Fuori e la libertà dei personaggi di Goliarda Sapienza: intervista a Matilda De Angelis ed Elodie

Le attrici descrivono l'esperienza sul set, tra realtà e immaginazione, calate nel mondo di una scrittrice fondamentale del Novecento. In sala.

Matilda De Angeli, Valeria Golino e Elodie in una scena di Fuori di Mario Martone

Si chiamano Roberta e Barbara, i personaggi interpretati da Matilda De Angelis ed Elodie in Fuori di Mario Martone, unico italiano in concorso alla 78esima edizione del Festival di Cannes e in sala con 01 Distribution. Il film narra il periodo di permanenza in carcere della scrittrice di L'arte della gioia, Goliarda Sapienza, interpretata da Valeria Golino ma soprattutto si concentra sul dopo l'esperienza del carcere, quando, coltivando le amicizie fatte in prigione, ritrovò se stessa ed iniziò un percorso di rinascita.

Fuori Matilda De Angelis Valeria Golino Elodie
Fuori: Matilda De Angelis, Valeria Golino ed Elodie in una scena

Roberta e Barbara nascono tra le pagine dei due libri da cui Martone e la co-sceneggiatrice Ippolita di Majo hanno tratto ispirazione per il film: L'università di Rebibbia e Le certezze del dubbio. Come ha ricordato Martone, proprio a Cannes, Goliarda Sapienza ha sempre affermato: "io non dico mai la verità" confermando il rapporto continuo, nei suoi scritti, tra realtà e immaginazione. Dunque, totale via libera per De Angelis ed Elodie nel trovare la chiave giusta per dare vita alle due compagne di Goliarda, di cella e poi di un'estate alla deriva. Incontrate a Cannes, le due attrici ci hanno svelato l'atmosfera che si è creata e respirata sul set di Fuori, in piena fusione, anche lì, tra verità e fantasia.

Fuori: intervista video a Matilda De Angelis ed Elodie

Nonostante il fuoco del film sia sulla Goliarda Sapienza di Valeria Golino, Mario Martone, attraverso lo sguardo della sua protagonista, riesce a dare spazio e voce ai percorsi delle sue due amiche, Roberta e Barbara. Due donne che sono finite in carcere per ragioni diverse dalla loro compagna Goliarda, stanno vivendo il fuori in maniera diversa ma che con la scrittrice sono diventate una insolita famiglia. "Sono tre solitudini che si incontrano - conferma Matilda De Angelis - _e quando si incontrano, le solitudini diventano moltitudini e diventano anche solitudine meno sole. E questo ci è successo anche fuori dal set, fuori dal film.

Prosegue: "È stato bello trovare degli animali così simili a me e così diversi da me, siamo state amiche, siamo state sorelle, tutte un po' figlie di Mario Martone. Abbiamo avuto questa bella e rarissima possibilità di traslare quello che sentivamo tra di noi in un film e quindi a un certo punto, anche il dentro e il fuori del film si mischiavano. Questo è un film che si muove su tantissimi livelli, che alle volte diventano meta livelli, meta teatrali, meta cinematografici, meta relazionali e quindi è stato un bel trip".

Fuori Frame
Le tre attrici in scena

Elodie, che ha iniziato da poco la sua esperienza di attrice (è al suo terzo film), consacra questo percorso intrapreso in parallelo alla musica, con Fuori: "è stato un trip incredibile per me. Sono felicissima di essere stata al fianco di Matilda e di Valeria Golino ed essere guardata da Mario Martone e diretta e accompagnata in questa storia d'amore. Perché l'amicizia è amore, forse più amore dell'amore perché non c'è il gioco dell'unicità nel rapporto che a volte crea delle grandi problematiche". Conclude: "non credo che mi riaccadrà, non con questa dinamica perché sarebbe impossibile, si sono allineate tante cose".

Un racconto di libertà femminile

Mario Martone ha scelto deliberatamente di non girare un biopic su Goliarda Sapienza ma di mostrarne il percorso di cambiamento e rinascita attraverso un momento specifico della sua vita, fondamentale per l'artista e la donna che è stata. Ha infatti definito il soggetto del film come "l'estate di due amiche che si sono incontrate in carcere e il loro lasciarsi andare felicemente alla deriva".

Fuori è dunque, nella percezione delle sue interpreti, un racconto di libertà femminile? "sì, è vero - risponde De Angelis - l'abbiamo percepito così. È stata un'estate romana caldissima che noi abbiamo passato insieme all'insegna della follia e dell'assurdità. Ogni giorno ci ritrovavamo in delle situazioni assurde,surreali, anche in difficoltà delle volte e ci bastava guardarci per capire la difficoltà dell'altra ad essere di supporto. Quella secondo me è anche una grande forma di libertà, quella di poter essere profondamente se stesse davanti all'altro, vulnerabile, non giudicata, noi ci siamo accolte e siamo state accolte, anche nella casa delle detenute. C'era qualcosa che risuonava tra il dentro e il fuori, quello che ci succedeva, poi succedeva anche nel film e Mario Martone è un grande regista perché tutte queste cose lui le ha usate, le ha colte, ha saputo osservare, ha saputo vedere, e poi Ippolita di Majo che era sempre con noi, la sceneggiatrice, è stato un set molto libero e molto faticoso".

L'omaggio a Goliarda Sapienza

Fuori Foto
Un primo piano di Matilda De Angelis

Un film libero, sulla libertà di non conformarsi, di essere ciò che si vuole, di essre accettati per ciò che si è, questo è Fuori di Mario Martone. Far respirare quella libertà in tutto il film era il più bell'omaggio alla vita e il lavoro di Goliarda Sapienza che si potesse fare? concordano Matilda De Angelis ed Elodie. Quest'ultima dichiara: "sono molto orgogliosa di poter far parte del suo mondo, anche se in piccolissima parte". Aggiunge Matilda: "anche perché questi nostri personaggi, Roberta e Barbara li abbiamo conosciuti attraverso la narrazione di Goliarda perché, sia in L'università di Rebibbia che in Lecertezze del dubbio, lei racconta delle sue amiche, delle sue innamorate, attraverso chiaramente la sua di interiorità, la sua di sensibilità, quindi è strano perché noi, tutti gli effetti eravamo dei personaggi di Goliarda Sapienza".

Chiarisce poi Matilda De Angelis: "Io non so veramente chi era Roberta ed Elodie non sa chi era veramente Barbara, noi le conosciamo solo attraverso lo sguardo di Goliarda, e quindi anche lì è emozionante pensare come alle volte, gli altri ti restituiscono una dignità che tu non pensi di avere, un amore che tu non pensi di meritare, una bellezza che tu non vedi in te stesso". Emozionata, Elodie chiude la nostra chiacchierata con un pensiero alla scrittrice: "noi siamo state veramente graziate da questa cosa perché abbiamo avuto la possibilità di essere amate da Goliarda Sapienza, viste da lei, indirettamente anche se non lo saprà mai".