Glee - stagione 3, episodio 5: The First Time

Tra le note di West Side Story e i primi esperimenti sessuali di alcuni protagonisti dello show, Glee regala uno degli episodi migliori di questa terza stagione: romantico, emozionante, e ricco di interessanti confronti tra i personaggi.

Il sesso è sempre stato uno dei temi centrali di Glee: a volte con delicatezza, a volte con ironia, sempre con un certo coraggio per uno show da network TV, l'argomento, ineludibile per un serial ambientato in un liceo, è stato trattato dai nostri autori con una buona dose di realismo, ma mai con il romanticismo che emerge in questo The First Time. Un romanticismo niente affatto fuori luogo, perché accompagnato da una scrittura di ottimo livello e da una grande attenzione e coerenza nello sviluppo dei personaggi.
Ci pensa Artie, dalla sua director's chair a rotelle (sta facendo un ottimo lavoro con la regia del musical scolastico, e la cosa gli ha fatto prendere gusto nell'ammaestrare il prossimo) ad avviare la questione, sottolineando una certa mancanza di passione nella performance dei due protagonisti di West Side Story, Rachel e Blaine - che francamente invece sono una Maria e un Tony strepitosi, e fanno pelo e contropelo a Tonight. Tra i tanti motivi del musical di Bernstein e Sondheim c'è quello del risveglio sessuale, e Rachel e Blaine, palesemente vergini, in questo lasciano a desiderare, sottolinea spavaldo Artie, pur abbandonato precipitosamente dalla sue co-registe appartenenti al corpo docente Coach Beiste e Mrs. Pillsbury (che non solo sono davvero poco ferrate sull'argomento, ma non possono certo mettersi a spingere due minorenni nel letto dei rispettivi partner).

Rachel ovviamente la prende subito a cuore, e decide di perdere ad ogni costo la verginità in tempo per la prima, mettendo, come al solito, la "carriera" prima dei sentimenti del povero Finn; Blaine è più rilassato e sereno della sua Maria, ma è destinato anche lui a ferire il suo ragazzo, Kurt, a causa dell'invadenza di un baldo e aggressivo neo-Warbler, Sebastian.
Nonostante la felice conclusione delle scaramucce amorose delle due coppie, lo script di Roberto Aguirre-Sacasa lascia spazio per qualche dubbio su Blaine, che gelerà il sangue dei fan di Kurt, tra cui umilmente si annovera la sottoscritta, per un genuino e commovente sfogo di Finn, e anche per un breve ma incisivo e onesto confronto tra Kurt e la sua antica nemesi, l'ex bullo della McKinley High Karofsky.
Ma The First Time, pur mettendo da parte completamente Sue Sylvester e Will Schuester, che fa solo un'apparizione-lampo, gestisce piuttosto bene diverse altre storyline, in primis quella che coinvolge l'adorabile Coach Beiste, anche lei "vittima" nelle orchestrazioni di Artie, che convince lo scout della Ohio University, in visita alla McKenley, e timido corteggiatore della nostra allenatrice, a insistere per un appuntamento. Ora, nonostante una vergine attempata non sia certo una novità per Glee (a quanto pare c'è ancora da aspettare perché Emma si conceda al suo Will), questo interludio di romance adulto funziona soprattutto grazie alla singolarità di Dot Jones, che interpreta questa donna dalla fisicità bizzarra, con muscoli, manubri e rossetto scarlatto, con una tenerezza e un'autoronia che è allo stesso tempo divertente e toccante, e che è una delle cose migliori di questa fase di Glee.
E' allestita meno bene la mini-storyline di Mike Chang, che viene inserito in maniera forzosa in uno dei numeri di West Side Story per portare avanti il discorso dei suoi problemi familiari dovuti ai suoi impegni artistici, con la mamma che sprizza orgoglio durante l'intrusione di Riff e dei Jets nella performance degli Sharks e delle loro ragazze di America, e il padre cospicuamente assente.
Musicalmente, di fronte a gradevolissime performance di brani magnifici come quelli di West Side Story e a una focosa Naya Rivera in prima linea, c'è davvero poco da discutere. Peccato invece per il deludente ritorno degli Warblers, che nonostante la scelta di una hit graziosa come Uptown Girl di Billy Joel dimostrano che le loro armonie freddine e iperprodotte si appoggiavano un po' troppo al velluto nella voce di Darren Criss.
E adesso, con il cuoricino soddisfatto da canzoni immortali e da romantici convegni, ci mettiamo in attesa del prossimo episodio Mash Off, in cui lo show di Ryan Murphy promette di tornare a tirar fuori le unghie...

Movieplayer.it

3.0/5