Dopo essere stata la protagonista di fiction di enorme successo, come Non dirlo al mio capo e Scomparsa, Vanessa Incontrada torna ad essere il volto di un nuovo prodotto seriale targato Rai, Il Capitano Maria, che andrà in onda su Rai 1 per 4 settimane ogni lunedì in prima serata a partire dal 7 maggio e che vedrà come come co-protagonisti, tra gli altri, Andrea Bosca, Giorgio Pasotti, Camilla Diana e Francesco Colella.
Nel presentare alla stampa questa nuova epopea al femminile sotto forma di "grande romanzo televisivo", il Presidente di Rai Fiction Tinni Andreatta ha sottolineato che la serie "mescola elementi di tradizione del servizio pubblico ed elementi di innovazione" e la Incontrada è stata scelta per un ruolo decisamente inedito la cui complessità è contenuta già nel titolo. "Il capitano è chi comanda, chi è responsabile " ha infatti spiegato la Andreatta "e Maria è il nome che per tradizione si lega alla maternità".
In particolare, Il Capitano Maria narra le vicende di Maria Guerra, un capitano dei Carabinieri che, dopo 10 anni di assenza, torna nella sua cittadina natale Trani. A spingerla ad abbandonare Roma sarà la sua ribelle primogenita Luce, finita in un giro di amicizie sbagliate, ma anche il bisogno di scoprire cosa si cela dietro la morte di suo marito, ex magistrato minorile.
"Si ha l'idea che quando vivi in un piccolo paese tutto sia più facilmente gestibile ma non è così" ha anticipato la Incontrada "quando Maria torna in Puglia trova nuovi problemi e deve fare i conti con i fantasmi del suo passato che torneranno vivi. L'insegnamento di questa serie è che le cose vanno affrontate, anche se è faticoso".
Il lato femminile dell'Arma
Interpretare Maria Guerra per Vanessa Incontrada è stata un'esperienza nuova e in quanto tale formativa "il Capitano Maria mi ha dato una formalità che non mi appartiene, un rigore, una disciplina" ha dichiarato l'attrice "indossare la divisa è stata una cosa estremamente forte".
E, a proposito di divise, è stato anche nel tentativo di raccontare le donne dell'Arma che è nata l'idea di lavorare a questa fiction, come ha sottolineato il produttore Max Gusberti: "sin dal primo momento quando abbiamo scritto la storia ci interessava vedere e raccontare anche come l'istituzione militare, come l'Arma dei Carabinieri in particolare, potesse vivere l'apertura al mondo delle donne. E l'abbiamo ambientata in Puglia, che vive da sempre nel contrasto tra la necessità della modernità e la tradizione". "Ho ascoltato molte esperienze per preparare il ruolo" ha ammesso l'Incontrada "le donne Carabinieri mi hanno raccontato tantissime come. Il loro è un mondo ancora molto maschile ma fortunatamente non maschilista".