E' stato sicuramente uno dei più bei film italiani del 2010, ma purtroppo Gorbaciof non ha avuto il successo che meritava al botteghino. Motivo in più per scoprire adesso in DVD questa bellissima e affascinante opera di Stefano Incerti, tutta costruita sul talento di uno straordinario Toni Servillo, qui davvero a livelli top.
L'attore interpreta Marino Pacileo, soprannominato Gorbaciof per una vistosa voglia sulla fronte: di professione fa il contabile del carcere di Poggioreale a Napoli. E' solitario, silenzioso, ma con il vizio del poker. Gioca infatti pesante nel retro di un ristorante cinese, talvolta con i soldi sottratti alla cassa del carcere. Ma si innamora di una giovane cinese, figlia del titolare del ristorante, e per coprire un debito Pacileo ruba i soldi dalla cassa. Deciderà di andarsene con la ragazza, ma finirà in una spirale senza fine.
Se Toni Servillo troneggia dall'alto di un'interpretazione incredibile, fatta soprattutto di sguardi, espressioni, movimenti degli occhi e delle rughe che dicono più di mille parole, a fare entrare lo spettatore in questo noir tutto partenopeo, nel quale le beffe della vita sono più forti della volontà di fuga, aiuta anche un perfido Gaetano Bruno, mentre la dolcezza di Mi Yang rappresenta il sogno di una vita diversa.
Gorbaciof è proposto dalla CG Home Video in un DVD molto valido dal punto di vista tecnico, che non delude neppure sotto l'aspetto dei contenuti speciali.Il video è davvero ottimo e presenta un quadro molto compatto nonostante le molte insidie che il film nasconde. Prima fra tutte le pareti del carcere: su quei fondali in effetti affiora un leggero rumore video e fa capolino qualche segno di compressione, ma è davvero poca cosa in un contesto di una leggerissima grana che appare naturale. Anche perché per il resto il video è davvero compatto anche in condizione di scarsa luminosità, come nell'abitazione del protagonista. Per tutta la durata del film il video è nitido e ben definito, con alcuni primi piani davvero strepitosi sulle rughe di Gorbaciof o sugli altri volti del film. Il croma, fedele a quanto visto in sala, completa un reparto di tutto rispetto.
Ottimo anche l'audio, con una traccia multicanale vivacissima, abile a riprodurre i tanti rumori di ambienti come la mensa del carcere o il traffico: del resto sono queste le occasioni in cui si può apprezzare maggiormente il buon lavoro nella suddivisione dei canali, in un film che è basato soprattutto sui dialoghi. Ottimo il timbro e il calore della bella colonna sonora di Teho Teardo, con bassi molto decisi quando la scena lo richiede, ad esempio la chiusura delle porte del carcere.
A parte i trailer, troviamo un unico extra ma decisamente interessante e ben fatto. Si tratta infatti di un making of di circa 30 minuti confezionato in modo adeguato, con alcune curiose riprese dal set e interviste a regista e cast. Vista la media di quanto di solito propongono i film italiani, è un contributo che valorizza in modo adeguato il reparto.