Grand Prix, recensione: il sogno della velocità in un film ricco di azione e divertimento

Gare di velocità, animali antropomorfi protagonisti e tanto divertimento per Grand Prix, il film d'animazione europeo ora nelle sale.

Una scena del film d'animazione Grand Prix

Settembre, il Back to School protagonista, l'animazione che arriva a intrattenere il pubblico più giovane negli ultimi residui di estate in attesa del ritorno in classe. Da tradizione arrivano grandi titoli family già da fine agosto (e quest'anno è toccato a I Puffi e Troppo cattivi 2), ma si prosegue ancora a settembre con altre uscite in grado di intercettare gli appassionati e le famiglie. Uno di questi è Grand Prix, esempio più che discreto di animazione europea che dimostra una qualità superiore ad altri titoli non statunitense che arrivavano da noi negli anni passati. A firmarlo è Waldermar Fast con gli studi MACK Animation di Hannover, tra gli esponenti più noti del settore in Europa, e il risultato è un film gradevole, ritmato e mosso da un'ironia immediata ma per lo più efficace.

Il sogno di Edda: Da grande farò il pilota!

Grand Prix La Protagonista
La protagonista Edda

Figlia di un gestore di un parco di divertimenti in crisi, Edda ha un sogno: vuole diventare pilota di auto da corsa. L'occasione arriva dopo l'incontro fortuito con il suo idolo Ed, pilota leggendario che la giovane topolino si trova a dover sostituire per provare a salvargli la carriera. Per l'aspirante pilota inizia un'avventura in cui è costretta a travestirsi da Ed, cercare di costruire un lavoro di squadra con lui, ma anche di prendere parte a corse mozzafiato che rappresentano la via d'accesso a quel mondo di cui tanto desiderava di far parte. Se già così non è tutto semplice, la situazione si fa ancora più complicata quando una figura misteriosa prova a intervenire per sabotare la gara e aggiudicarsela, costringendo Edda a dover giocare d'astuzia non solo per scoprire chi si nasconda dietro questi ostacoli, ma anche di ottenere la vittoria e riuscire a salvare il luna park della sua famiglia prima che fallisca.

Personaggi semplici, ma ben caratterizzati

Gran Prix
Alcuni dei personaggi di Grand Prix

Grand Prix ha come protagonisti animali antropomorfi, assecondando una tendenza consolidata del mondo dell'animazione: se la protagonista Edda è infatti una topolina, anche i personaggi che le ruotano attorno sono modellati come altre specie animali e godono di un character design curate e vivace, con il valore aggiunto di Charlotte M. come doppiatrice italiana della protagonista, figura social nota al pubblico di riferimento. Un'attenzione che si riflette anche sul piano tecnico, con una definizione di modelli poligonali e animazioni sopra la media delle produzioni non riconducibili ai grandi studi statunitensi. Per fare un esempio, lavorare su topi e altre specie animali comporta la realizzazione del pelo, e non dei soli capelli di un personaggio umano, che è riprodotto in modo credibile e coerente con lo stile visivo scelto per il film d'animazione, adatto a raggiungere e coinvolgere il pubblico più giovane.

Una regia briosa per Grand Prix, tra ritmo e ironia

È evidente, infatti, che il target primario di Grand Prix sia giovane e che il film rientri alla perfezione nelle logiche del target family più ampio, ma riesce ad appassionare anche spettatori di qualche anno più grande con il suo ritmo e l'azione ben costruite delle gare: non stiamo parlando, infatti, di una messa in scena da Gran Premio di Formula 1 classico, ma di competizioni con situazioni più sopra le righe, che ammiccano anche a un certo tipo storie o di videogiochi racing in cui la libertà d'azione delle vetture è alla base della gara e dell'interazione tra i diversi concorrenti, un po' alla Wacky Races in ambito animazione o Mario Kart per dare una vaga idea di cosa intendiamo.

Grand Prix Immagine
Un'immagine del film d'animazione

Questa duplice anime, di umorismo e divertimento da una parte e ritmo action dall'altra, assicura al film di poter divertire i più piccoli e provare a intrattenere anche gli spettatori di qualche anno più maturo. Una scelta intelligente che rende Grand Prix una buona alternativa per un'ora e mezza di svago cinematografico.

Conclusioni

Grand Prix è un titolo d'animazione europeo che funziona per il proprio target, con la sua miscela di azione e divertimento capace di coinvolgere sia il pubblico più giovane che quello di qualche anno più grande. Buono il character design che porta su schermo gli animali antropomorfi protagonista, più che discreta la componente tecnica, divertente la messa in scena delle competizioni e le interazioni sopra le righe tra i contendenti.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
5.0/5

Perché ci piace

  • Il character design dei protagonisti, a cominciare dalla topolina Edda.
  • La componente tecnica sopra la media di questo tipo di produzioni.
  • Il ritmo nella messa in scena delle gare, che spazia tra azione e umorismo.

Cosa non va

  • A differenza della componente action, quella comedy si affida a un'ironia molto basica.