Il divorzio, la recensione: una satira tagliente e amabile

I protagonisti de Il divorzio, separati civilmente già da anni, cercano di fare annullare la loro unione anche dalla chiesa cattolica, scontrandosi contro un'infinita burocrazia religiosa. Comedy-drama polacco su Netflix.

Un'immagine del film Il divorzio

Malgosia e Jacek erano soltanto due ventenni innamorati e un po' sprovveduti quando lei è rimasta incinta: una situazione compromettente che, in un Paese fortemente religioso come la Polonia, li ha obbligati a nozze immediate. Ma sette anni dopo la coppia ha manifestato tutte le sue idiosincrasie, chiedendo e ottenendo il divorzio, almeno in sede civile

I Due Protagonisti De Il Divorzio
I protagonisti del film Netflix

Ora che la figlia nata dalla loro unione ha compiuto ventitré anni, entrambi si sono ricostruiti una propria vita sentimentale: lei si è risposata con Andrzej ed è diventata nuovamente mamma dell'adolescente Ala, mentre lui si è fidanzato con la più giovane Monika ed è prossimo a salire per la seconda volta all'altare. Ma la nonna della futura moglie è molto credente e pretende che il matrimonio si celebri in chiesa. Per ottenere il permesso, Malgosia e Jacek devono ottenere l'annullamento della loro unione anche dai santi uffizi e non sarà per nulla semplice...

Il divorzio: Gesù sia lodato

Una Scena De Il Divorzio
Sarà una lunga attesa ne Il divorzio

Commedia drammatica o dramma leggero? In generale Il divorzio sembra un film che non intende prendersi eccessivamente sul serio, lasciando scorrere la storia e i suoi personaggi come figurine fragili agli aliti di vento, lasciandole placidamente in balia di quegli eventi relativamente prevedibili. Un film semplice nel senso più puro del termine, privo di eccessive ambizioni ma anche gradevole nel suo non porsele, evitando così sul nascere possibili passaggi a vuoto e metafore non richieste. A tratti si ride ma la comicità è sempre comunque trattenuta a un continuo dualismo, non soltanto tra la società civile e quella chiesa così dogmatica - qui ad ogni modo tratteggiata con una verve amabilmente caricaturale, difficilmente considerabile come irrispettosa - ma anche tra questi due protagonisti che si allontanano e si rincorrono, memori di un passato comune e incerti delle proprie emozioni attuali.

Corpus Christi, la recensione: la vocazione religiosa passa attraverso vie oscure

Amici come prima

Un Frame De Il Divorzio
Il coro diretto dalla protagonista femminile

Proprio la sottigliezza dell'insieme si rivela il principale punto di forza dell'operazione, capace di rivelarsi arguta e tagliente anche nei momenti dove apparentemente non accade nulla di rilevante. La contestualizzazione in una nazione come la Polonia è marcata e chi ha una vaga idea del rapporto tra Chiesa e stato lì vigente potrà coglierne ancor meglio certe sfumature, per altro non nuove anche a certe dinamiche nostrane. La sceneggiatura sembra costruire strada facendo un percorso diretto a quel finale che in molti si aspettavano, salvo sparigliare nuovamente le carte e far vincere una volta tanto la logica sulla nostalgia, aprendo nuovi orizzonti per tutti i personaggi coinvolti e restituendo loro quella dignità che rischiava di andare perduta per via delle ingerenze ecclesiastiche.

In cerca di equilibrio

Un Immagine De Il Divorzio
Il divorzio: un'immagine del film

La regia a quattro mani di Michal Chacinski e Radoslaw Drabik è precisa e pulita, essenziale nel catturare toni e umori di personaggi comuni, ognuno con i propri pregi e i propri difetti, alla ricerca di una normalità che permette al pubblico di identificarvisi anche quando la storia opta su soluzioni più farsesche e parzialmente improbabili, sempre e comunque al servizio di un intento satirico ben insinuato nel contesto, sottotraccia e non. L'ostilità dei prelati, da chi è chiamato a mentire a chi ancora consiglia costosi avvocati, fino a vescovi in collegamenti internet che hanno problemi con la tecnologia, è qui veicolo di una bonaria comicità a portata di grande pubblico, con la protagonista che orgogliosa quando si sente minacciata esclama di aver levato lei la figlia dall'ora di religione a scuola. Un'ironia ben incarnata dalle interpretazioni dell'eterogeneo cast, capitanato da Wojciech Mecwaldowski - il cui personaggio ha il vizio dichiarato per il bere, utile in diverse gag e scambi di battute - e dalla ancor più incisiva Magdalena Poplawska, direttrice di un coro scolastico alla ricerca di sé stessa.

Conclusioni

La scelta di divorziare solitamente non arriva a cuor leggero ma i due protagonisti sono qui ufficialmente separati da lungo tempo, almeno in sede civile. Quando lui è prossimo a risposarsi, serve però anche l'annullamento agli occhi di Dio e ottenere quel fondamentale documento dalle gerarchie ecclesiastiche non sarà per nulla semplice... Commedia tra serio e faceto che si fa satira amabile di una società come quella polacca, dove la religione ha un ruolo assai predominante, Il divorzio convince nella sua semplicità di fondo, dando vita a personaggi credibili e piacevolmente imperfetti, che si ritrovano a fare i conti con situazioni paradossali nel tentativo di guardare avanti e al contempo far pace con il proprio passato condiviso.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • Una trama semplice e tagliente al contempo.
  • Una satira intelligente sulle convenzioni sociali e i dogmatismi religiosi.

Cosa non va

  • Si dimentica in fretta.