Recensione Indovina chi (2005)

In conclusione poca sostanza e poco divertimento, consigliato solo se si è in astinenza da commedia sdolcinata e banale dopo i tanti horror estivi o se si è interessati ai duetti, a tratti anche piacevoli, della coppia Mac-Kutcher.

Indovina che film sono...

I remake, si sa, sono sempre argomento delicato, soprattutto quando vanno a toccare veri e propri classici, pellicole che sono ormai talmente radicate nella cultura contemporanea da cambiare per sempre il nostro modo di parlare e pensare. E' questo il caso di un film come Indovina chi viene a cena? la magistrale commedia agrodolce di Stanley Kramer in cui, come ricorderete, una figlia porta a casa dei genitori il nuovo fidanzato che per lo stupore e lo shock di tutti, spettatori inclusi, è un medico, ricco e di buona famiglia, ma anche dalla pelle nera. Il film di Kevin Rodney Sullivan, Indovina chi, parte dagli stessi presupposti, rovesciandoli e aggiornandoli all'anno del Signore 2005. E' così che al posto di Sidney Poitier ci troviamo un certo Ashton Kutcher, molto famoso di questi tempi in America ma non altrettanto fascinoso (o talentuoso, se è per questo), in quello di Spencer Tracy il pur simpatico Bernie Mac, mentre manca del tutto una figura carismatica femminile degna di Katharine Hepburn.

Dicevamo che lo script doveva essere necessariamente aggiornato ai nostri tempi, e poiché il conflitto razziale tra bianchi e neri non è più "alla moda" e gli sceneggiatori non se la sono certo sentita di giocare la carta medio-orientale che però avrebbe meglio rispecchiato le difficoltà di un tempo, hanno pensato bene di non fermarsi ad un solo film ma di attingere a piene mani ad altre pellicole complementari quali Il padre della sposa o Ti presento i miei. Il risultato? Tutto come previsto: zero originalità, tanto già visto, qualche gag carina e nulla di più. Mentre della profondità del film originale, della capacità di esprimere i disagi di un'epoca, non rimane assolutamente nulla se non qualche barzelletta razzista da raccontare a tavola per dimostrare, o meglio tentare di dimostrare, che il film è in grado di essere anche graffiante, salvo poi concludere il tutto con un finale sdolcinato e frettoloso, 100% politically correct, tanto che perfino il classico stereotipo del party planner omosessuale e goffo si trasforma come per magia in un mago delle decorazioni con tanto di consorte mozzafiato.
In conclusione poca sostanza e poco divertimento, consigliato solo se si è in astinenza da commedia sdolcinata e banale dopo i tanti horror estivi o se si è interessati ai duetti, a tratti anche piacevoli, della coppia Mac-Kutcher, tanto idolatrata in patria ma probabilmente poco esportabile. Meglio tenere un occhio di riguardo, piuttosto, su Zoë Saldaña, bella, frizzante e dalle discrete capacità.

Movieplayer.it

2.0/5