Il gatto col cappello: la poetica di Dr. Seuss in un film animato "per tutta la famiglia"

"E se il personaggio fosse il più grande psicologo infantile?" è la domanda che si sono posti Alessandro Carloni e Erica Rivinoja realizzando il film d'animazione. Lo hanno raccontato in anteprima alla stampa, in occasione del rilascio del teaser trailer.

Un concept de Il Gatto col cappello

Dal genio di Dr. Seuss, ecco un nuovo adattamento di The Cat in the Hat o, per meglio dire, rispetto al nostro idioma, Il gatto col cappello. A firmare il film d'animazione, questa volta, Alessandro Carloni e Erica Rivinoja. Un ritorno al cinema, perché il gatto di Theodor Seuss Geisel era già comparso sul grande schermo nel lontano 2003 in versione live action, quando ad "interpretarlo" c'era Mike Myers (il film, diretto da Bo Welch, fu un flop clamoroso). Ancora prima, anche uno speciale tv, datato 1971. Questa volta, a doppiare il Gatto protagonista troviamo Bill Hader.

Particolarità, la tecnica animata: se il 3D sembra sulla via del tramonto, Il gatto col cappello è prodotto in 2D e tecnica mista. "Il Gatto col Cappello è un personaggio molto amato, ed è classico e iconico", spiega Erica Rivinoja presentando il teaser trailer rilasciato da Warner Bros. "Abbiamo usato il libro più come un punto di partenza, con una domanda: questo gatto è davvero lì solo per divertirsi e fare un gran casino, o c'è di più?", prosegue invece Alessandro Carloni, che torna alla regia dopo Kung Fu Panda 3 uscito nel 2016.

Il gatto col cappello: tutto quello che sappiamo sul film animato

Lo stesso regista, bolognese DOC, apre ad una riflessione rispetto allo spirito del personaggio: "Potrebbe essere che il gatto sia in realtà il più grande psicologo infantile? Il film espande le sue avventure in chiave animata". E prosegue: "L'animazione è unica, ma bisogna creare tutto da zero. È complicato ma entusiasmante. Tra l'altro è l'unico libro di Dr. Seuss in cui un personaggio magico e stravagante entra nel mondo reale per incontrare i bambini. Quindi il nostro mondo e il nostro film si basano su molti universi diversi ed estetiche differenti, che attraversiamo nella nostra avventura".

La trama del film? Il gatto col cappello accetta un incarico complicato, ovvero tirare su il morale a due fratelli che fanno fatica ad affrontare il trasloco in una nuova città. Come vediamo nelle prime immagini c'è un sapiente mix tra umorismo ed emozione, senza rinunciare all'azione. "Non voglio rivelare nulla, ma c'è una scena in cui il personaggio deve letteralmente muoversi all'indietro nel tempo", spiega Carloni. "Di solito si usano filtri e tecniche digitali per riavvolgere le voci. Ma Bill Hader è stato in grado di creare il suono di una voce che si muove in avanti, che si deforma e che viene riprodotta all'indietro, tanto che abbiamo dovuto dire al nostro animatore: "Solo per tua informazione, quello è in realtà Bill Hader!"".

Il film, che vedremo in sala nel febbraio 2026, sembra davvero fedele all'estetica di Dr. Seuss. Specifico nella sua caratterizzazione, ma anche molto classico e senza tempo. "Il nostro team artistico è stato davvero fantastico nell'usare l'estetica di Seuss e il suo iconico linguaggio delle forme e dei personaggi per aiutarci a progettarli", anticipa Erica Rivinoja, alla sua prima regia "Ci sono così tanti nuovi personaggi in questo film, ma sembrano tutti legati a Seuss. Ovviamente è un film per tutta la famiglia".

Una storia universale

Come detto, Il gatto col cappello è stato prodotto in 2D, ricorrendo a correnti estetiche diverse. "Erica ed io abbiamo capito che potevamo approfittare di questo lavoro per lavorare su disegni tutti differenti, tra due realtà", spiega Carloni. "Nel linguaggio delle forme del nostro mondo, abbiamo pensato di creare il mondo di Seuss. Ma poi il gatto entra nel mondo reale. E così abbiamo creato un mondo molto più radicato e credibile e non proprio fotorealistico, comunque molto stilizzato, ma comunque molto più credibile e riconoscibile. E poi il Gatto porterà i bambini in un viaggio fantastico. Senza rivelare troppo, il tutto attraverserà i loro ricordi per dar loro il potere di affrontare un cammino di cui hanno bisogno".

Dr. Seuss, ricordiamo, scriveva anche vignette politiche. Dietro c'è un umorismo universale, ma che tocca anche qualcosa di specifico. Il film, a giudicare dal teaser finora, sfodera un umorismo davvero accessibile. Erica Rivinoja confida che: "La parte importante? Doveva essere divertente. Abbiamo dimestichezza con le commedia, e non volevamo renderlo poco sofisticato e intelligente. Ma volevamo renderlo divertente. Ci sono alcune battute più subdole per gli adulti. E c'è un umorismo fisico. Lo abbiamo realizzato per piacere a tutti".