Black Mirror ha segnato in modo indelebile il nostro immaginario degli ultimi anni quando si tratta di passi in avanti fatti dalla tecnologia in mondi futuristici che in taluni casi sono molto vicini al nostro presente. Se poi questi si mescolano all'amore, ciò che si ottiene è un intrattenimento che faccia anche riflettere. Parallelamente come può sopravvivere tutt'oggi un genere così abusato come la commedia romantica? Magari destrutturandolo e ricomponendolo, giocando con i suoi stilemi e le sue caratteristiche. Ritroveremo tutti questi elementi nella recensione di Fingernails - Una diagnosi d'amore, il film targato Apple Tv+, prodotto da Cate Blanchett, presentato in anteprima a Telluride e alla Festa del Cinema di Roma 2023, che arriverà dal 3 novembre sul servizio streaming.
Intolleranza d'amore
La trama di Fingernails, opera seconda e prima in lingua inglese dell'acclamato regista greco di Apples, Christos Nikou, è presto detta: se ci fosse un macchinario e un test che vi può dire con certezza se voi e la vostra dolce metà siete anime gemelle vi sottoporreste, a costo di perdere un'unghia (questo il pegno) dopo aver effettuato una serie di esercizi per rinforzare e testare il legale di coppia? Se lo chiede Anna (Jessie Buckley), da tre anni insieme a Ryan (Jeremy Allen White), uno dei rari casi di risultato 100% positivo. Ovviamente la tecnologia è controversa e genera un pericoloso passaparola e messa in discussione nelle varie relazioni amorose (vi ricordate The Big Door Prize sempre su Apple Tv+, che faceva grossomodo la stessa cosa ma con il potenziale di vita?). Piena di dubbi, Anna trova un nuovo lavoro proprio presso l'istituto che utilizza quel macchinario e fa i test, dove conosce un preparatissimo specialista, Amir (Riz Ahmed). A questo punto si crea un triangolo amoroso sui generis con i protagonisti che mettono in discussione i propri sentimenti e soprattutto le proprie certezze.
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Dilemmi etici e sentimentali
Sono tanti i dilemmi etici e sentimentali che un'idea così semplice eppure così geniale e agghiacciante porta nella vita delle persone: è giusto affidarsi alla tecnologia quando parliamo di sentimenti? Esiste davvero la formula scientifica per l'anima gemella? Scienza e sentimenti possono davvero vivere a braccetto e di pari passo? Essere così indissolubilmente legati? È un film che vuole giocare con lo spettatore e stuzzicarlo, fargli aprire un dibattito con la propria dolce metà e far emergere tutte le caratteristiche che rendono tali due sedicenti anime gemelle. Si può calcolare coi numeri ciò che proviene dal cuore? Forse si tratta di un espediente zuccheroso ma che riesce ad esprimere tutta la dolcezza dell'idea di fondo e che viaggia su questi binari piuttosto che su quelli quasi grotteschi di Black Mirror. Le situazioni surreali che emergono dagli esercizi che accompagnano il test ci ricordano cosa si è disposti a fare per amore, e quanto abbiamo bisogno come esseri umani che sia qualcun altro a dirci come dobbiamo vivere e gestire la nostra vita al meglio.
Mondo futuristico d'amore
Il mondo raccontato in Fingernails - Una diagnosi d'amore non solo è poco futuristico a livello visivo ma addirittura non vediamo mai smartphone o social network, quasi fosse fuori dal tempo e dallo spazio, in una dimensione amorosa tutta dedicata ai sentimenti. La colonna sonora attinge e cita le grandi commedie romantiche che hanno fatto la storia del genere, così come vari omaggi e easter egg più o meno espliciti. Questa è la parte più potente del film per arrivare al cuore dello spettatore, che però poi si affievolisce nel suo sviluppo e nel finale, diventando quasi prevedibile ad un certo punto, cedendo ad un ritmo più compassato in cui la regia indugia su primi piani e dettagli (come le mani e le loro unghie). Un difetto che perdoniamo in virtù della bravura e della chimica tra gli attori - nel cast figurano anche Luke Wilson e Annie Murphy - anche se Jeremy Allen White, sulla cresta dell'onda grazie a The Bear, non viene sfruttato appieno, lasciando tutto sulle spalle della coppia-non-coppia. Un film che si presta bene al clima in arrivo tra divano e copertina.
Conclusioni
Chiudiamo la recensione di Fingernails – Diagnosi d’amore consapevoli che il film perda mordente man mano che prosegue ma allo stesso tempo certi che parta da un assunto talmente interessante e coinvolgente che gli si può perdonare la seconda metà. Jessie Buckley e Riz Ahmed convincono e tengono in piedi un cast di stelle in cui qualsiasi rapporto amoroso viene messo in discussione. Chissà che scienza amorosa e chimica sentimentale non possano davvero convivere, coesistere e completarsi a vicenda, come le persone.
Perché ci piace
- Jessie Buckley e Riz Ahmed.
- Il soggetto di base che ci coinvolge tutti.
- Come il film gioca con il genere romcom.
Cosa non va
- La seconda parte perde di ritmo e diventa prevedibile.
- Jeremy Allen White è poco sfruttato.