Incontro con il cast di Crimen Perfecto

In attesa dell'imminente arrivo nelle nostre sale della divertente commedia spagnola 'Crimen Perfecto' abbiamo avuto modo di incontrare il regista Alex de la Iglesia e gli ottimi interpreti Guillermo Toledo e Monica Cervera.

In attesa dell'imminente arrivo nelle nostre sale della divertente commedia spagnola Crimen Perfecto abbiamo avuto modo di incontrare il regista Alex de la Iglesia e gli ottimi interpreti Guillermo Toledo e Monica Cervera.

Come le è venuto in mente il soggetto del film? Alex de la Iglesia: Sostanzialmente dal fatto che io e Jorge Guerricaechevarria sin da piccoli abbiamo subito la fascinazione di questi enormi centri commerciali e quindi ci è venuto in mente di immaginarci un personaggio che trascorre la sua intera vita in queste strutture. Che tipo di persona avremmo di fronte? Che aspetto avrebbe? Come si comporterebbe? Quali potrebbero essere le sue aspirazioni?

E' vero che non fa provini per assegnare i ruoli per i suoi film? Alex de la Iglesia: No, non li faccio, specie per un film come questo, così basato sul lavoro degli attori. Il loro lavoro è fondamentale e quindi mi rivolo a professionisti che non credo necessitano di un provino, quanto solo di una lettura insieme della sceneggiatura per capire se è un ruolo che è nelle loro corde.

E' stato difficile interpretare un personaggio femminile così forte? Monica Cervera : Non particolarmente, perché il film è scritto molto bene. L'unica difficoltà era rendere plausibile un personaggio abbastanza lontano da me, perché logicamente nella mia vita non ho mai fatto a pezzi nessuno!Comunque mi sono divertita molto anche nele sequenze più forti, per le quali abbiamo fatto molte prove.

E per quanto riguarda il personaggio maschile? Guillermo Toledo: Per è stato piuttosto difficile interpretare un tale personaggio; è stato molto duro accettarlo e molto complesso. Ci sono volute molte prove e molte ore di riprese per dare vita a tutti le variazioni di stato d'animo del mio ruolo, ma è stato piacevole nel complesso.

La sua commedia non è priva di rimandi al cinema horror e surreale, quali sono i suoi modelli cinematografici? Alex de la Iglesia: Non ho voluto volontariamente fare la parodia di alcun film o di uno in particolare. Certamente però, la mia vita, la mia esperienza e la mia educazione cinematografica sicura mi influenza nel fare film e molto personaggi ne risentono. Inoltre, molto spesso preferisco i personaggi dei film a quelli della vita reale e questo può dare il senso della citazione. Di certo adoro Polanski, Hitchcock quel genio assoluto di Bunel come si sarà notato nella scena dei manichini e Ferreri. Ferreri soprattutto, è secondo me il miglior regista mai esistito.

Il suo film è un'accusa al maschilismo? Alex de la Iglesia: Non credo lo si possa ridurre così, casomai lo definirei più misantropo. D'altronde non solo il personaggio maschile appare stupido ed insensibile; quello femminile è analogamente negativo. Quello che voglio dire è che tutti vorremmo essere perfetti ma non ci riusciamo e finiamo per comportarci in modo assolutamente negativo il più delle volte.

Quali sono i suoi progetti futuri? Alex de la Iglesia: Ho intenzione di girare un'altra commedia. Io adoro la commedia e stavolta desidero realizzarne una di puro divertimento, chimicamente pura per intenderci, sullo stile slapstick.