STORYBOARD
Per realizzare questo speciale lungometraggio d'animazione, con la tecnica della stop-motion, un ruolo essenziale è stato rivestito dagli storyboards che raccontano gli avvenimenti sequenza per sequenza grazie ad una serie di disegni realizzati in gran copia, basti pensare che sono state create ben cinquanta tavole di settanta illustrazioni ciascuna!
L'artista Kathleen Gaven ha dichiarato: Siamo stati completamente dipendenti dallo storyboard, ci serviva per ricordarci il numero dei personaggi di cui avevamo bisogno, delle decorazioni che dovevamo costruire, delle scene che avremmo filmato qui o là.
Per evolversi, le scene, hanno bisogno proprio dello storyboard che, una volta finito, viene filmato e montato, così da creare un film della stessa lunghezza del prodotto finale, poi ogni volta che si gira una sequenza del film vero e proprio, essa viene incorporata al filmato dello storyboard al posto del disegno corrispondente, così i realizzatori hanno avuto a disposizione un fac-simile del film e non hanno dimenticato alcun particolare.
CREAZIONE PUPAZZI
Per dar vita alle scene e ai vari personaggi si è ricorsi al lavoro artigianale di abili artisti capitanati da Diane Taylor. La Taylor e i suoi assistenti, partendo dai disegni di Burton, hanno ricostruito una realtà tridimensionale senza tralasciare il minimo dettaglio: luci, accessori, decorazioni. Il lavoro degli artisti ha richiesto una lunga lavorazione, infatti partendo dalle illustrazioni si è, per prima cosa, creato un bozzetto corredato da disegni specifici, poi tutto il materiale è passato nelle mani dei fabbricanti di modelli che hanno prodotto, a loro volta, un bozzetto di dimensioni reali e infine, dopo varie prove, ci si è dedicati alla creazione della scena o del personaggio da utilizzare nel film.
La creazione di un personaggio è molto laboriosa. Per prima cosa si modella uno scheletro, che è la componente essenziale, infatti consente flessibilità nei movimenti e stabilità del pupazzo. I materiali impiegati sono: alluminio e acciaio, fil di ferro e plastica. Per rendere i movimenti articolati vengono realizzate più armature che abbiano diverse attitudini, per Jack ne sono state fatte ben 8! Per disporre di più esemplari di un medesimo pupazzetto ci si serve di uno stampo in cui si colloca lo scheletro poi si inietta una soluzione di lattice in modo da riempire la forma, una volta che il materiale si è seccato si limano i difetti e si prepara per la pittura. Per ottenere innumerevoli espressioni facciali, i tecnici, hanno creato per ogni pupazzetto più teste intercambiabili: Sally ne ha avute 10, ognuna consentiva undici espressioni del viso, mentre per Jack sono state plasmate quattrocento teste!
I vestiti dei pupazzi sono di vero tessuto; i capelli vengono ottenuti con una soluzione di schiuma di lattice appesantita con del piombo che consente movimenti precisi. La barba morbida di Babbo Natale è un'armatura di fil di ferro rivestita di lattice con copertura di vera pelliccia.
ANIMAZIONE
La tecnica impiegata è quella della stop-motion, come per i cartoni animati si procede frame by frame, ma qui si utilizzano modellini che vengono animati mettendoli in posa manualmente, e catturando un'immagine alla volta per ottenere un unico movimento senza interruzioni. Per creare i movimenti gli animatori interagiscono con i pupazzi direttamente sul set. Di solito l'animatore si trova a lavorare da solo con il pupazzetto da animare e una telecamera. Il lavoro si svolge con la massima precisione, per questo richiede tempo e pazienza: per trovare il gesto perfetto, l'animatore, muove impercettibilmente il modellino e filma, passo dopo passo, l'evoluzione dell'azione. Per uno stesso gesto bisogna fare delle precise pause al millisecondo, passano settimane prima di vedere il risultato nel suo insieme! Per pochi secondi d'azione c'è bisogno di 24 movimenti distinti. Per sveltire il lavoro sono stati utilizzati 14 animatori impiegati simultaneamente su 19 scene, ma nonostante i loro sforzi, ciascun operatore riusciva a produrre solo 17 secondi utilizzabili alla settimana.
Le riprese sono state effettuate con una camera sempre in movimento, posizionata su delle gru o carrelli in modo da seguire l'azione via via che progrediva; poiché i movimenti avvengono molto lentamente, viene utilizzata una speciale cinepresa "motion control", si programma con un computer la durata della ripresa, la sua direzione e la velocità, così che la camera si muova nella maniera più lenta possibile e le riprese siano fluide. Un ruolo fondamentale è stato assunto dalla post produzione: montaggio, effetti sonori ed effetti speciali. Il montaggio ha permesso di scegliere quali tra le diverse riprese, fatte da differenti punti di vista, fossero le più adatte.
Durante questa fase sono stati utilizzati parecchi effetti speciali da incorporare alle sequenze filmate per dare l'impressione di maggior realismo, in tal modo sono stati aggiunti dettagli, modificate le luci, e sono stati mischiati effetti ottenuti con mezzi artigianali insieme ad altri propri dell'animazione a cartoni. Un esempio è quello in cui Jack prende fuoco, ebbene alcune fiamme sono reali ma quando le fiammelle danzano attorno al protagonista ci si avvale di disegni animati.