Attesissimo dai fan di Donnie Darko e da quanti vedono in Richard Kelly una talentuosa promessa per il il cinema stelle e strisce, approda a Cannes Southland Tales. In conferenza stampa, accanto a Kelly, ci sono i protagonisti Sarah Michelle Gellar e Dwayne "The Rock" Johnson e il produttore Sean McKittrick.
Tra le molte idee contenute nell'ambiziosa pellicola, c'è una riflessione sul clima politico degli Stati Uniti di cui Kelly parla in questi termini: "Il film è un collage di molte cose diverse che riguardano gli americani. I più grandi problemi sono quelli della sicurezza e dell'energia alternativa, ma anche l'ossessione della celebrità e il rapporto tra celebrità e politica. Non è facile. Credo che il film debba essere visto come un enigma che affronta diversi problemi con un'atmosfera da commedia. E credo che serva più di una visione per capire le complicazioni di questo rebus. Non c'è soluzione ai dilemmi del paese e dell'intero pianeta. L'idea per questa sceneggiatura è di quattro o cinque anni fa, ma con il tempo è diventata sempre più politca. E' un film patriottico che tenta di proporre una soluzione ai problemi con la commedia."
La Gellar e Johnson parlano del loro approccio con la complessa sceneggiatura: "Credo che sia raro - dice la ex cacciatrice di vampiri - ricevere una proposta così articolata e ricca. Normalmente ti fanno avere uno script e ti chiedono 'Ti piace?' e 'Questa è la mia idea'. Con Richard il lavoro è molto più interattivo e non solo lui ha idea visiva, ma consiglia anche film da vedere, libri da leggere e idee, tante idee. Fa tesoro della collaborazione, e non è una cosa che succede sempre con gli sceneggiatori/registi, che sono molto gelosi del loro materiale. Richard invece voleva un lavoro corale. Southland Tales è stato un'esperienza magnifica da cui ho imparato molto."
E The Rock: "Richard mi chiese un incontro prima ancora che leggessi lo script. La sua proposta sapeva di impegno serio, e mi piacevano le sue idee coloristiche. In seguito, dopo aver letto lo script, mi resi conto di avere la mia interpretazione di Boxer Santaros e Jericho Cane, ma volli affidarmi incondizionatamente a Richard. Avevo molte domande, ma sapevo che le risposte sarebbe arrivate mentre giravamo."
"Richard Kelly è un ambizioso - continua The Rock - e questo si riflette sul suo lavoro. Mi ha intrigato fin dall'inizio, la sua energia è contagiosa, e questo soggetto è incredibilmente coraggioso."
Uno degli aspetti più originali del film è la sua soundtrack, molto curata come era quella di Donnie Darko. Dice Kelly: "La musica è il fulcro spirituale del film. E' pop art, ma politica; è aggressiva e provocatoria, e io credo che abbiamo bisogno di più arte così. A me piace parlare direttamente coi musicisti, sin dalla pre-produzione. Ho incontrato Moby prima ancora che girassimo un fotogramma. Il film è molto diretto, c'è volgarità, commedia nera, e molta violenza. Per bilanciare serviva quel cuore pulsante e addolorato che è la musica di Moby. Ho lavorato anceh con Frank Black e i Pixies, molte band inglesi, e poi abbiamo fatto molto ricerca per selezionare pezzi jazz degli anni '50."