Con la recensione di Hit-Monkey, nuova serie animata targata Marvel e disponibile in esclusiva streaming su Disney+ nella sezione Star (mentre negli USA fa parte del catalogo di Hulu), si conclude ufficialmente l'era di Marvel Television come entità produttiva a sé. Si tratta, infatti, dell'ultimo progetto approvato dalla divisione catodica della Casa delle Idee prima dell'ottobre del 2019, quando il controllo completo del reparto audiovisivo - cinema, TV e animazione - è stato affidato ai Marvel Studios (da loro dipende un'eventuale seconda stagione di questo show), riducendo la dicitura a un marchio che contraddistingue le - poche - serie non facenti parte del Marvel Cinematic Universe (quelle che dovevano far parte del crossover The Offenders, cancellato già in pre-produzione, e quelle legate al mondo degli X-Men quando i diritti dei mutanti erano ancora in mano alla Fox). E se tale era deve finire, è giusto che lo faccia con un titolo forte e bislacco, che mette ancora una volta in evidenza quanto sappia essere variegato il mondo Marvel sullo schermo, in tutte le sue diverse incarnazioni. N.B. La recensione, priva di spoiler, si basa sulla visione in anteprima della stagione completa.
La scimmia pensa, la scimmia uccide
Hit-Monkey porta sul piccolo schermo le avventure dell'omonimo personaggio, il cui debutto cartaceo, in linea con la stramberia della premessa, è stato in un numero del mensile di Deadpool. Il protagonista è infatti un macaco, membro di un branco giapponese che entra in contatto con un killer professionista americano, Bryce Fowler (doppiato in originale da Jason Sudeikis). Quest'ultimo si sta riprendendo da un incarico andato parzialmente male, e va d'amore e d'accordo con tutti i macachi tranne uno, il protagonista, che non si fida di questo estraneo dall'aura un po' macabra. Un giorno, però, Bryce viene rintracciato e ucciso da degli uomini mandati dai suoi datori di lavoro, e questi, per divertimento, uccidono anche i macachi. L'unico superstite è il nostro (anti)eroe, salvatosi perché in quel momento era esiliato dal branco per il suo comportamento troppo aggressivo. Avendo osservato Bryce mentre questi si manteneva in forma, la scimmia si serve delle sue armi per vendicarsi, e si reca poi a Tokyo per prendersela con tutta la criminalità organizzata locale. Ad accompagnarlo, come mentore, c'è il fantasma di Bryce, che gli insegnerà i trucchi del mestiere per completare la sua trasformazione in... Hit-Monkey!
10 cose che (forse) non sapete sul Marvel Cinematic Universe
Un mondo a sé
Inizialmente si era parlato di questa serie come parte di un progetto più ampio, destinato a portare a un crossover. Dopo la cancellazione di quest'ultimo, l'unico altro show a rimanere in produzione è stato M.O.D.O.K., anch'esso parte dell'offerta di Hulu/Star (ma a cadenza settimanale, mentre in questa sede la stagione completa arriva in un unico blocco). Ed è un bene che il crossover non si sia fatto, perché al netto delle differenze estetiche (la serie sul villain dal corpo robotico è fatta in stop motion, sulla falsariga di Robot Chicken, mentre questa è realizzata con tecniche tradizionali), sono davvero due mondi separati che non avrebbe molto senso unire: quello di M.O.D.O.K. è un universo demenziale, spesso votato al parodistico (vedi il Tony Stark con la voce di Jon Hamm), dove uno dei più noti villain della Casa delle Idee viene reinventato come padre di famiglia in stile sitcom, incapace di conciliare professionale e privato.
M.O.D.O.K., recensione: un grande cattivo Marvel in salsa comica e animata
Diverso il discorso per l'universo narrativo dove si svolgono le avventure di Hit-Monkey, un'ambientazione che aderisce maggiormente allo stile grafico del fumetto originale e crea un vero e proprio microcosmo che, salvo piccoli rimandi che non sfuggiranno agli appassionati dell'universo Marvel cartaceo (siamo in Giappone, quindi qualche riferimento legato a Wolverine, Daredevil e Iron Fist ci scappa), funziona proprio perché interessato a creare la propria mitologia anziché inserirsi in un contesto più ampio. È una storia di vendetta dai contorni assurdi ma con un cuore serio e credibile, reso con uno sguardo stilizzato che traduce in chiave animalesca i migliori stilemi dell'action hollywoodiano e nipponico. Il divertimento è garantito, soprattutto per chi - non del tutto a torto - volesse prendersi una pausa dalle vicende interconnesse del MCU e concedersi una storia deliziosamente autoconclusiva che non avrà alcun impatto sul franchise principale (qualora Hit-Monkey dovesse apparire al fianco degli Avengers, quasi sicuramente non sarà la versione vista qui).
Da Daredevil a Luke Cage: le diverse anime del Marvel Netflix Universe
Il grande Fred
Lo stile, come abbiamo detto, omaggia il meglio di due cinematografie action, ed è encomiabile anche la scelta, in originale, di affidare i ruoli a veri attori di origine asiatica, tra cui un divo del calibro di George Takei, da anni nome di punta tra le star che si prestano spesso e volentieri al doppiaggio. Ma la vera star, come da titolo, è la scimmia, e non è possibile non menzionare la persona che gli dà vita a livello di performance: Fred Tatasciore. Veterano Marvel (da tempo è la voce ufficiale di Hulk e altri personaggi in varie produzioni animate), specializzato generalmente in personaggi dalle sonorità non particolarmente umane (in casa Warner è stato diversi demoni in film come Annabelle 2: Creation e Shazam!, nonché Taz in Space Jam - New Legends), qui ha il delicato incarico di rendere feroce e al contempo "umano" il primate del titolo, dandogli una personalità completa con poche, strategiche vocalizzazioni. Un tour de force recitativo che contribuisce ulteriormente al fascino di un godibile racconto pulp che arricchisce con fare divertito e divertente il catalogo streaming della Marvel.
Conclusioni
Chiudiamo la recensione di Hit-Monkey, sottolineando come la nuova serie animata Marvel arricchisca il catalogo di Disney+ con una divertente avventura pulp a base di animali e brutale vendetta.
Perché ci piace
- Lo stile grafico rispecchia quello del fumetto.
- Le interpretazioni vocali di Jason Sudeikis e Fred Tatasciore sono eccellenti.
- La premessa è spassosa e intrigante.
Cosa non va
- Il suo non far parte del Marvel Cinematic Universe potrebbe deludere alcuni spettatori.