Il DVD di Prova a prendermi

Nonostante sia bollato dai più come un film minore della lunga carriera di Steven Spielberg, o come un'innocua commedia di truffa, Prova a prendermi è invece una delle opere più riuscite del regista co-fondatore della Dreamworks e questa Special Edition gli rende piena giustizia, sia dal punto di vista tecnico che contenutistico.

Nonostante sia bollato dai più come un film minore della lunga carriera di Steven Spielberg, o come un'innocua commedia di truffa, [FILM]Prova a prendermi
[/FILM] è invece una delle opere più riuscite del regista co-fondatore della Dreamworks e questa Special Edition gli rende piena giustizia, sia dal punto di vista tecnico che contenutistico.

La parabola morale e personale di Frank William Abagnale Jr. non è solo una storia accattivante, radicata negli anni '60 pregni di glamour e stile, ma soprattutto un'incursione nell'America di quel periodo, colta nella sua progressiva perdita di innocenza, e nell'animo dello stesso protagonista, la cui esistenza incredibile cela crepe profonde. Contraltare alle atmosfere energiche, che illuminano gli stratagemmi e le fugaci relazioni amorose di Frank, vi è infatti un sottotesto drammatico, espresso dalla solitudine dell'allora poco più che adolescente truffatore, il quale cerca nel suo diretto inseguitore - l'agente speciale Carl Hanratty (Tom Hanks) - un surrogato del padre tanto amato e venerato (Christopher Walken).

In DVD, Prova a prendermi è disponibile in un'edizione speciale composta da due dischi, il primo dei quali offre esclusivamente il film in formato 1.85:1: un widescreen anamorfico piuttosto brillante, fornito di doppio audio inglese (DTS e 5.1), italiano (5.1) e spagnolo (5.1). Il menù di scelta prevede inoltre un'ampia possibilità di sottotitolazione, che comprende - oltre alle lingue sopra citate - portoghese, croato, sloveno e serbo. Il secondo, davvero notevole, disco della confezione è dedicato agli extra della lavorazione, nei quali la figura del vero Frank Abagnale assume un ruolo preponderante.

La pellicola è, infatti, basata sul romanzo autobiografico "Prendimi... se puoi" (edito in Italia da Piemme), nel quale Abagnale rivela i retroscena della sua carriera di impostore e falsario, che lo rese - fin da giovanissimo - uno fra i dieci maggiori ricercati dell'FBI.

Lo sceneggiatore Jeff Nathanson ha adattato il volume per il grande schermo, selezionando solo alcuni aspetti dell'intensa e convulsa esperienza di Frank, poi filtrati e interpretati nel film dagli stilemi emozionali e registici di Spielberg. Il regista premio Oscar costruisce un inscindibile legame identitario fra Frank Jr e Frank senior (Christopher Walken), facendone uno dei cardini narrativi della pellicola, carico di tonalità agrodolci, se non commoventi. In realtà, come emerge dagli speciali del DVD, dal momento in cui scappò da casa Frank Abagnale non ebbe più modo di vedere suo padre, morto mentre lui si trovava in carcere (scontò diversi anni non solo in Francia e negli Stati Uniti, ma anche in Svezia). Ma Spielberg possiede una naturale propensione verso il tema della dissoluzione della famiglia e l'analisi delle conseguenze devastanti che tale perdita può provocare nella personalità umana (Minority Report e A.I Intelligenza artificiale sono esempi emblematici); per questo il divorzio dei genitori di Frank assurge a vero e proprio evento traumatico, capace di segnare indelebilmente la crescita futura del giovane e innescare il vortice dei travestimenti sociali, scaturiti inizialmente dalla necessità di sopravvivere.

Ecco nei dettagli come si struttura l'impianto degli extra:
- Dietro la macchina da presa: i retroscena delle riprese con immagini inedite (il brindisi di benvenuto a Leonardo DiCaprio da parte della crew di Steven Spielberg, che lavora insieme ormai da sette film) e interviste ai membri del cast tecnico, come il direttore della fotografia Janusz Kaminski (che ha scelto un'illuminazione viva e accesa soprattutto sui volti), la costumista Mary Zophres - che ha realizzato più di cento modelli per l'attore di Titanic, a testimonianza dei repentini cambiamenti di status e d'identità di Frank - e la production designer Jeannine Oppewall (alla quale va il merito di aver ricostruito un ambiente sofisticato e trendy fedele agli anni Sessanta, ben simboleggiati dall'arredo della casa di Atlanta del personaggio, dove si svolge un "party House" molto d'epoca). Grande risalto viene dato alle 147 location utilizzate per il film, sparse fra Canada, Los Angeles e New York. Un ritmo di ripresa così frenetico ha soddisfatto l'esigenza di produrre, anche nel cast, il continuo avvicendarsi delle maschere di Frank, fintosi pilota della Pan Am, medico, avvocato e professore.

  • Cast, selezione degli attori: una serie di interventi degli attori principali che parlano delle loro sensazioni e impressioni sui personaggi che hanno interpretato. Da Leonardo DiCaprio a Tom Hanks, dai genitori cinematografici di Frank (Christopher Walken e Nathalie Baye) alla famiglia Strong, composta da Brenda, una delle fiamme del protagonista (interpretata da Amy Adams), e suo padre, il grande Martin Sheen. Conclude la sezione il cammeo di Jennifer Garner nel ruolo della modella-prostituta Cheryl Ann.

  • Scoring Prova a prendermi: il mitico John Williams, amico e da sempre fedele collaboratore di Spielberg, svela lo sviluppo della colonna sonora del film, che ha permesso al compositore di tornare alle sonorità jazz degli esordi della sua carriera. Il progressive jazz degli anni Cinquanta-Sessanta si fonde nella soundtrack a celebri hit degli anni d'oro di Hollywood: The Look of love di "Dusty Springfield (sull'incontro galante tra Frank e Cheryl); Christmas Song di Nat King Cole; Embraceable You nella versione di Judy Garland e Come Fly with Me, interpretata da Frank Sinatra .

- Frank Abagnale: tra realtà e finzione. Una lunga intervista-confessione al reale artefice delle frodi, oggi stimato consulente per la sicurezza, tra gli adattamenti compiuti da Spielberg e l'incontro con la troupe.
  • Il punto di vista dell'FBI: la ricostruzione degli uffici e dei metodi investigativi sono stati posti al vaglio di numerosi consulenti.

  • Prova a prendermi: le note conclusive di Steven Spielberg, che ha riscoperto in questo progetto (che inizialmente avrebbe dovuto essere diretto da Gore Verbinsky) la freschezza e l'agilità delle "piccole" produzioni senza l'impiego di effetti speciali.

  • Una succosa galleria fotografica dedicata agli interpreti, agli scatti rubati dietro le quinte e ai costumi (con l'opzione di passare dai disegni alla loro realizzazione).