Il Baracchino, recensione: una grande serie che gioca con il mondo della stand-up comedy

La prima serie animata italiana di Prime Video è una piacevole sorpresa, che sa divertire e parlare di un mondo affascinante come quello della Stand-Up Comedy. In catalogo sulla piattaforma di casa Amazon.

I protagonisti de Il Baracchino
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C'è un concetto che tutti noi amanti dell'animazione, non per ultimo Guillermo del Toro, teniamo a ribadire: che si tratta di un mezzo espressivo con cui si può raccontare tutto, non di un genere specifico e con un altrettanto definito target in mente, ovvero quello dei più piccoli. In animazione si può raccontare tutto e con qualunque approccio, come per esempio ci dimostrano da anni gli anime, ed è una gioia vedere che una produzione italiana, la prima animata di Prime Video, riesca a confermare questo concetto. Si tratta de Il Baracchinio, presentata in anteprima al recente Comicon di Napoli e in catalogo su Prime Video.

Il Baracchino Foto Della Serie
Gerri, il tuttofare del locale interpretato da Salvo Di Paola

Una serie creata e diretta da Nicolò Cucci e Salvo Di Paola, prodotta da Lucky Red in collaborazione con la piattaforma Amazon, che ci porta nel mondo delle stand-up comedy che i suoi autori ben conoscono, avvalendosi di un cast vocale d'eccezione, in cui figurano Pilar Fogliati e Lillo, Pietro Sermonti, Frank Matano, Edoardo Ferrario, Stefano Rapone, Luca Ravenna, Daniele Tinti, Michela Giraud, Yoko Yamada e lo stesso Salvo Di Paola. Tanti ingredienti intriganti e promettenti, che suggeriscono una produzione interessante. E dopo averla potuto guardare non possiamo che confermare quanto riuscito sia questo apparentemente folle esperimento.

Cos'è Il Baracchino

Il Baracchino Frame
Il locale protagonista della serie animata Prime Video

Ma partiamo dal titolo e dallo spiegare cos'è Il Baracchino. Ma forse dovremmo dire cos'era. Perché si tratta di luogo che era, appunto, un tempio della comicità, il posto in cui ogni aspirante comico sognava di esibirsi. Un luogo che ora è in rovina, con il suo proprietario Maurizio ormai stanco di andare avanti e deciso a chiudere. Non ci sta Claudia, aspirante direttrice artistica che non vuole accettare questa resa e organizza una serata Open Mic per rilanciare il locale e dando spazio a una serie di comici pittoreschi quanto improbabili. Risultato? Quello che sembrava impossibile diventa all'improvviso una possibilità concreta, con il palco de Il Baracchino che torna a palpitare di vita. Per quanto stravagante e folle.

Tanti personaggi, tante tecniche

Il Baracchino Scena
Donato, interpretato da Frank Matano

Stravagante perché tali sono i personaggi che animano la serie Prime Video. In che altro modo potremmo descrivere i tanti comici che incrociamo nella serata Open Mic e poi nel corso degli sviluppi successivi? Tra loro c'è Luca, un piccione tabagista dall'umorismo cinico di Luca Ravenna; Leonardo Da Vinci a cui dà voce Edoardo Ferraio, John Lumano, che ci tiene a sottolineare quanto sia, appunto e in modo sospetto, un umano normale, doppiato da Daniele Tinti; Marco, ovvero la morte in persona di un impagabile Stefano Rapone; Noemi Ciambell di Michela Giraud e la triceratopo punk Tricerita di Yoko Yamada; Donato, un'altra ciambella con un intenso vuoto interiore, interpretato da Frank Matano; e non per ultimo Larry Tucano, di un sempre efficace Pietro Sermonti. E poi colora da cui parte la storia, non meno folli: Maurizio e Claudio, interpretati da Lillo Petrolo e Pilar Fogliati.

Personaggi stravaganti e creativi anche dal punto di vista tecnico/artistico, con un character design che gioca con il loro animo e le loro caratteristiche, ma allo stesso tempo con incarnazioni differenti del media animato: animazione tradizionale, CGI, stop motion e marionette, c'è ogni tipo di approccio al mezzo ne Il Baracchino, per rendere su schermo le figure che animano il palco del locale e assecondarne le peculiarità.

Un ensemble riuscito e divertente

Il Baracchino Immagine Della Serie
Claudia, interpretata da Pilar Fogliati

Una resa visiva eclettica, anarchica, folle che paradossalmente funziona anche e soprattutto nel suo insieme, in un equilibrio che sa di miracoloso e che sottolinea le capacità e la versatilità dello studio di Palermo Megadrago, una realtà da tenere sicuramente d'occhio. Ci si diverte a guardare Il Baracchino, ma si apprezza allo stesso tempo il coraggio nello sfruttare l'animazione per raccontare un mondo affascinante come quello delle stand-up comedy, con le sue esibizioni e battute, ma anche i risvolti e le problematiche dietro le quinte che emergono tra gli eccessi della surreale messa in scena. Un mondo trattata con consapevolezza e affetto dagli autori, per un esperimento che speriamo si possa ripetere e portare avanti. La prima serie animata italiana di Prime Video si fa notare e speriamo che sia solo il primo passo di un percorso che porterà lontano.

Conclusioni

È stata una piacevole sorpresa e una splendida sorpresa Il Baracchino prodotto da Lucky Red con Prime Video: il mondo della stand-up comedy che racconta è protagonista sia nel divertimento che incarna, sia nella malinconia di fondo che avvolge il locale in declino. Ottimo il cast vocale, altrettanto riuscita la resa visiva dei tanti personaggi per i quali ci si affida a tecniche differenti, per un risultato d'insieme eclettico ma coerente. Un esperimento che speriamo si possa ripetere, in questa o altre forme similari.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • L'affetto per il mondo della stand-up comedy che viene raccontato.
  • I tanti personaggi e la pittoresca resa visiva.
  • Il cast vocale, divertente e divertito.
  • Lo studio Megadrago, da tenere d'occhio.

Cosa non va

  • Va da sé che debba piacere un approccio più maturo all'animazione.