Il regista Tobias Schwarz: "Heidi è un modello positivo. Greta Thunberg? Potrebbe essere sua amica"

Gli omaggi a Miyazaki, le nuove generazioni e la natura da custodire: dietro le quinte del film in CGI che rivede un'icona senza tempo. In sala.

Un'immagine di Heidi - una nuova avventura

Se c'è un personaggio della letteratura che ha inevitabilmente segnato l'infanzia di molti questa è Heidi, ideata da Johanna Spyri. Il romanzo è divenuto prima una serie anime, diretta dai Maestri Hayao Miyazaki e Isao Takahata nel 1974, e poi un film live action nel 2015. Ora tocca a Heidi - Una nuova avventura, film d'animazione diretto da Tobias Schwarz, che prova a far conoscere il personaggio alle nuove generazioni. Come? Ce lo siamo fatti raccontare dal regista.

Heidi - Una nuova avventura: di cosa parla il nuovo film?

Heidi Scena
Una scena della pellicola in CGI

Co-produzione tra Germania, Spagna e Belgio, secondo titolo dello Studio 100, al centro della storia la protagonista che vive insieme al nonno in una baita tra le montagne. Quando riceve l'invito per trascorrere l'estate con la sua amica Clara, trova un cucciolo di lince ferito. Decide di prendersene cura, scoprendo presto che un uomo d'affari di nome Schnaittinger, intenzionato a costruire una segheria sulla montagna, mette in giro trappole per linci. Heidi insieme al migliore amico Peter dovrà quindi proteggere la natura che tanto ama.

L'uso della CGI nel film d'animazione

Il regista tedesco Tobias Schwarz riporta in vita la piccola eroina delle Alpi con una visione moderna e tecnologicamente innovativa. Una storia che unisce la sensibilità di Isao Takahata e Hayao Miyazaki a un linguaggio contemporaneo, senza dimenticare i temi universali come amicizia, natura e libertà. La pellicola è la prima trasposizione in CGI del personaggio.

"Pur ispirandoci alla serie del 1974, volevamo creare uno stile visivo nuovo, ma fedele allo spirito estetico di Takahata, Kotabe, Tomino e Miyazaki", ci racconta Schwarz, ammettendo come la scelta della CGI sia stata decisiva: "Il 3D ci ha dato la flessibilità per reinterpretare il mondo di Heidi con profondità e modernità, restando fedeli alla sua autenticità emotiva".

Il legame personale con Heidi e con la montagna

Heidi La Lince
Il cucciolo di lince che Heidi salva

La pellicola è una lettera d'amore alla natura e alla propria infanzia, spiega il regista: "Da bambino trascorrevo le estati nelle Alpi svizzere, e avevo più o meno l'età di Heidi quando la serie andò in onda per la prima volta in Germania. Guardarla mi permetteva di rivivere le mie avventure estive". Un'esperienza che si riflette nel film: "Come Heidi, ho sempre sentito un profondo senso di libertà e appartenenza alla natura alpina. È stata la mia bussola emotiva durante la lavorazione". Il personaggio del nonno è un omaggio personale: "Un tributo a mio padre, che amava la montagna come l'Almöhi. A volte burbero, ma pieno di saggezza e calore umano".

Gli omaggi alla serie del 1974 e al live action del 2015

Heidi - Una nuova avventura non dimentica la tradizione e gli adattamenti precedenti. Anzi li celebra, come ci racconta Schwarz: "Abbiamo incluso molti riferimenti al lavoro di Takahata e Miyazaki. Dettagli come il cane Joseph o le tre conifere dietro la baita sono omaggi diretti". Ma il film guarda anche al presente: "Il live action del 2015 di Alain Gsponer ci ha ispirato nella costruzione del paesaggio. Il nostro Dörfli è più a sud e più in alto, per accentuare il senso di isolamento e meraviglia".

Heidi Frame
Nonno, Heidi e Peter in una scena

Continua poi: "L'art direction, firmata da Ralf Niemeyer, mescola influenze di Oskar Mulley, Makoto Shinkai (_Your Name) e Patrick Imbert (The Summit of the Gods): "Abbiamo voluto creare un mondo senza tempo ma contemporaneo, capace di onorare Takahata restando indipendente".

Le sfide tecniche e le soddisfazioni del film

Heidi La Piccola Lince
Uno sguardo da vicino alla protagonista

Fin dall'inizio la pellicola è stata pensata per il grande schermo, in cinemascope, in modo da immergere il pubblico nella vastità delle Alpi. L'animazione dei personaggi è stata la parte più complessa: "Dare vita a figure realistiche senza renderle rigide è stata la sfida più grande. Serviva una sensibilità straordinaria e un controllo totale del movimento". Per fortuna c'era il team d'animazione ad aiutare il regista: "Il gruppo di giovani animatori ha messo anima e cuore in ogni gesto e sguardo. Il risultato è un film vivo, sincero e pieno di calore". Anche il comparto sonoro è stato fondamentale: "Sono orgoglioso del sound design e della colonna sonora: restituiscono la sensazione di essere circondati dalle montagne, senza mai risultare invadenti".

Il tema del film: natura vs capitalismo

L'amicizia e l'amore verso il prossimo hanno sempre caratterizzato e guidato Heidi, come ci dice Schwarz: "Quei sentimenti sono le fondamenta di ogni società che funziona. In un'epoca segnata dall'egoismo, il film ricorda che solidarietà e compassione non appartengono al passato: sono valori da portare con sé nel futuro".

A proposito di tematiche, il personaggio di Schnaittinger rappresenta il lato oscuro del capitalismo: l'uomo che distrugge la natura in nome del profitto. Heidi diventa quindi il suo opposto: "Lei incarna integrità, empatia e coraggio. È un modello positivo per i bambini, una bambina che si oppone ai potenti con la forza dei valori". Il cuore della pellicola è il conflitto tra due visioni del mondo: "È la lotta tra avidità e armonia, tra indifferenza e compassione. Un messaggio universale, per tutte le età".

Heidi Con Peter Sulle Montagne
Heidi - Una nuova avventura, liberi sulle montagne

Tanto che potremmo affiancare un'attivista come Greta Thunberg e Heidi come due spiriti affini, scherza il regista: "Non conosco Greta quanto conosco Heidi, ma credo che Heidi saprebbe diventare sua amica. La sua apertura e curiosità vanno oltre il tempo. In lei c'è lo spirito che unisce generazioni diverse, ricordandoci che empatia e amicizia sono le più grandi forze dell'umanità".