Crescita, responsabilità e divertimento, sono questi gli elementi di cui parleremo in questa recensione de Il club delle babysitter 2, i nuovi episodi disponibili su Netflix della serie per preadolescenti tratta dalla collana di romanzi bestseller di Ann M. Martin. Ovviamente rispetto ai romanzi per ragazzi e all'adattamento proposto già da HBO negli anni novanta, la serie risulta molto più contemporanea e questa seconda stagione non fa eccezione: le nostre protagoniste fanno fronte a tantissime problematiche moderne ed è proprio questo aspetto che sembra essere prioritario nello sviluppo delle storie che vengono proposte, tutte adatte ad un pubblico poco meno che adolescente che si trova a dover formare la propria identità alle soglie di quel difficile periodo in cui si comincia a dover compiere i primi passi in autonomia, seguendo una propria bussola morale.
Nuovi membri del club nella trama
Tornano le avventure di Kristy, Mary-Anne, Claudia, Stacey e Dawn, le cinque intraprendenti ragazzine che con il loro club delle babysitter avevano reso la cittadina di Stoneybrook un posto di sicuro più vivace e a misura di famiglia. In questa nuova stagione il club si ingrandisce: arrivano infatti Jessi, una aspirante ballerina e Mallory, una ragazza insicura ma vivace che ama scrivere storie. Non molto, comunque, è cambiato, tranne per Kristy che si è trasferita con i suoi fratelli nella casa del nuovo marito di sua madre in un quartiere benestante, un luogo sicuramente a lei piuttosto estraneo e nel quale dovrà imparare a trovare nuovi equilibri, familiari e di vita, mentre assolve i suoi usuali compiti di presidentessa del club.
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I meccanismi narrativi non cambiano
Avevamo parlato dei meccanismi narrativi della serie anche nella recensione della prima stagione de Il club delle babysitter e va detto che in questa seconda poco a riguardo sembra essere cambiato: ogni episodio pone il focus su una delle ragazze del club, che di volta in volta diventa la narratrice e attraverso i suoi occhi siamo in grado di entrare nella storia che ci viene mostrata. Le puntate, tutte esteticamente coloratissime e vivaci, sono autoconclusive e strutturate secondo uno schema semplice, rodato e ben preciso che porterà alla fine alla crescita personale ed emotiva di un personaggio, messo alla prova da piccole e grandi difficoltà quotidiane: responsabilità, inclusività e persino l'accettazione del dolore derivato dalla perdita di una persona cara, tutti elementi con i quali ognuno deve fare i conti nella propria vita, mari in tempesta dai quali si esce con più di qualche ferita, ma che contribuiscono a formarci come persone.
La delicatezza della serie
Tutte queste tematiche, ovviamente sono trattate in modo che siano facilmente assimilabili da un pubblico di giovanissimi: la semplicità, infatti, è la caratteristica che contraddistingue Il club delle babysitter ma, anche se semplificati, i temi trattati non vengono mai sminuiti, solo riproposti in una chiave in cui il dramma non è l'unico elemento presente, così come non lo sono le atre esperienze negative. Come in ogni buona produzione per l'infanzia e la preadolescenza, viene dato maggiore risalto alla soluzione piuttosto che al problema, alla morale piuttosto che all'esperienza negativa in se stessa. Dal nostro punto di vista questo comporta di sicuro un marchio di qualità per questa serie che ha dimostrato di saper parlare al suo pubblico, rivelandosi un titolo ancora valido e consigliabile nell'enorme panorama del catalogo Netflix.
Conclusioni
Per riassumere la nostra recensione de Il club delle Babysitter 2 possiamo affermare che la seconda stagione della serie Netflix riesce a mantenere la qualità dei precedenti episodi. A fronte di un’estetica vivace e colorata anche queste nuove puntate riescono a portare su schermo tematiche complesse con semplicità ed efficacia rendendole adatte ad un pubblico di più piccoli che potrà riflettere e divertirsi crescendo insieme alle intraprendenti protagoniste.
Perché ci piace
- I personaggi e la loro crescita.
- la messa in scena vivace e colorata, perfetta per il suo pubblico.
- Le tematiche trattate con efficacia e semplicità…
Cosa non va
- …semplicità che potrebbe non piacere a chi vorrebbe un maggiore approfondimento.