Gekiga e nuvole
Aveva dieci anni alla fine della seconda guerra mondiale Yoshihiro Tatsumi, ed è più o meno allora che iniziò a disegnare, sulle orme del fratello. Mentre lui iniziava a pubblicare le sue storie, il paese lentamente usciva dall'oscurità, riprendeva a vivere e iniziava a prosperare, ma Tatsumi continuava a narrare i traumi, le ferite, e la vocazione al dolore di un intero paese.
Il film del singaporiano Eric Khoo è un'originalissima biopic animata, che racconta per immagini, che sono più vicine al manga che all'anime per stile e dinamismo, la vicenda umana e lo spirito dell'opera del padre dei Gekiga, i manga per adulti. La linea narrativa dedicata a Tatsumi, infatti, si interrompe più volte per lasciare spazio alle sue storie, da quella del fotografo di Hiroshima, che uccide l'uomo che potrebbe rivelare che la sua più famosa fotografia ritrae un omicidio e non un gesto amorevole, a quella di un uomo alle soglie della pensione che vuole tradire la detestata moglie ma è reso impotente dalla tristezza, fino a quella della prostituta che seduce il vecchio padre per renderlo "solo un uomo come gli altri".

Ingegnoso nella sua malinconia, Tatsumi è la riuscita celebrazione di importante spaccato di storia del manga, nella sua incarnazione più realistica e struggente, ma soprattutto la cronaca di una passione artistica che, oggi che il mangaka ha quasi 76 anni, è ancora tutt'altro che esaurita.
Movieplayer.it
3.0/5