Darren Aronofski continua la sua personale esplorazione su esistenze ed esperienze estreme, che evidentemente lo attirano particolarmente considerato quanta cura ci mette nel descriverne ogni palpito. Pur se in maniera diversa, anche con Requiem for a dream e The Wrestler aveva toccato corde simili: ora con Il cigno nero il regista fa irruzione nel mondo del balletto, particolarmente adatto alla corporalità del suo cinema, e ne evidenzia tensioni e rivalità affrontando l'eterno tema del doppio.
Doppia infatti la fragile personalità di una ballerina (eccezionale Natalie Portman, premio Oscar per questa interpretazione) in corsa per il ruolo da protagonista ne Il lago dei cigni: la paura delle rivali, il tentativo di rendere al meglio anche nella parte del cigno nero, una madre oppressiva e la sessualità repressa la manderanno in tilt. L'emersione del suo lato oscuro provocherà un crescendo spasmodico di percezioni e sensazioni contradditorie, che andranno progressivamente a confondersi fra realtà e immaginazione.
Darren Aronofski dirige il tutto con grande maestria, nella costante e palpabile tensione inserisce attimi di vero orrore e centra l'obiettivo anche grazie alle ottime interpretazioni, oltre che della citata Natalie Portman, anche di Vincent Cassel, Mila Kunis, Barbara Hershey e Winona Ryder.
Con Il cigno nero ci si ritrova infatti più che mai a ricordare come un blu-ray fatto bene debba essere il più fedele possibile al girato. Ora, Darren Aronofski per motivi stilistici ha girato gran parte del film addirittura in 16 mm alternandolo con altre riprese con camere HD: non solo, l'impostazione ruvida e quasi documentaristica è ulteriormente sottolineata dall'utilizzo della camera a mano per seguire da vicino la protagonista. La conseguenza è che ci troviamo spesso di fronte a una grana talvolta anche spessa e a una generale morbidezza del quadro. Un look tutto particolare che sicuramente non agevola chi per alta definizione intende dettaglio tagliente, ma che certamente è ben riprodotto. Anche perché il dettaglio conserva comunque un'elevata qualità, il nero è profondo, il croma equilibrato e, ritornando alla grana, chi ha visto il film al cinema sa che ce n'era in grande quantità. Forse talvolta c'è anche un pizzico di rumore video, ma in dose minime e comunque non compare l'utilizzo di nessun filtro. Il risultato pertanto, anche se non colpisce visivamente, è molto vicino a quello visto in sala e quindi alla volontà del regista e del direttore della fotografia Matthew Libatique.
Ancora migliore l'audio, davvero superlativo nel riprodurre un thriller psicologico di questo genere. Se la traccia originale è in DTS-HD, il DTS italiano non è molto distante e consente comunque una visione molto coinvolgente. Il fatto è che l'audio ha un'importanza essenziale per trasmettere il terrore psicologico della protagonista: rumori improvvisi, fruscii inquietanti, respiri, improvvisi tonfi, tutto viene riprodotto con grande efficacia e con un utilizzo sapentissimo dell'asse posteriore (ogni effetto è localizzato con grande precisione) e corpose entrate del sub. Notevole anche la dinamica, e per chi ama le emozioni sonore forti c'è la scena della discoteca che è tutta da ascoltare. Inutile quasi sottolineare che, in questo contesto, i dialoghi sono sempre chiari e le musiche (decisamente importanti in questo film) sono riprodotte in modo maestoso e avvolgente.
Il comparto extra è buono anche se non eccezionale. La parte del leone la fa il dietro le quinte intitolato "Metamorfosi" (49 minuti), che analizza il film con interviste e riprese sul set. Seguono due brevi contributi su balletto e costumi (6'), due brevi interviste con Natalie Portman e Darren Aronofski divise in 4 featurette (11' in totale) e poi cinque contributi Fox Movie Channel (in tutto 22 minuti) con la sessa Portman, il regista e poi Winona Ryder, Barbara Hershey, Vincent Cassel e Darren Aronofsky. A chiudere il trailer.