Francesco De Gregori. Nevergreen, recensione: il B-Side che conquista

Tutte le canzoni meno note del cantautore italiano in un film che racconta i concerti fatti nel 2024 al teatro Out-Off di Milano. Tra le guest star Jovanotti ed Elisa. In sala dall'11 al 17 settembre.

Un'immagine del documentario Francesco De Gregori. Nevergreen

È inevitabile: chi ama un artista ama le sue canzoni più famose. I cavalli di battaglia, quelle che hanno segnato un'epoca. L'artista però, dopo anni e anni di concerti, non può che stancarsi di suonare sempre gli stessi brani. Pur avendoli scritti, pur dovendo loro tutto. È proprio a partire da questa sensazione che Francesco De Gregori, a novembre 2024, ha organizzato una serie di concerti, al teatro Out-Off di Milano, in cui ha interpretato tutte le sere le sue canzoni meno conosciute del proprio repertorio. Le "perfette sconosciute", o "nevergreen". Cambiando sempre scaletta.

Francesc De Gregori Nevergreen Sequenza
Francesco De Gregori in Nevergreen

Stefano Pistolini ha ripreso quelle esibizioni, le ha montate e intrecciate con momenti backstage, in cui il cantautore interagisce con i tanti ospiti con cui ha fatto dei duetti molto intimi. Diverse infatti le guest star della musica italiana che hanno reso omaggio al collega e amico: Jovanotti, Zucchero, Ligabue, Malika Ayane, Elisa. Il risultato è Francesco De Gregori. Nevergreen, film documentario presentato in anteprima a Venezia 82, dall'11 al 17 settembre in sala, come evento speciale.

È evidente: se amate la musica di De Gregori non potete perderlo. Anche perché, tra una canzone e l'altra, l'artista rivela delle cose di sé al pubblico. Per esempio la sua passione per storia, di cui parla prima di cantare Il cuoco di Salò, nel cui ritornello viene citata la famosa frase pronunciata da Garibaldi: "Qui si fa l'Italia e si muore".

Francesco De Gregori: il cantautore più stimato dagli artisti italiani

Non solo esibizioni e backstage: Pistolini in Francesco de Gregori. Nevergreen ha inserito anche delle testimonianze, in cui gli ospiti del cantautore raccontano qualcosa del loro rapporto con lui e la sua musica. Molto divertente il racconto di Ligabue, che, dopo aver parlato dell'importanza che Alice ha avuto per la sua carriera, facendogli scoprire che un cantante poteva avere anche una voce più fragile e personale, rivela un lato inedito del collega. De Gregori sa fare un'ottima cacio e pepe. E anche i saltimbocca alla romana.

Attraverso questi racconti scopriamo come De Gregori sia uno dei cantautori più stimati e amati dagli altri artisti italiani. E non soltanto per la sua bravura: anche l'uomo è fuori dal comune. Come capiamo dalla testimonianza di Zucchero: a quanto pare il collega è una di quelle persone che quando gli amici hanno bisogno corre ad aiutarli. Fornaciari spiega infatti come una volta avesse composto la parte musicale di un brano ispirato a sua nonna e ai racconti che gli aveva della guerra. Non riusciva però a trovare le parole giuste. Ha chiesto quindi aiuto a De Gregori: dopo avergli detto il nome della nonna, spiegato la sua esperienza con i partigiani e altri dettagli del dopoguerra, si è chiuso nello studio per un'ora e mezza e dopo è uscito con il testo pronto. Quella canzone era Diamante, uscita nel 1990. Dedicata appunto a Diamante Arduini Fornaciari.

Canzoni meno note, ma non meno belle

Francesc De Gregori Nevergreen Primo Piano
Un'immagine di Nevergreen

Per congedarsi però nel film vediamo cantare Buonanotte fiorellino, che sicuramente non è una canzone meno famosa di De Gregori. La gioia del pubblico nel sentirla è tale che molti spettatori cominciano a ballare come se fosse un valzer. Eppure per il cantautore era importante dare risalto a quella parte del suo repertorio meno conosciuta: "Secondo me non è minore in senso artistico. Semplicemente è stato meno diffuso. Scegliere un teatro piccolissimo e starci per 20 giorni mi è sembrata una cosa bizzarra. E dopo tanti anni che si fa questo mestiere uno la bizzarria se lo va a cercare. Volevo sorprendere me stesso oltre che la gente", ha detto alla Mostra del Cinema di Venezia.

Inevitabile porsi quindi la domanda: ma perché alcune canzoni diventano evergreen e altre no? Anche lo stesso De Gregori non sa dare una risposta: "Se sapessi come si scrive un evergreen scriverei solo evergreen! L'autostima crescerebbe. Forse le canzoni più conosciute hanno un'orecchiabilità maggiore. Magari dipende dal ritornello. Ma forse dipende anche dall'epoca in cui sono stati scritti".

Conclusioni

Un appuntamento imperdibile per i fan di Francesco De Gregori: Francesco De Gregori. Nevergreen è il documentario, diretto da Stefano Pistolini, che mostra la serie di concerti, 20 in tutto, che il cantautore ha fatto a novembre 2024 al teatro Out-Off di Milano. È l'occasione di riscoprire (o scoprire) alcuni dei suoi brani meno famosi, ma non per questo meno belli. Le tante guest star, da Ligabue a Elisa e Jovanotti, impreziosiscono la visione, portando anche aneddoti interessanti.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
2.0/5

Perché ci piace

  • La voglia di De Gregori di fare qualcosa di diverso.
  • Le testimonianze di colleghi come Ligabue e Zucchero.
  • L'atmosfera intima.

Cosa non va

  • Se non amate la musica di Francesco De Gregori questo non è il film per voi.