Sedici anni dopo la prima volta, Carlo Conti torna su Rai1 con una nuova edizione de I Migliori Anni, juke-box musicale che dal lontano 2008 cavalca l'effetto nostalgia del telespettatore medio, possibilmente over 30, orgogliosamente boomer e incline alla malinconia dei tempi passati che mai più torneranno. Se non su Rai1, con I Migliori Anni, che rifà capolino in prime time con 5 puntate a sfidare Amici di Maria De Filippi e 5 decenni da omaggiare. Dagli anni '60 del boom economico agli anni '2000, con Carlo Verdone, Patty Pravo e Francesco Gabbani primi ospiti ufficiali, a spaziare tra cinema e musica, immancabili aneddoti e oggetti mai dimenticati.
Decima stagione tra tradizione e novità
Per provare a svecchiare un programma che prende forza proprio dal passato culturale nazionale, Conti si è inventato il "3x3", ovvero un'intervista in cui i 3 ospiti di puntata dovranno individuare 3 canzoni, 3 oggetti e 3 personaggi da "inviare" alle generazioni future. Una sorta di capsula del tempo in cui custodire miti da preservare. Un modo tutt'altro che banale per non inciampare nelle solite retoriche interviste in cui i soliti personaggi raccontano i soliti episodi vissuti in prima persona già ampiamente esplicitati in altre trasmissioni. Tra le presenze fisse di questa nuova edizione ci sarà il "reuccio" delle televendite Giorgio Mastrota, che sarà chiamato a 'vendere' gli oggetti del nostro passato che hanno fatto la storia, e Maurizio Battista, immancabile e probabilmente evitabile (?) tassa comica.
In studio spazio a 60 ragazzi tra i 18 e i 25 anni, che immaginiamo sorpresi dai tanti cantanti degli anni '60 e '70 che Conti avrà puntualmente fatto sbarcare a Roma. Tra gli ospiti annunciati Fausto Leali, Wilma De Angelis e Syria, Amedeo Minghi e Valeria Rossi, ma anche artisti internazionali come Nile Rodgers, 71enne chitarrista degli Chic, George Mccrae e il britannico Raymond Burns, meglio conosciuto come Captain Sensible, leader dei Damned. D'altronde nel corso delle precedenti nove edizioni a I Migliori Anni si è visto di tutto e cantato con chiunque. Da Jennifer Beals a Kim Carnes passando per Nikka Costa, Gloria Gaynor, Sandy Marton, Tracy Spencer, The Trammps, Limahl, Tony Hadley, i Righeira, Samantha Fox e chi più ne ha più ne metta. Un frullato musicale sempre particolarmente apprezzato dal pubblico di Rai1, storicamente non propriamente di primo pelo anagrafico. Non a caso l'ultima edizione, andata in onda di venerdì nel 2023, è stata vista da una media di 3.285.000 telespettatori, con il 20,96% di share, ora chiamati a ripetersi al cospetto di un competitor di ferro come Maria De Filippi.
La DeLorean di Carlo Conti
I Migliori Anni è a tutti gli effetti il programma più amato da Alitalia, probabilmente chiamata a gestire i mille voli da ogni parte del mondo, e dall'Hospitality Rai, con artisti che solitamente riempirebbero piazze estive tra una birra e un panino con la porchetta catapultati in prime time su Rai1, a batter cassa con i diritti SIAE e a far riprendere aria ai vestiti buoni affogati nella naftalina. Dal lontano 2008 I Migliori Anni funziona perché a tutti noi piace ricordare con nostalgia gli anni della gioventù, della papabile spensieratezza, legando quei ricordi a canzoni, oggetti, film, programmi o serie televisive.
Carlo Conti, da questo punto di vista, è diventato il nostro Emmett L. "Doc" Brown, con la sua DeLorean DMC-12 formato studio televisivo a scarrozzare puntualmente tra un decennio e l'altro milioni di italiani, cavalcando con sapienza il falso mito del "si stava meglio prima", quando per contattare qualcuno dovevi necessariamente chiamare al telefono fisso di casa, per connetterti a Internet non potevi andare oltre il rumoroso 56k, per trovare una via in auto dovevi giocare a battaglia navale con Tuttocittà, al cinema potevi persino fumare e per rivedere un film dovevi obbligatoriamente affittare e/o acquistare un VHS. È folle anche solo pensarlo, che "si stava meglio prima", ma alla stragrande maggioranza piace pensare che "i migliori anni" della nostra vita siano quelli passati, archiviati, mai del tutto dimenticati, con il programma firmato Conti ad abbracciare sapientemente simile teoria facendo leva sulle problematiche di oggi per non ricordare le problematiche di ieri.