Il richiamo del guardiano della foresta
Ted ha dodici anni, una cotta per la sua dolcissima vicina di casa Audrey, ambientalista convinta e appassionata di pittura, e tanta voglia di scoprire il motivo per cui nella sua città non c'è più neanche un albero di Truffula. Dopo aver chiesto un po' in giro ecco che arriva il suggerimento di chi ne sa sempre una in più del diavolo: la nonna. Per scoprire cosa è accaduto tanti anni prima e come rimediare al disastro che ha letteralmente 'snaturato' la città, Ted deve affrontare una sfida difficile: spingersi fino ai confini della città di Thneedville, nella zona arida e buia in cui vive l'ormai anziano Onceler, e chiedere a lui che fine hanno fatto gli alberi veri e le foreste di alberi veri. La vita solitaria dell'uomo, in preda alla depressione e alla commiserazione, ha una più che valida spiegazione: tanti anni prima fu proprio lui a distruggere tutto per colpa della sua intraprendenza e della sua avidità. Inventore geniale di una fibra innovativa e morbidissima ricavata dai coloratissimi alberi di Truffula, Onceler provocò con il passare degli anni il disboscamento selvaggio della città e della Valle di Truffula, un'incantata foresta piena di fronde colorate e popolata da tanti simpatici animaletti che ora non esistono più. Il tutto per arricchirsi e perfezionare la sua invenzione. Arrabbiatissimo per la visita inaspettata e non gradita, Onceler accoglie Ted nel peggior modo possibile ma poi ammaliato dal coraggio e dalla forza d'animo del ragazzo decide di dargli ascolto e di esaudire la sua richiesta. Sarà proprio in quel momento che inizierà il racconto dello schivo inventore che aprirà il suo cuore e i suoi dolorosi ricordi al giovane temerario e curioso, aiutandolo a capire l'importanza dell'ambiente e a salvare il mondo da un irreversibile inaridimento. Sarà proprio Onceler a parlare a Ted di Lorax, il guardiano della foresta, il simpatico folletto peloso portavoce degli alberi della foresta che con tutte le sue forze cercò di ostacolare il suo distruttivo progetto senza riuscirci. Una creatura buona e saggia che lui non ha saputo né voluto ascoltare e che ha scatenato contro di lui tutta la forza della Natura concentrata in un unico inesorabile anatema.
E' facile cadere nella banalità o nei luoghi comuni quando in un film di animazione si affrontano argomenti delicati e di grande importanza come l'ambiente, il progresso distruttivo e il rispetto delle città in cui viviamo. Ma Lorax - Il guardiano della foresta punta tutto sulla semplicità del racconto, sulla vivida bellezza delle immagini e su geniali particolari che rendono la storia fruibile, realistica e avvincente per grandi e piccini. Temi come l'onore, la sincerità, l'amicizia, l'amore, l'educazione familiare e il rispetto per gli altri e per gli animali sono trattati nel film in un modo così straordinariamente divertente e diretto da lasciare talvolta senza parole. I siparietti musicali, il 3D e il carisma vocale di Danny DeVito sono il punto di forza della storia, quell'elemento in più che conferisce al film la spinta verso un livello altissimo di coinvolgimento nei confronti dello spettatore. Il personaggio di Lorax poi è letteralmente adorabile, una creatura pelosa somigliante ad una gigantesca nocciolina arancione dotata di grandi baffi gialli che fa da fulcro a tutta la storia e che, come una martellante voce della coscienza, cerca di scuotere il senso civico delle persone. Il viaggio temporale avanti e indietro nel tempo è assai funzionale al racconto e mostra il prima e il dopo, dove siamo e dove potremmo arrivare ma soprattutto come possiamo, con dei semplici gesti quotidiani, salvare il nostro pianeta dallo sfacelo cui sta andando incontro. Bellissima la grafica usata dagli animatori della Illumination Entertainment, geniali alcune idee di sceneggiatura che rendono il messaggio intessuto nella narrazione davvero ficcante ed efficace in ogni sua sfaccettatura. Thneedville è una città bellissima nel suo orrore: una città totalmente artificiale, in cui l'estate e l'inverno convivono beatamente, illuminata da luce finta, con alberi finti e abitanti totalmente soggiogati dal potere dei potenti e dei ricchi imprenditori che hanno accaparrato in maniera indebita ogni risorsa disponibile. Parliamo di una città in cui gli alberi non sono più come nella valle di Truffula fatti di pelouche color pastello, ovattati come morbidi e setosi batuffoli pieni di frutti succosissimi. A Thneedville gli alberi sono di plastica, di altezza regolabile e vanno a batteria perchè si illuminano di tanti colori come i lampioni. L'aria purificata da respirare in casa si compra in lattina o in grandi recipienti e si applica ai ventilatori, le siepi sono gonfiabili come canotti. Per i bambini rimangono solo tante illusioni e marshmallows da succhiare, mentre per i nonni solo gelatine multicolor da ingurgitare e ricordi lontani da raccontare come favole ai nipotini, con la speranza che possano farne tesoro. Un film incantevole che spinge ad una riflessione profonda nonostante la leggerezza delle immagini e dei toni con cui viene affrontato l'argomento. Una riflessione importante sulle conseguenze delle nostre azioni, anche di quelle che ci sembrano più banali e insignificanti, una riflessione sulle apparenze e sulla fiducia nelle giovani generazioni. Perchè un piccolo seme non è semplicemente quel che sembra, qualcosa di minuscolo e insignificante. Un seme non è importante per le sue dimensioni ma per quello che può diventare con la cura e la dedizione di qualcuno che se ne prenda cura, esattamente come i bimbi di oggi vanno difesi e rispettati non solo perché sono indifesi e innocenti, ma per quello che possono diventare domani. Uomini e donne capaci di apprezzare la Natura e di non fare i nostri stessi sbagli. Lasciamoli crescere, lasciamogli credere che un mondo migliore e più verde è ancora possibile, lasciamo che crescano in un mondo più sano e lasciamoli liberi di coltivare i loro sogni.
Movieplayer.it
4.0/5