica (ha sangue ungherese) ad un dominio vocale non indifferente, alternandosi in un ruolo biforcato dai continui riflessi. E pensare che questo è solo l'inizio...
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4. Federico Cesari
Altro figlio di Skam Italia, altro eccezionale talento. Romano, romanissimo, Federico Cesari è attivo fin da piccolo, quando nel 2009 venne scritturato per la serie (cult) de I Cesaroni. Il botto è poi arrivato grazie al ruolo di Martino in Skam, ma in mezzo troviamo diversi ruoli importanti: lo abbiamo visto nelle serie La Guerra è Finita di Michele Soavi e in Buongiorno, Mamma! di Giulio Manfredonia, e poi nell'ottimo Anni da Cane di Fabio Mollo. Ma, soprattutto, lo vedremo protagonista di un'altra serie Netflix, ovvero Tutto Chiede Salvezza, tratta dal romanzo di Daniele Mencarelli nonché scritta e diretta da Francesco Bruni, un autore da sempre attento ai giovani e attento al talento puro degli attori. Puro e luminoso come Federico Cesari.
5. Coco Rebecca Edogamhe
Parla tre lingue (inglese, spagnolo, tedesco), è nata a Bologna nel 2001, ama l'Hip-Hop, la pittura ed è stata l'onda d'uro delle tre stagioni di Summertime. Qui, una parentesi e una domanda: se non ci fossero state le piattaforme (Netflix in questo caso) avremmo mai scoperto un volto come quello di Coco Rebecca Edogamhe? Perché sono proprio serie come Summertime a scardinare i confini imposti dai cliché di certi ruoli, dando l'opportunità alle seconde e terze generazioni di mostrare tutta la loro bellezza. In questo senso, Coco è l'espressione messa in pratica di questo concetto che, non senza difficoltà, si sta finalmente imponendo anche in Italia. E occhio ai suoi prossimi titoli: sarà in Robbing Mussolini di Renato De Maria per Netflix e nella serie Prime Video Everybody Loves Diamonds con Kim Rossi Stuart. Mica male.
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6. Chiara Ferrara
Diplomata alla Silvio D'Amico, innumerevoli spettacoli teatrali (tra cui Misura per Misura di Shakespeare, passato al Gigi Proietti Globe Theatre), una propensione per il canto lirico e per il jazz. In più parla in modo perfetto l'inglese. Elemento fondamentale e propedeutico per quell'esportazione che, esclusi pochi nomi, per anni è mancata ai nostri interpreti. Così, tra gli Under 30 da tenere d'occhio c'è Chiara Ferrara, splendida protagonista del corto rivelazione Reginetta diretto da Federico Russotto. Venti minuti scarsi in cui dimostra di saperci fare, ricordandoci le sfumature attoriali di una certa Kate Winslet. Sì, avete capito bene. E no, non stiamo esagerando.
7. Lea Gavino
Altro giro, altra corsa, altra (quasi) esordiente. Perché se il suo ruolo da protagonista femminile in Skam Italia 5 (ormai è chiaro, una vera e propria fucina di talenti) ci ha colpiti, il merito va alla sua bravura, brillante e strutturata. Uscita dalla Scuola Gian Maria Volontè di Roma (una garanzia), Lea Gavino prima di approdare a Skam è stata diretta da Michele Placido ne L'Ombra di Caravaggio. Lea Gavino, che ci ricorda i volti di un nuovo cinema americano, ha (anche) studiato psicologia, cosa che l'ha aiutata nella recitazione. Perché per un'attrice la cosa più importante è la testa. È lì che nascono i personaggi. Lea lo ha capito, e si vede.
8. Gaia Girace
Lila de L'Amica Geniale l'ha fatta conoscere all'Italia e al mondo (qualcuno lo dimentica, ma è un prodotto HBO), e Gaia Girace, nel giro di pochi anni, si imposta come talento cristallino dal futuro assicurato. La sua agenda, infatti, è ricca di impegni: ha recitato al fianco di Gerard Depardieu nella serie storica Diane de Poitiers. Il ruolo? Quello di Caterina de' Medici. Ma non solo, sarà su Disney+ per The Good Mother, diretta da Julia Jarrold ed Elisa Amoruso. Ecco, Gaia Girace è un'ulteriore riprova di quanto la generazione Under 30 abbia una caratura internazionale.
9. Fotinì Peluso
Sangue greco e italiano (e infatti gli occhi sono color mare), raffinata, elegante, preparata. Che fosse brava lo aveva dimostrato fugacemente in Sotto il Sole di Riccione, dimostrando poi di saper toccare le corde drammatiche in Andrà tutto Bene di Francesco Bruni, dove è assoluta protagonista di una toccante scena al fianco di Kim Rossi Stuart. Decisamente attiva e lanciata dalla serie La Compagnia del Cigno, Fotinì Peluso è uno dei migliori manifesti del nuovo cinema italiano. Anche in questo caso, attenzione ai prossimi titoli: sarà ne Il Colibrì, la vedremo in La Treccia di Laetitia Colombani (co-produzione Italia/Francia/Canada) e torna ad essere diretta da Francesco Bruni in Tutto Chiede Salvezza. Perché i grandi autori lavorano solo con le grandi attrici.
10. Ludovica Martino
Venticinque anni ma un curriculum nutrito. L'abbiamo vista e amata ne Il Campione, insieme ad Andrea Carpenzano (altro prodigio), in Sotto il Sole di Riccione e poi in Security di Peter Chelsom e in_ Lovely Boy_ di Francesco Lettieri. Se il ruolo di Eva in Skam è la certezza (un Nastro d'Argento e un Ciak d'Oro), Ludovica Martino ha acquisito una maturità tale da essere ormai volto riconoscibile, e soprattutto è diventata il volto di uno star system italiano, che per anni è mancato all'industria. Apripista. Certezza.
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11. Margherita Mazzucco
Napoletana, classe 2002. Il gioco della recitazione è diventato qualcosa di molto più serio nel 2018, quando venne scritturata per il ruolo di Elena ne L'Amica Geniale. Margherita Mazzucco è il miglior cinema italiano che possa esserci, la speranza generazionale di un futuro migliore affidato alla qualità, alla bellezza e alla tecnica. Elementi che la contraddistinguono, miscelati ad una gentilezza da preservare e da cogliere. Forse anche per questo Susanna Nicchiarelli l'ha voluta (Santa) Chiara nel film presentato in Concorso a Venezia 79. Del resto, si è grandi anche da giovani.
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12. Benedetta Porcaroli
Qualcuno non lo ricorda, ma Benedetta Porcaroli, nata a Roma nel 1998, è stata tra i protagonisti del film ormai cult Perfetti Sconosciuti. Senza farsi intimidire da quel cast all-star (anzi), Benedetta ha proseguito il suo corso da grande attrice, quando nel 2018 venne scritturata nel ruolo che l'ha consacrata. Quale? Quello di Chiara nella serie Netflix Baby. Un ruolo non facile, ma che le è stato fondamentale per il suo percorso ormai avviato verso una marcata riconoscibilità. Anche con lei, infatti, vale il discorso dello star system di cui è entrata a far parte. Il cinema italiano ha bisogno di ritrovare volti e talenti speciali, e quello della Porcaroli lo è. Eccome se lo è. Piccolo appunto: non perdetela in Amanda di Carolina Cavalli. Assoluta sorpresa.
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13. Eduardo Scarpetta
Tra gli Under 30 ci rientra per poco, per un anno appena. Ma non potevamo non citarlo, se nel 2021 lo abbiamo adorato come Renato Carosone nel film tv Carosello Carosone, il 2022 è stato l'anno di Eduardo Scarpetta: David di Donatello per il ruolo in Qui Rido Io di Mario Martone nonché perfetto protagonista ne Le Fate Ignoranti diretto da Ferzan Ozpetek. Del resto, sangue d'artista non mente.
14. Filippo Scotti
Il primo ruolo, il ruolo della vita. Filippo Scotti è stato Fabietto Schisa, alter ego di Sorrentino, nel capolavoro È Stata la Mano di Dio. Un ruolo decisamente speciale, che gli ha fatto vincere il Premio Mastroianni a Venezia 78. Ma, oltre i riconoscimenti e gli applausi, Filippo Scotti, classe 1999, con la faccia limpida che ricorda quella di un giovane Bob Dylan, è un attore già maturo e formato (recuperate Io e Spotty, dove recita mascherato da cane), entrato di diritto tra i migliori attori italiani. E non solo Under 30. Il futuro? Uno come lui è pronto per l'estero. Supportiamolo.
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15. Luca Vergoni
Nuotatore agonistico, diplomato al Teatro Azione di Isabella Del Bianco, numerosi spettacoli teatrali. Perché abbiamo scelto Luca Vergoni? Facile: perché ci vogliono coraggio e consapevolezza per accettare il ruolo difficilissimo di Biagio Izzo ne La Scuola Cattolica diretto Stefano Mordini. E se consideriamo che è la sua prima prova, beh... il risultato è eccezionale quanto sconvolgente.