Incontri troppo ravvicinati per essere veri
Negli ultimi anni ne abbiamo viste di tutti i colori: cinema di pura fiction, il documentario puro, la docu-fiction, il cinema di fiction ispirato a fatti realmente accaduti, ma anche e soprattutto il cinema di finzione (soprattutto horror) liberamente tratto da fatti inventati che si fanno passare per realmente accaduti. Il successo planetario di The Blair Witch Project ne è l'esempio più lampante, ma anche i recenti Rec e Paranormal Activity la sanno lunga in materia. Sulla stessa scia si pone questo nuovo esperimento cine-fantascientifico sulle forze extra-terrestri, Il Quarto Tipo, film a metà tra fiction e 'finta verità', basato sulla teoria che dietro la scomparsa di centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo ci siano incontri ravvicinati del quarto tipo con esseri non umani, in altre parole rapimenti alieni, gli eventi più difficili da documentare.
Una teoria questa, che il regista Olatunde Osunsanmi sostiene essere documentata da sostanziosi materiali audio/video appartenenti alla dottoressa Abigail Tyler, con la cui storia è entrato in contatto 'casualmente' nel 2004 mentre si trovava in North Carolina per la post-produzione del suo film precedente, The Cavern. La psicologa, in precarie condizioni di salute, era originaria di Nome, una cittadina dell'Alaska non lontana da Anchorage che nell'ottobre del 2000 venne sconvolta da tragici eventi. Sparizioni, omicidi e gravi incidenti fisici avevano sconvolto le vite di molti dei suoi abitanti, compresa quella della dottoressa e la sua famiglia. Da uno studio approfondito sui disturbi del sonno riscontrati in molti dei suoi pazienti, il marito della dottoressa aveva scoperto un legame tra gli incubi e i malesseri lamentati dai suoi assistiti e la difficoltà di tutti loro nel ricordare alcuni momenti notturni, come se qualcuno li avesse cancellati dalla loro memoria. Da indagini approfondite della psicologa, nel passato di quella regione vennero fuori agghiaccianti coincidenze che coinvolgevano delitti, misteriose sparizioni, visite ripetute dell'FBI e fenomeni alquanto bizzarri nei cieli limpidi dell'Alaska.

Il film è quasi interamente basato sulle registrazioni delle sedute di ipnosi regressiva praticate dalla dottoressa Tyler nei primi di ottobre del 2000, dalle quali si evinse un contatto con esseri dalle sembianze non umane che proferivano messaggi apparentemente incomprensibili, che furono decifrati da uno studioso di lingue antiche, il quale riuscì a carpire agghiaccianti frasi in Sumero antico, il santo graal delle lingue morte, risalente ad un'epoca precedente a quella dei geroglifici egiziani.
Le potenzialità e le premesse per la realizzazione di un film interessante dal punto di vista visivo, estetico e di intrattenimento c'erano tutte. Peccato che le buone intenzioni dei realizzatori vengano meno sin dalla prima inquadratura, in cui a mo' di spot vediamo la protagonista Milla Jovovich stravolgere ogni regola e fare qualcosa che probabilmente non si era mai vista su un grande schermo: rivolgendosi direttamente agli spettatori in prima persona l'attrice spiega a chi guarda che, comunque la si pensi sugli extraterrestri, il film cui si sta per assistere mostrerà qualcosa di spaventoso ispirato a fatti realmente accaduti, documenti mai visti prima che il regista ha inserito a fianco del racconto in fiction in una narrazione parallela tra 'realtà' e 'finzione'. Della serie: se ve lo dico io potete crederci.


La domanda non è se esistono gli Ufo, se gli alieni sono buoni o cattivi, o se la dottoressa Tyler è realmente esistita, o se le immagini in bianco e nero delle registrazioni 'vere' siano reali. La domanda è: perchè un vero psichiatra vivente dovrebbe concedere i suoi filmati personali alla produzione di un film horror? E se fosse veramente così, perchè in tal caso non c'è un ringraziamento nei titoli di coda alla dottoressa o al marito defunto?
Al pubblico l'ardua sentenza. Da parte nostra preferiamo senza dubbio gli alieni buoni e pacifici: con uno come E.T. due chiacchiere a quattr'occhi e senza agitarsi si sarebbero potute fare.
Movieplayer.it
3.0/5