Sarebbe eccessivo dire che dal lancio di Mad Men nel 2007 la AMC non abbia sbagliato un colpo. Eccessivo e forse errato. Ma ci sentiamo di sostenere che anche i momenti meno riusciti, almeno a livello di appeal per il pubblico, della produzione del canale americano abbiano portato sul "piccolo schermo" elementi interessanti che non possono essere trascurati. E' ovvio quindi avvicinarsi ad ogni nuova produzione della rete con curiosità e la speranza di trovarsi al cospetto di un altro show dalle grandi potenzialità.
Così ci siamo avvicinati ad Halt and Catch Fire, drama creato da Christopher Cantwell e Christopher C. Rogers che affronta gli anni '80 ed il periodo della rivoluzione informatica che ha portato alla nascita dei moderni computer, un periodo in cui altre ditte (nella realtà Compaq ed altre, nella finzione della serie la Cardiff Electic) hanno cercato di rispondere al primo PC lanciato da IBM, cercando di riprodurre, più o meno legalmente, le sue caratteristiche e potenzialità. Con Lee Pace, Scoot McNairy e la giovane Mackenzie Davis nei ruoli principali, la serie parte dai suoi personaggi per costruire un gruppo solido per affrontare il duello a distanza con la IBM e costruire un nuovo potenziale successo che parte già con la responsabilità di tentare di riempire le caselle vuote nel palinsesto AMC lasciate da Breaking Bad e, il prossimo anno, da Mad Men.
Il plot
Siamo nel 1983 e facciamo subito la conoscenza di Joe MacMillan, brillante ex dirigente IBM che ha le idee chiare su quello che i computer sono o dovrebbero essere. Non ha però le competenze necessarie per supportare le sue idee, ha bisogno di trovare qualcuno con le caratteristiche giuste per seguire e realizzare le sue intuizioni. Qualcuno come Cameron Howe per esempio, che spicca nel corso di una lezione al college sull'ingegneria informatica, durante la quale Joe mette alla prova gli studenti dimostrando quanto siano limitate le loro conoscenze nel campo. Tutti eccetto la ribelle Cameron, che Joe segue in una sala giochi per approfondire la conoscenza... professionale e non. Ma anche qualcuno come Gordon Clark, che Joe nota alla Cardiff Electric, dove trova lavoro nel reparto vendite per rendere aggressiva ed efficace la società in quel settore. Gordon è un ingegnere geniale che però ha messo da parte il suo sogno per dedicarsi alla famiglia dopo un primo tentativo andato male: il Symphonic, progettato da lui e la moglie, anch'ella brillante in campo informatico, non ha ottenuto il riscontro sperato. Forse perché troppo avanti per i suoi tempi. MacMillan convince Gordon ad aiutarlo a fare reverse engineering su un PC IBM e gettare le basi per riprodurne uno e lanciarsi a loro volta in quel mondo. Un'idea che riescono a mettere in pratica che ma attira su di loro, e sulla Cardiff Electric, le ire dei potenti rivali. Unico modo per uscirne: dimostrare di essere arrivati a quei risultati in totale autonomia, senza copiare il lavoro della IBM. Per farlo Joe e Gordon hanno bisogno dell'aiuto di un brillante ingegnere informatico... ovviamente Cameron.
Tre protagonisti più uno
Joe, Gordon e Cameron formano il triangolo alla base di Halt and Catch Fire. Il primo, interpretato da Lee Pace, è affascinante, brillante e spietato; sa cosa vuole ed è disposto a tutto per ottenerlo. Gordon è il suo opposto: Scoot McNairy è abile a tratteggiarne le insicurezze e far emergere la rassegnazione di un uomo intrappolato in una vita che inizia a non bastargli più; ugualmente bravo ad instillare quella luce di vita nel suo sguardo nella sequenza in cui lui e Joe lavorano sul Personal Computer IBM. Cameron è la ribelle del gruppo, la sua variabile impazzita. Chiaramente geniale e consapevole dei suoi mezzi, il personaggio interpretato dalla giovane canadese Mackenzie Davis sa quello che vale, ma non è disposta a scendere a patti e giocare secondo le regole per ottenere i suoi scopi. A loro si affianca la Donna Clark di Kerry Bishè, moglie di Gordon marginale alla storia nella première della serie, ma la sensazione è che alla lunga il suo personaggio potrà venir fuori e dare una mano considerevole al progetto dei tre ed alla loro battaglia contro la IBM.
Cosa ci è piaciuto
Nel complesso tutta la costruzione di I/O, première di Halt and Catch Fire, funziona, gettando le basi per il successivo sviluppo della serie nei dieci episodi che compongono la prima stagione. La regia di Juan José Campanella tiene bene il ritmo, indugia quando c'è da approfondire, accelera quando c'è da colpire ed emozionare (come nella sequenza che riassume i giorni di lavoro di Joe e Gordon nel garage di casa per comprendere il funzionamento del computer IBM). Efficace la presentazione dei tre personaggi: dalla prima apparizione di Joe in auto verso la lezione al college dove incontrerà Cameron all'ingresso di lei in aula, ovviamente in ritardo e con musica in cuffia. Più sottile e diluita la presentazione di Gordon, in linea con la sua vita monotona ed il suo spirito rassegnato. Buona anche la ricostruzione degli anni '80, puntuale ma mai invadente: gli elementi ci sono, si notano, completano la scena, ma non vengono enfatizzati al punto di distogliere l'attenzione dalla storia ed i suoi protagonisti.
Cosa non ci ha convinto
Quello che si nota, almeno dal primo episodio, è la preoccupazione di non sbagliare con rimandi più o meno evidenti agli altri successi AMC. Potrebbe essere solo una sensazione iniziale per un episodio che deve presentarsi al pubblico e che potrebbe già sfumare nelle prossime puntate della serie.
Note a margine
Lo show apre con sfondo nero e font verde (un look che farà la gioia dei nostalgici di una certa informatica) ed una didascalia che spiega il titolo: una fittizia istruzione in linguaggio macchina che causa il blocco del computer. Molto interessante la selezione musicale che accompagna lo show ed i personaggi e si nota una attenzione confermata dal sito ufficiale AMC nella sezione dedicata a Halt and Catch Fire, dove viene divulgata una playlist curata dal supervisione musicale dello show Thomas Golubic e dedicata al personaggio di Joe MacMillan. Tra gli artisti scelti per lui David Bowie, Talking Heads ed Eurythmics.
What's Next
Definiti personaggi e periodo, impostato il campo di battaglia dello scontro tra la Cardiff Electric e la IBM, Halt and Catch Fire si prepara a sviluppare la sua visione del fermento tecnologico di quegli anni, cercando di riprodurre i punti di forza delle sue serie di maggior successo per poter trovare la vera alternativa ai suoi drama di successo appena terminati o in via di conclusione. Ci riuscirà?
Movieplayer.it
4.0/5