Considerando la pessima annata di Gossip Girl, la cui quarta stagione si è rivelata sin dall'inizio debole sia a livello strutturale che contenutistico, la decisione della CW di rinnovare la serie per un altro anno ha lasciato tutti piuttosto interdetti. A che pro portare avanti uno show che mostra carenze sotto tutti i punti di vista e che non riesce più a stupire né sorprendere gli spettatori? Perché proseguire se gli argomenti da sviluppare e le storie da raccontare sembrano ormai arrivati al capolinea?
La quarta stagione sta avendo un effetto soporifero episodio dopo episodio, e anche la coppia su cui tutti avevano puntato, quella composta da Dan e Blair, pare essersi spenta come un fuoco di paglia senza aver neanche raggiunto l'apice.
L'esile seguito di spettatori, che raggiunge a stento il milione e mezzo ormai, la dice lunga sul futuro del telefilm, che il prossimo anno conterà probabilmente i fan con il contagocce, poiché in pochi saranno davvero disposti a seguire una serie che ha davvero poco altro da dire.
Se Schwartz spera di riconquistare il proprio pubblico con un'ultima puntata caratterizzata da fuochi d'artificio e cliffhanger creati ad arte, si sbaglia di grosso: per svegliare un pubblico ormai assopito, a questo punto servirebbe ben altro.
Neanche il ritorno in scena di Damien Dalgaard (Kevin Zegers), il cattivo per antonomasia nella serie, in Damien Darko e Panic Roomate, è servito a movimentare la scena quel tanto che basta per rendere gli avvenimenti emozionanti: giunto a Manhattan per distruggere Ben (David Call), Damien intraprende una liason controversa e ambigua col giovane Eric (Connor Paolo), spingendolo sulla strada della droga, e tentando in tutti i modi di ostacolare il cammino di Serena (Blake Lively).
Il "destino infausto" scatena contro Damien nientemeno che Dan (Penn Badgley) e Nate (Chace Crawford), ancora alla ricerca di una funzione nell'ingranaggio generale della storia, e il giovane spacciatore viene così allontanato velocemente dalla città senza lasciare il benché minimo segno del suo passaggio, e spingendo ancor di più Serena tra le braccia di Ben. Due nuove coppie animano (si fa per dire) gli episodi 15 e 16, It-Girl Happened One Night e While You Weren't Sleeping, illudendo i fan che una nuova storia d'amore possa rallegrare la serie: Chuck e Raina Thorpe (Tika Sumpter), rivali negli affari, e Blair (Leighton Meester) e Dan, nemici giurati sin dagli albori della serie. Se per i primi le ostilità tra le rispettive famiglie sembrano aver la meglio sul vero amore, per i secondi le possibilità di un happy ending sembrano più alte, ma a dispetto dei pronostici, per entrambe le coppie il futuro non promette nulla di buono.
Chuck dal canto suo cerca infatti di avvicinarsi a Raina per mettere le mani sul suo patrimonio e disintegrare l'impero economico del magnate Russsel Thorpe (Michael Boatman), ma resta invece scottato perché si invaghisce realmente di lei senza essere contraccambiato; al contrario Blair si allontana subito da Dan dopo un bacio fugace, perché convinta di non provare nulla nei suoi confronti e di essere ancora attratta da Chuck.
In casa Bass ci mette invece lo zampino Nate, che in Empire Of The Son cerca di rubare Raina a Chuck: intanto in casa Humphrey, Vanessa torna in città, senza un motivo apparente, e accende l'ennesimo litigio tra Blair e Serena che, scoperta la fulminea tresca tra la sua migliore amica e il suo ex, trova un nuovo motivo per mettere giù il broncio e tediarci ancora una volta con i suoi capricci.
Abbandonata su due piedi e senza una spiegazione da Ben, l'avvenente bionda è di nuovo single, ma esauriti stavolta tutti i personaggi maschili da mettere al suo fianco, l'unico colpo di scena ora, potrebbe essere quello di spingerla a chiudersi in un convento. Noiosa, capricciosa e immatura, Serena non ha più nulla da comunicare o raccontare, e ci risulta davvero difficile immaginare quale futuro abbiano in mente per lei gli sceneggiatori. L'inevitabile comparsa di una papabile antagonista sembra comunque aver già segnato il cammino del personaggio interpretato dalla Lively: in The Kids Stay In The Picture, l'arrivo della cugina Charlie (Kaylee DeFer), ingenua ragazzotta di campagna giunta in città in cerca di una rivalsa su una vita fino ad ora deludente, comprometterà sicuramente la reputazione di Serena e tra le due nascerà immediatamente una qualsivoglia forma di competizione, che le porterà l'una contro l'altra nonostante il grande affetto reciproco dimostrato inizialmente. Non sfuggiremo quindi, nostro malgrado, alla classica storia delle nemiche-amiche, e una volta di più saremo costretti a osservare il viso imbronciato di Serena, perennemente insoddisfatta e lamentosa.
E se fino a poco tempo fa, almeno Blair con la sua ironia e la sua simpatia riusciva a strapparci un sorriso, spezzando la monotonia della serie, anche per lei sembra essere giunta l'ora di chiudere i battenti e di omologarsi agli altri personaggi, verso un futuro caratterizzato da avvenimenti surreali e sconclusionati.
In Pretty in Pink, infatti, Blair si trasforma in una moderna e assai poco credibile Cenerentola, con il ritorno di quel fantomatico principe Louis Grimaldi (Hugo Becker) conosciuto pochi mesi prima a Parigi, ora a New York per chiederla in moglie, in una storyline a dir poco bizzarra e inverosimile che certo non aiuta la serie a risollevarsi dall'infausta strada intrapresa.
E poco importa se nella season finale resteremo a bocca aperta per qualche colpo di scena inaspettato (diversi rumors parlano di incendi, morti e inimmaginabili ritorni): la noia subita fino a oggi, difficilmente verrà spazzata via così.