Il Blu-ray di Nato il quattro luglio

Arriva in alta definizione con un'ottima resa video il film di Oliver Stone con Tom Cruise nei panni del reduce dal Vietnam Ron Kovic. Solo sufficienti gli extra.

Anche per uno dei film più famosi e più duri di Oliver Stone, Nato il quattro luglio, è arrivata l'ora dell'alta definizione. Tom Cruise impersona Ron Kovic, ispiratore e co-sceneggiatore del film, e ne ripercorre la terribile vicenda: ironicamente nato il 4 luglio, giorno dell'indipendenza americana, Kovic si arruola entusiasta nei Marines e parte per il Vietnam, da dove torna però su una sedia a rotelle, paralizzato nella parte inferiore del corpo, dopo inenarrabili sofferenze negli ospedali zeppi di feriti.

Con una progressiva presa di coscienza, Kovic muterà radicalmente i suoi ideali fino a diventare un paladino dei pacifisti e portando la sua testimonianza alla Convenzione Democratica del 1976. Oliver Stone tratta il tutto con un gran ritmo e non risparmiando nulla, anche se talvolta si lascia andare a un pizzico di retorica.

Per quanto riguarda il blu-ray, il video in alta definizione di Nato il quattro luglio vanta un'ottima qualità: si comincia a dire il vero con una grana molto invadente e immagini piuttosto morbide, ma è solo lo stile dato dal regista alla prima decina di minuti del film quando il protagonista è ancora bambino. Poi la grana sparisce o diventa leggera e piacevolmente cinematografica, il dettaglio sale nettamente di tono e diventa più incisivo, come anche la resa cromatica è bilanciata e naturale, rimanendo fedele alla fotografia di Robert Richardson. Si viaggia così fino al termine con un quadro mediamente buono: riuscite anche le immagini durante i combattimenti in Vietnam, particolarmente delicate e ricche di fasi in controluce o con le figure con il sole sullo sfondo. Ma il video se la cava in tutte le circostanze regalando un quadro sostanzialmente positivo.

Buono, anche se non travolgente, l'audio, presentato nella traccia italiana in Dts. I dialoghi sono chiari e caldi e la bella colonna sonora lavora per gran parte del film con una buona spazialità localizzata soprattutto sull'asse anteriore. Però nelle fasi di guerra in Vietnam o anche in occasione delle rumorose manifestazioni il sub si fa sentire, anche l'asse posteriore interviene con un certo brio, anche se non in modo particolarmente incisivo. Però ribadiamo che l'apertura frontale continua a essere molto valida.
Non vanno oltre la sufficienza gli extra, che sono regolarmente sottotitolati in italiano e offrono un bel commento audio di Oliver Stone e uno speciale sul film (oltre 21 minuti) con interviste al cast e a Ron Kovic.