Halt and Catch Fire: commento al terzo episodio, High Plains Hardware

Più debole dei sui predecessori, High Plains Hardware è il classico episodio di transizione, che però non fallisce nell'approfondimento dei tre protagonisti e nel dare spazio ad alcuni dei comprimari.

Il plot

C'è aria di crisi alla Cardiff Electric, ma le preoccupazioni di FUD ce l'avevano fatto supporre: la situazione con la IBM ha messo l'azienda nelle condizioni di non poter più sostenere tutti i suoi dipendenti ed a Gordon tocca l'ingrato compito di lasciar andare 45 di loro. Comprensibile il suo stato d'animo quando al mattino, prima di andare al lavoro, deve gestire anche un altro dramma: il rinvenimento di un uccello ferito nel giardino di casa ed il dolore delle figlie al riguardo.

Inoltre lui ed il suo staff di ingegneri, quelli che ha scelto per rimanere ed aiutarlo, si mette al lavoro in una stanza adeguatamente rinominata The Kill Room per rendere concreto il sogno di Joe e progettare l'hardware per il nuovo, rivoluzionario computer, che dovrà avere caratteristiche che gran parte dello staff ritiene irrealizzabili. In un'altra stanza, rinchiusa e sola, Cameron continua a scrivere (e poi cancellare) codice per il BIOS dello stesso computer, che allo stato attuale appare ancora un lontano miraggio. Nemmeno Joe MacMillan sembra ottenere risultati migliori nella ricerca di capitali esterni per finanziare il loro progetto, prima nel rifiuto di Bosworth di accettare le condizioni di un investitore trovare da lui, poi nel rompere in prima persona un accordo che sembrava fatto con Loulu (la guest star Jean Smart), che aveva offerto soli dieci milioni di dollari per comprare l'80% delle quote del nuovo PC. C'è spazio anche per Donna, la moglie di Gordon, che riesce ad offrire una interessante soluzione hardware al marito per la realizzazione della motherboard del computer e soprattutto prende in pugno la situazione casalinga dell'uccello morto quando il povero Gordon si dimostra incapace di affrontarla dopo una dura giornata di lavoro.

Halt and Catch Fire: Scoot McNairy in un momento dell'episodio High Plains Hardware
Halt and Catch Fire: Scoot McNairy in un momento dell'episodio High Plains Hardware

Cosa ci è piaciuto

Halt and Catch Fire: Lee Pace e Toby Huss nell'episodio High Plains Hardware
Halt and Catch Fire: Lee Pace e Toby Huss nell'episodio High Plains Hardware

Prosegue non senza motivi di interesse Halt and Catch Fire, la nuova serie AMC che si (e ci) immerge nel mondo degli anni '80 che hanno fatto da sfondo alla nascita dei computer come noi li conosciamo oggi. E lo fa con High Plains Hardware, un terzo episodio di transizione, un momento di riflessione nella storia che però non manca di aggiungere elementi che danno spessore alle pedine che animano la vicenda. A cominciare dai tre protagonisti Joe, Gordon e Cameron, tutti a loro modo impegnati ad affrontare le difficoltà del loro compito nel nuovo progetto e tutti, in un modo o nell'altro, bloccati da esse. E' un episodio che essenzialmente si concentra su questo, sul mostrarci le crisi di ognuno dei tre per portarci ad apparenti conclusione delle stesse, rivelando, nel farlo, nuove sfumature della loro personalità ed evoluzione. La stessa abilità di scrittura si rivela nel tratteggiare meglio alcuni personaggi secondari: se è solo abbozzato Brian, il collega con cui Gordon lega brevemente, non si può dire lo stesso della madre di Donna, che da poche battute già definisce il ruolo di manipolatrice nella vita della figlia e l'evidente poca simpatia per il marito che lei ha scelto; né si può trascurare l'ulteriore passo avanti fornito proprio nella descrizione di Donna, sempre in secondo piano eppure presente e pronta ad intervenire nella vita di Gordon, o nella definizione del personaggio di Bosworth, sia nel suo sforzo accanto a Joe per trovare i fondi necessari al lavoro, sia nella breve, ma riuscita, conversazione con Cameron colta a vivere sul luogo di lavoro.

Cosa non ci è piaciuto

Halt and Catch Fire: una scena di High Plains Hardware con Scoot McNairy
Halt and Catch Fire: una scena di High Plains Hardware con Scoot McNairy

Un aspetto in particolare, che però coinvolge due momenti chiave di High Plains Hardware: il modo sbrigativo con cui viene risolto lo stallo nelle situazioni lavorative (e personali) di Gordon e Cameron; il primo nel suo legame, frettoloso sia nella sua nascita che nella sua conclusione, con il collega Brian, in relazione alla crisi dovuta al licenziamento di altri dipendenti; la seconda in una breve fuga/pausa dallo stress lavorativo, per reimmergersi in una vita che sembra non appartenerle più. Interessante il significato delle sue situazione vissute dai personaggi di Scoot McNairy e Mackenzie Davis, meno la realizzazione e la riuscita delle due storyline.

Note a margine

Anche il terzo episodio fa un interessante uso della musica e della scelta delle canzoni per accompagnare la storia e l'evoluzione dei protagonisti. Ed anche questa settimana è presente sul sito AMC una playlist dedicata ad uno di loro, in questo caso alla coder Cameron. Ecco il link alla playlist su Spotify. Una nota curiosa: non è la prima volta che un episodio della serie apre con un animale morto o ferito, anche il pilot iniziava con l'armadillo investito dall'auto di Joe diretto alla Cardiff Electric.

Halt and Catch Fire: Mackenzie Davis nell'episodio High Plains Hardware
Halt and Catch Fire: Mackenzie Davis nell'episodio High Plains Hardware

What's Next

Un episodio, dicevamo, di transizione, che serve a mostrare le crisi e, con grande probabilità, il loro superamento. Dalla prossima settimana ci aspettiamo di vedere Gordon e Cameron prendere in mano le redini dei rispettivi settori e lo diciamo con la speranza di vedere la seconda fare qualcosa di più di scrivere e cancellare porzioni di codice. L'impressione è che questo primo trio di episodi abbia definito la parte introduttiva della storia e che dalla prossima puntata, Close to the Metal, si entrerà nel vivo della storia.

Movieplayer.it

3.0/5