Il ponte di Genova: Cronologia di un disastro, la recensione: il documentario che racconta la tragedia

La recensione de Il ponte di Genova: Cronologia di un disastro, in onda su National Geographic, documentario che ci racconta il crollo del ponte Morandi.

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Il ponte di Genova: Cronologia di un disastro, una foto del ponte dopo il crollo

Genova, 14 agosto 2018: poco prima di mezzogiorno, sotto una pioggia fitta e incessante, la città viene scossa da un assordante boato. Il ponte Morandi, una tra le strutture simbolo della città, crolla portandosi dietro camion e autovetture e seppellendo alcuni degli edifici sopra i quali era stato costruito. Il capoluogo ligure si trova a dover reagire in fretta alla catastrofe: 43 sono le vittime a non sopravvivere, travolte dalle macerie, e centinaia gli sfollati costretti ad abbandonare le proprie case. In questa recensione de Il ponte di Genova: Cronologia di un disastro non ripercorreremo una tragedia che ha sconvolto l'Italia intera, ma ci limiteremo a valutare il documentario che ce la racconta, in cui le testimonianze delle vittime e dei soccorsi si affiancano all'opinione di esperti che provano a spiegarci perché è accaduta.

Il ponte di Genova: Cronologia di un disastro, in onda sul canale National Geographic, utilizzando video di repertorio, filmati amatoriali e ricostruzioni in digitale, cerca di fare un resoconto il più completo possibile della vicenda: purtroppo poco più di quaranta minuti di documentario non sono sufficienti per raccontare un evento così complesso, ma riescono comunque a toccare molti temi e a spiegare i fatti in maniera chiara, anche quando si entra nel dettaglio sulle caratteristiche strutturali del ponte e ci si chiede se tale tragedia si potesse o meno prevedere.

Le dolore delle testimonianze di chi c'era

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Il ponte di Genova: Cronologia di un disastro, una sequenza del documentario

La struttura del documentario, tipica di molti prodotti di questo tipo, è estremamente semplice e ben impostata: il pubblico segue dal punto di vista cronologico la tragedia, da poco prima che avvenga fino al giorno dopo, quando i soccorsi estraggono le ultime vittime. Il crollo del ponte è spiegato da una voce fuoricampo che ci mostra minuto per minuto cosa sta accadendo, interrompendosi spesso però per dare spazio alle testimonianze dei vigili del fuoco, di chi è sopravvissuto ma anche delle famiglie di chi invece non ce l'ha fatta.

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Il ponte di Genova: Cronologia di un disastro, un'immagine del documentario

I protagonisti di gran parte del documentario divengono proprio le vittime del disastro e i loro soccorritori, con cui ci spostiamo dalle macerie del ponte agli edifici circostanti che sono stati sepolti dal suo crollo. Sono proprio le testimonianze di chi quel drammatico giorno era presente ed è sopravvissuto, ma anche di chi non c'era ma ha perso i propri cari, a trasportare ancor di più lo spettatore al centro del disastro di Genova (che ormai ci sembra lontano), colpendoci molto di più di qualsiasi ricostruzione. La presenza di così tante voci, che portano i propri diversi punti di vista, arricchisce incredibilmente il documentario, dando la sensazione che, anche se la sua lunghezza è solo di una quarantina di minuti, si stia guardando qualcosa di molto più esaustivo e completo.

Come spiegare un disastro

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Il ponte di Genova: Cronologia di un disastro, una scena del documentario

Fatta molto bene è anche tutta quella parte del documentario dedicata alle ricostruzioni in digitale, che vengono avvalorate dalle testimonianze di esperti, da ingegneri infrastrutturisti a professori del politecnico di Milano, che avevano fatto in passato studi dettagliati sul ponte. Tra le ricostruzioni e il contributo degli esperti, che si chiedono se un disastro di queste proporzioni si sarebbe potuto prevedere, il pubblico non specializzato riesce a capire le dinamiche del crollo e in che modo sia potuto avvenire, anche se una risposta chiara ed univoca sul perché sia accaduto ancora non è stata data.

Il documentario utilizza anche alcuni filmati di repertorio per mostrarci lo splendore del ponte Morandi il giorno della sua inaugurazione, creando così un netto contrasto con le immagini della sua struttura distrutta. Chi si sarebbe mai potuto immaginare un tale disastro? L'idea alla base di questo documentario non è tanto quella di trovare i colpevoli della tragedia, ma anzi quella di stimolare in futuro la manutenzione più accurata di ponti costruiti anni fa, come quello di Genova che è degli anni '60.

Troppe storie che avremmo voluto approfondire

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Il ponte di Genova: Cronologia di un disastro, una foto del ponte

Il ponte di Genova: Cronologia di un disastro è senza dubbio un documentario molto ben sviluppato, sia, come dicevamo, dal punto di vista della struttura che per la presenza di così tante voci e punti di vista ad arricchirlo. Durante la visione ci siamo però resi contro che in certi momenti il montaggio risulta un po' affrettato: si passa troppo velocemente da una testimonianza all'altra, lasciando alcune storie in sospeso e confondendo lo spettatore. Certo, non c'è dubbio che quelle scelte che noi giudichiamo frettolose siano dovute al poco tempo a disposizione e alla necessità di inserire più contributi possibile. La nostra opinione è però che, quando si cerca di riassumere eventi così complessi, sarebbe meglio intervistare un numero minore di testimoni, approfondendo il più possibile solo alcuni punti di vista.

Conclusioni

Concludendo questa recensione di Il ponte di Genova: Cronologia di un disastro non possiamo che ribadire quanto la visione di questo documentario sia stata interessante, chiarendo alcuni dei dubbi che avevamo su quanto sia accaduto a Genova con il crollo del ponte Morandi. Il grande numero di testimonianze e di punti di vista arricchiscono molto un prodotto adatto a qualsiasi tipo di pubblico, anche se spesso il passaggio da un contributo all’altro risulta un po’ affrettato.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.0/5

Perché ci piace

  • Si tratta di un documentario ben strutturato e sviluppato, estremamente chiaro anche quando entra nel dettaglio su cosa possa aver causato il crollo del ponte.
  • Le ricostruzioni in digitale sono fatte molto bene.
  • I filmati di repertorio e quelli amatoriali sono un ottimo contributo per la narrazione della vicenda.
  • Il grande numero di testimonianze, da quelle delle vittime e dei soccorritori a quelle degli esperti, arricchiscono senza dubbio il documentario…

Cosa non va

  • …ma a tratti i passaggi da l’una all’altra sono un po’ affrettati, confondendo lo spettatore.
  • Poco più che quaranta minuti sembrano pochi per narrare un evento così complesso.