Se lo scorso episodio era dedicato esclusivamente al rapimento di Noah Bennet da parte di Matt, Peter e Mohinder, questo Exposed, diciottesimo episodio della terza stagione di Heroes, ritorna a seguire due linee narrative lasciate in sospeso occupandosi nuovamente di Claire che nasconde Alex (Justin Baldoni), il ragazzo dotato dell'abilità di respirare sott'acqua da lei salvato nel corso della puntata precedente, Cold Wars, e del viaggio di Sylar alla ricerca del proprio padre ed è proprio seguendo la vicenda dedicata a quest'ultimo che apprendiamo particolari importanti del suo passato, particolari che potrebbero essere determinanti per lo sviluppo della serie se gli autori riusciranno ad inquadrarli all'interno della trama che per questo prosieguo di stagione continua ad essere abbastanza fumosa e poco allettante. Heroes insiste, quindi, ad offrirci pochi colpi di scena e una struttura narrativa che comincia ormai a mostrarsi ripetitiva, nonostante il gran numero di questioni messe sul tavolo e che sembra dedicarsi soprattutto al conflitto che si va sempre maggiormente delineando tra chi è in possesso di poteri ed i comuni mortali, conflitto incarnato soprattutto nelle due figure contrapposte di Nathan Petrelli e del suo antagonista Danko.
Ed è proprio lo scontro tra il potere del senatore, virtualmente a capo dell'operazione condotta all'interno dell'Edificio 26, e le competenze territoriali di Danko, sempre meno controllabile e orientato ad utilizzare la forza contro i mutanti, che fa da filo conduttore dell'episodio, ma è opportuno procedere con ordine.
Per quanto però la ragazza faccia per tenere al sicuro il nuovo amico, il suo strano comportamento insospettisce Sandra che è convinta che la figlia le stia nascondendo qualcosa. Ed infatti, messa alla strette dalla madre che trova Alex nascosto all'interno dell'armadio, Claire racconta dell'operazione di salvataggio e spiega di voler aiutare chi come lei possiede dei poteri.
Sandra, anche se in un primo momento è spaventata dalla pericolosità della via intrapresa dalla figlia, si offre però sorprendentemente di aiutarla, anzi si dimostra attenta ed acuta, rilevando un furgone parcheggiato all'esterno della casa che di certo appartiene al governo ed ha il compito di sorvegliare l'edificio. Infatti, due agenti della task force di Danko sono appostati fuori casa Bennet pronti ad entrare in azione per scovare il fuggitivo Alex.
Sandra ancora una volta sorprende la figlia con il proprio sangue freddo perché prima di tutto si mostra capace di falsificare la patente di guida dell'altro suo figlio, Lyle, e poi tiene testa agli agenti quando questi entrano in casa per effettuare una perquisizione. Ma ormai il tempo a disposizione è poco ed Alex deve lasciare casa Bennet per mettersi in salvo ed è Sandra a intralciare nuovamente gli agenti lasciando campo libero a Claire e al suo protetto che sfuggono rocambolescamente e trovano anche il tempo di scambiarsi un bacio appassionato mentre sono nascosti, complice l'abilità del giovane, all'interno di una piscina.
Con Alex ormai lontano e al sicuro, Claire e sua madre possono rilassarsi in casa, ma è davvero una tregua brevissima perché appare a rompere la tranquillità familiare una vecchia conoscenza di entrambe: Eric Doyle, l'uomo che ha il potere di trasformare le persone in marionette ai suoi voleri. Eric ha ricevuto un messaggio firmato dal solito "Rebel" che lo invita a contattare Claire, l'unica capace di salvarlo. Di sicuro non sappiamo ancora come reagirà la giovane costretta a collaborare con il mostro che le aveva sparato sul finire del sesto episodio di questa stagione, Dying of the Light, ma siamo sicuri di scoprirlo a breve. Il viaggio di Sylar intanto prosegue sempre con la compagnia di Luke, almeno fino a quando Gabriel non nota la familiarità del luogo dove si trova a passare fermandosi davanti ad una vecchia tavola calda abbandonata da anni.
Utilizzando il suo potere per rimuovere le assi che chiudono la porta, Sylar entra nel locale ed è sempre più sicuro di esserci stato in passato con il proprio padre e man mano che si guarda intorno riaffiorano nella sua mente ricordi rimossi e la sensazione precisa che qualcosa di terribile sia accaduta in quel luogo abbandonato. Infatti si ricorda di essere stato seduto ad un tavolo, intento a giocare con un'automobilina andata poi smarrita dietro il rivestimento di legno della parete ed è proprio il ritrovamento di quel piccolo, insignificante giocattolo che fa comprendere all'uomo di essere nel giusto e che proprio in quella tavola calda anni prima suo padre l'aveva ceduto, in cambio di denaro, ai suoi genitori adottivi.
Ma il dolore causato da quel ricordo si mescola ad altre sensazioni ancora più terribili perché Sylar rivede se stesso correre al di fuori del locale per inseguire suo padre ed assistere impotente alla lite tra l'uomo e una donna, sua madre, probabilmente contraria all'abbandono del bambino. Però l'orrore non è ancora finito e Gabriel ricorda anche il gesto di suo padre, identico allo stesso utilizzato da lui medesimo per aprire i crani delle sue vittime, con cui recide la fronte di sua madre, lasciandola esanime al suolo.
Il potere terribile di cui è in possesso è dunque ereditario, ma adesso, con la consapevolezza del terribile crimine, Sylar cambia di obiettivo, non ricerca più solo risposte alle domande riguardanti le sue origini, ma ha la precisa volontà di uccidere l'uomo che fu suo padre.
Dopo aver aggredito Luke al solo scopo di dare libero sfogo ai suoi sentimenti, Gabriel decide però di non togliergli la vita e lo esorta a tornare a casa da sua madre, intenzionato com'è a proseguire nel viaggio da solo.
A questo punto l'interrogativo che ci poniamo è chiaro: se Sylar ha ereditato il potere dal proprio padre, anche l'uomo allora ha la stessa temibile capacità di impossessarsi delle altrui abilità? Ovviamente non sappiamo ancora in quale modo tutto questo influirà sulla trama, la speranza è che gli autori sappiano utilizzare questo interessante sviluppo in modo adeguato.
Occupiamoci ora della storyline principale dell'episodio e quindi di Peter e Matt che mentre sono ancora nello studio del defunto Isaac Mendez intenti a discutere sul da farsi per ritrovare Daphne e scongiurare l'esplosione dipinta da Parkman vedono accendersi all'improvviso un computer ed apparire sullo schermo messaggi firmati sempre dal solito "Rebel" che li informa circa il luogo in cui è rinchiusa la ragazza, ma li esorta anche ad uscire in fretta dallo studio perché stanno per farvi irruzione gli uomini di Danko.
Non c'è tempo quindi per stabilire se fidarsi o meno e i due decidono di scappare giusto pochi momenti prima dell'arrivo dei militari che non trovano nulla, oltre ai dipinti di Matt. L'unica cosa da fare a questo punto è solo recarsi all'indirizzo fornito loro dal misterioso "Rebel" e che coincide con il quartier generale dell'organizzazione di Nathan. Prima di entrare nell'edificio, Peter rinuncia al potere che lo rende capace di volare per appropriarsi di quello di Matt di controllare la mente (ricordiamo che il giovane Petrelli ormai può gestire una sola abilità alla volta) perché lo ritiene più utile a sopraffare i numerosi addetti all'interno degli uffici e infatti grazie all'abilità i due riescono ad arrivare rapidamente al centro di controllo per scoprire dove si trova Daphne. Il problema è che la ragazza risulta essere stata trasferita in altro luogo, ma mentre Peter studia l'archivio del computer alla ricerca di informazioni utili alla causa, "Rebel" si intromette ancora una volta ed evidenzia sullo schermo il video che mostra tutti i momenti dell'imbarco degli eroi prigionieri sull'aereo poi precipitato. Il prezioso file, prontamente copiato da Peter su una chiavetta usb, sarà utilissimo per diffondere a mezzo stampa i metodi brutali dell'organizzazione che ha evidentemente privato di qualsiasi diritto alcuni cittadini americani innocenti.
Ma mentre il video è in fase di trasferimento sul supporto, al quartier generale Danko e Nathan si accorgono dell'intrusione e prontamente Noah Bennet, anch'egli presente, suggerisce di disturbare Matt con luci e suoni perché la facoltà di controllare la mente rende maggiormente sensibili anche le percezioni esterne di Parkman. In questo modo i militari fanno irruzione nell'ufficio, Matt viene catturato, ma Peter riesce a fuggire con il video.
L'idea è di scambiare il materiale trafugato con Matt e Daphne, basta una telefonata a Nathan per suggellare l'accordo con la minaccia di consegnare il video alle emittenti televisivi. Danko però non è dello stesso parere e ordina di sparare a vista su Peter avendo stabilito la sua natura di terrorista e citando a supporto della sua visione le parole dello stesso Presidente, autorità superiore a quella di Nathan quindi, di non dover mai scendere a patti con i terroristi.
Ad occuparsi dello scambio è Noah, ma quando Peter si avvicina Bennet gli comunica mentalmente di essere caduto in una trappola, Danko infatti lo tiene sotto tiro e aspetta solo il momento giusto di sparare. Le parole lette nella mente di Noah disorientano il giovane e Danko, nello sparare, lo ferisce solo ad una spalla. Peter, colpito, cade dal tetto, ma viene preso in volo da quello che agli occhi stupiti del cacciatore appare come un misterioso uomo volante.
Nathan, salvato il fratello, lo conduce dalla loro madre e si offre ancora una volta di aiutare Peter se questi si affida a lui e alla sua volontà di sistemare le cose. Il ragazzo però ne approfitta per impossessarsi dell'abilità di volare e fugge via lasciando Nathan e Angela da soli. Nathan si interroga anche sull'identità del misterioso "Rebel" che suppone essere proprio Angela, ma la donna naturalmente nega.
Il video trafugato da Peter a questo punto viene diffuso dalle televisioni suscitando molti interrogativi, la contromossa di Danko è quindi rendere evidenti a tutto il paese le intenzioni terroristiche dei mutanti e per fare ciò prende spunto dai dipinti di Matt che ritraggono Parkman imbottito di esplosivo. Infatti, l'ex poliziotto, intontito da sedativi e trasformato in bomba umana viene lasciato nei pressi della Casa Bianca pronto per quello che appare un dichiarato attentato suicida. Non ci resta che aspettare e vedere cosa succederà, ricordandoci che Hiro Nakamura, assente in questi ultimi due episodi, sta tornando negli Stati Uniti proprio con la missione di salvare Parkman. Spetterà a lui intervenire all'ultimo momento per evitare la disastrosa esplosione? Noi aspettiamo in attesa di scoprirlo.